Lecco: approvato, tra le critiche, il bilancio di previsione
È stato approvato senza nessuna mediazione tra maggioranza e opposizione il bilancio triennale di previsione del Comune di Lecco, che non hanno trovato un accordo nemmeno sui diversi emendamenti e ordini del giorno presentati. Il documento, in base alla nuova normativa, era stato presentato durante lo scorso consiglio comunale dall’assessore Roberto Pietrobelli e poi approfondito a più riprese nelle diverse commissioni per arrivare infine alla votazione durante la seduta consigliare di giovedì sera.
Delle richieste di emendamento sono state depositate sia dai gruppi che sostengono la giunta Gattinoni sia da quelli di minoranza. Lecco Ideale - Lecco merita di più ha riproposto la stessa modifica che già aveva presentato lo scorso anno: “A fronte dell’aumento del buono pasto che è passato da 2 euro a 2,5, chiediamo di esentare dal pagamento le famiglie con Isee inferiore a 5mila euro l’anno - ha spiegato Simone Brigatti - È una manovra che richiede 70mila euro, le risorse ci sono o comunque in corso d’anno vengono trovate per spese non essenziali come i 40mila euro necessari alla comunicazione del sindaco. Dite sempre ‘non lasciamo indietro nessuno’ questo sarebbe un modo molto concreto e molto essenziale di farlo”.
Appello per Lecco e il gruppo misto hanno invece chiesto di spendere i 195mila euro di entrate superiori che, sulla carta, ci saranno per non aver abbassato l’aliquota Imu alla case Aler come inizialmente previsto, per incrementare la quota delle manutenzioni ordinarie in particolare delle scuole i cui spazi richiederebbero, secondo i presentatori, almeno una tinteggiatura. “Facciamo una valutazione oggettiva e non faziosa per una volta, gli attuali 70mila euro che il bilancio prevede per la manutenzione dei fabbricati sono un insulto alla nostra intelligenza e poi ci obbliga a fare un sacco di variazioni durante l’anno” ha detto Corrado Valsecchi.
Entrambe le proposte sono state respinte, invece è stato approvato l’emendamento della maggioranza che prevede di “distribuire” i 195mila euro “extra” in questo modo: 17mila euro per il comitato scientifico del del museo di Villa Manzoni, 25mila euro per mostre e rassegne, 31mila euro per i servizi teatrali, 30mila euro per la coprogettazione turistica e 92mila euro per la manutenzione di fabbricati.
Una proposta che, appunto, è stata approvata ma che, come ha evidenziato il leghista Stefano Parolari, “si basa su soldi che sono anni che non vediamo”, vista la posizione debitoria di Aler nei confronti del Comune di Lecco.
Anche gli ordini del giorno proposti dalla minoranza sono stati bocciati dall’aula. Corrado Valsecchi aveva di nuovo chiesto all’amministrazione di investire 250mila per euro per la cabina di trasformazione dell’energia elettrica dello stadio Rigamoni-Ceppi così da dismettere, se non per le emergenze, il generatore a diesel che è molto inquinante e non così sicuro. Lorella Cesana ha chiesto invece di impegnare una somma di denaro su una progettualità in grado di fronteggiare i numerosi problemi del centro sportivo del Bione che provocano chiusure e lamentele.
Molto severo il giudizio dell’opposizione sul documento nel suo complesso: “State facendo bilanci che nessuna maggioranza avrà mai più l’opportunità di fare grazie ai soldi del Pnrr. Non c’è mai stata così tanta liquidità e non potevamo alleggerire l’Irpef almeno per le soglie di reddito più problematiche? Voi non siete bravi, siete supponenti e avete rotto le relazioni con la città” ha criticato Corrado Valsecchi.
