Lecco ha sei nuovi 'cavalieri': consegnate le onorificenze

Fine anno, tempo anche di riconoscimenti.
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Questa sera, dinnanzi ad una platea di rappresentanti delle Istituzioni locali, colleghi e famigliari, sono state conferite dal Prefetto Sergio Pomponio sei Onorificenze Ordine al Merito della Repubblica Italiana a due donne e quattro uomini legati al territorio che nella loro attività si sono “distinti”.
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Con il sindaco di Bulciago, paese dove vive, al suo fianco, il primo ad essere chiamato sul palco è stato Salvatore Cappello, direttore di Linee Lecco spa sino allo scorso 31 luglio, data del pensionamento, dopo 50 anni di brillante carriera. Assunto l'1° settembre 1973, ha percorso tutte le tappe all'interno dell'Azienda Pubblica Trasporti del capoluogo.  Il diploma di Cavalier gli è stato riconosciuto “per i successi raggiunti, sia personalmente che nell'ambito di una delle principali aziende pubbliche del territorio, alla cui crescita ha contribuito in maniera decisiva nel corso della lunga carriera”.
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E' stato poi il momento del Colonnello Alessio Carparelli, già comandante provinciale dei Carabinieri di Lecco, per due anni, tra il settembre 2022 e lo stesso mese del 2024, quando è stato rilevato dal collega Nicola Melidonis, che ha voluto al accanto a sé al momento della consegna del riconoscimento, coronamento di una carriera nell'Arma iniziata nel 1991 frequentando i corsi dell'Accademia Militare di Modena e della Scuola di applicazione Carabinieri di Roma. Ha poi assunto diversi ruoli di rilievo nel Nord e nel Sud del Paese. Con il grado di colonnello ha ricoperto l'incarico di Capo Ufficio Operazioni, Addestramento, Informazioni e Orientamento presso il Comando Legione Carabinieri di Milano. Attualmente è Comandante del Reparto Comando del Comando Legione Carabinieri Lombardia, nel capoluogo meneghino.
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Trasferimento, ideale, nel cuore dell'Africa, con la consegna del terzo diploma di Cavaliere a Suor Natalina Isella, entrata a 23 anni nell'ordine delle Discepole del Crocefisso, in servizio come missionaria al centro Ek'abana di Bukavu, in Congo, dove si spende da tempo nella tutela dei minori in un contesto estremamente problematico. La situazione – è stato spiegato, in sua assenza, venendo rappresentata sul palco dalla nipote Daniela Binda – è caratterizzata da una diffusa povertà e dalla piaga delle bambine accusate di stregoneria, che le famiglie rifiutano considerandole portatrici di eventi nefasti. La religiosa ha collaborato ad istituire un centro d'accoglienza per bambini abbandonati e vittime di torture terribili. Tale centro opera in rete curando l'affidamento dei minori che la Polizia rintraccia e segnala all'autorità giudiziaria minorile. Tramite uno scritto, letto dal palco, suor Natalina ha, tra le altre cose auspicato che mai gli italiani siano tra colore che, nei modi che conosciamo, favoriscono la guerra, augurando tanti auguri ai connazionali che, come lei vivono all'estero, fieri delle loro origini. 
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A donna è seguita donna, con la chiamata di Maria Grazia Nasazzi, presidente della Fondazione Comunitaria del Lecchese, già guida dell'Associazione nazionale genitori scuole cattoliche paritarie. E' stata membro dell'Osservatorio nazionale della famiglia presso il Ministero dedicato e ha fatto parte del Forum regionale dei genitori della Lombardia presso l'Ufficio scolastico. Dal 2012 è componente della Consulta nazionale della pastorale scolastica presso la Conferenza Episcopale italiana e, dal 2023, del Comitato di ascolto, confronto e approfondimento d'impresa sociale “Con i bambini”, soggetto attuatore del “Fondo per il contrasto della Povertà Educativa Minorile”.
In ambito provinciale, dal 2014 al 2016, Maria Grazia Nasazzi è stata consigliere della Fondazione comunitaria, diventandone vicepresidente sino al 2019, per assumerne poi la guida. 
Emozionata, ricevendo anche un mazzo di fiori dall'amministrazione comunale, nel ringraziare a citato in primis la sua famiglia e dunque il marito e i sei figli, tributando anche una sottolineature alla fede che l'accompagna nel quotidiano.
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Spazio poi alla storia del nostro territorio con il Cavalier Alessandro Pirola di Castello Brianza. Dal 2009 ad oggi, primo in questa provincia, ha istruito centinaia di richieste affinché i reduci dei lager nazisti, ovvero i loro eredi, potessero ottenere la Medaglia d'Onore, a titolo di risarcimento per quanto subito. Fermamente convinto che “il futuro sta nella memoria”, si adopera per far conoscere gli avvenimenti che hanno segnato la vita di migliaia di persone, affinché quegli errori non si ripetano più. Il diploma gli è stato dunque attribuito “per la generosa e lungimirante attività svolta, accompagnata da approfondite analisi e ricostruzioni storiche delle vicende dei cittadini della Brianza lecchese deportati in Germania di cui ha onorato il ricordo e il sacrificio”.
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Altro ritorno a Lecco, infine, per l'ultimo riconoscimento andato monsignor Maurizio Rolla, nominato,nel 2012, vicario episcopale della Zona pastorale III dal Cardinal Angelo Scola e riconfermato in tale incarico nel 2018 da Monsignor Mario Delpini. Ha prestato servizio a Lecco fino al 31 agosto 2023. Ha avuto anche il complesso compito di introdurre le Unità e Comunità pastorali, gestendolo con ponderato equilibrio ed efficace diplomazia. Ancora oggi – è stato detto – è ricordato per la sua profondità umana e raffinatezza teologica, nonché per la concretezza del suo carattere e per il segno inestinguibile lasciato durante il suo mandato lecchese.
A.M.
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