Stefano Parolari ha commentato che il bilancio, così come è costruito in base alla normativa, “è un atto di fede”. “Ma - ha ammonito - la città sta regredendo per motivi esterni e interni all’amministrazione, si sta impoverendo e ha perso la sua sicurezza”. Simone Brigatti ha aggiunto che “il problema non sono i numeri ma le scelte politiche, come quella di aumentare l’Irpef, la retta degli asili nido, il costo dei buoni pasto, quello dei parcheggi per fare consulenze e studi inutili. Si potevano fare scelte diverse sull’Irpef, qualche consulenza in meno e qualche intervista in meno ma questa è l’amministrazione che mette se stessa davanti a tutti gli altri”.
Anche la consigliera Lorella Cesana molto critica: “Abbiamo i soldi e li spendiamo senza un progetto. La città è sporca, caotica e paralizzata dal traffico e questo bilancio è insufficiente rispetto a questi problemi”.
“Tutto si può migliorare ed è quello che stiamo facendo - ha replicato Alberto Anghileri (Con la sinistra cambia Lecco) - ma qua si dipinge una città che non esiste”.
“Questo è un bilancio in equilibrio, adatto a sostenere e a dare continuità ai servizi con investimenti per dare una crescita sostenibile alla città” ha sottolineato il capogruppo di Fattore Lecco Saulo Sangalli, in continuità con quanto espresso anche dal collega Paolo Galli di Ambientalmente che ha parlato di un “bilancio con numeri solidi e una spesa corrente sotto controllo”.
Soddisfatto anche il Partito democratico: “Abbiamo fatto scelte virtuose nell’interesse comune, dalle opere pubbliche alle misure a sostegno della famiglia, segno della continuità di un lavoro che stiamo portando avanti in coerenza con quanto promesso in campagna elettorale” ha detto Niccolò Paindelli, seguito dal capogruppo Pietro Regazzoni: “Ricordo solo un numero: in questi anni abbiamo messo 100 milioni di euro di investimenti in opere che i lecchesi aspettavano da anni, dal lungolago alla Piccola, coerentemente con il nostro programma. Al centro abbiamo messo la sostenibilità ambientale, economica e sociale, garantendo livelli di qualità molto alti dei servizi e con una delle tassazioni più basse delle Lombardia”.
Di diverso avviso il gruppo Misto che ha votato contro il documento: “Il problema di questo bilancio è quello che non c’è, come le cose di buon senso proposte con gli emendamenti e gli ordini del giorno della minoranza - ha evidenziato Giovanni Tagliaferri - e manifestiamo delle perplessità anche su quello che si è scelto di mantenere come le aliquote Irpef e le tariffe”.
“Dai vostri interventi non capisco di quale città stiamo parlando - ha aggiunto Emilio Minuzzo, capogruppo di Lecco ideale - Lecco merita di più - Fare promesse è facile ma i risultati sono sotto gli occhi dei cittadini”. Sulla stessa lunghezza d’onda Filippo Boscagli: “Il rischio è che ce la si canti e ce la si suoni da soli. Ci sono problemi legati criminalità giovanile, al Bione, alle scuole e noi abbiamo 10 milioni di euro su servizi alla persona, istruzione, famiglia, in un sistema bloccato in cui troppe cose buone non rientrano in questo sistema e troppe cose che non funzionano non trovano in questo sistema una risposta”.
L’intervento conclusivo di replica è stato affidato all’assessore Roberto Pietrobelli: “Vorrei riportare sul giusto binario gli argomenti ma anche se non è una cosa difficile da fare, mi sembra inutile. Si dice che facciamo tante variazioni, che abbiamo le aliquote Irpef più alte di tutti, che abbiamo una cassa enorme rispetto agli anni precedenti, che le risorse del Pnrr sono state date a tutti… sono semplicemente cose non vere e so che siete persone intelligenti e che non pensate queste cose, ma allora questo è un gioco delle parti stucchevole. Le cose sono state fatte, si può non essere d’accordo con le scelte però ci sono delle modalità con cui votare contro a un bilancio e questo modo non rende merito a nessuno”.