In giro di notte in Lamborghini, Baby Gang nuovamente denunciato
Dell'accaduto c'è traccia anche sui social, con il video condiviso dal trapper stesso: reduce del "tutto esaurito" fatto registrare solo quattro giorni fa al Forum di Assago, con un concerto-evento alla presenza di 15.000 fan e una ricca carrelata di "amici" pronti a esibirsi con lui, Baby Gang questa notte è stato "palettato" dai Carabinieri del Radiomobile a Milano, alla guida di una Lamborghini Huracán, la stessa - probabilmente - che lo attendeva dopo l'ultima scarcerazione, quella arancione con la quale si è presentato anche nella sua Calolzio per registrare poi un servizio per Le Iene.
Niente di male, se non fossero state le 4.55 di notte, un orario nel quale Zaccaria Mouhib, questo, come noto, il suo nome, avrebbe dovuto essere in casa come disposto dai giudici che hanno applicato a suo carico la sorveglianza speciale, ritenendolo soggetto socialmente pericoloso, pur consentendogli di prendere parte al tour europeo coronato con il sold out dell'altra sera.
Fermato tra via Melchiorre Gioia e via Galvani, il 23enne - che, almeno secondo quanto si vede dal frammento video postato su Instagram, guidava con un passamontagna sul volto - è stato così denunciato dai militari dell'arma per violazione della sorveglianza speciale, dovendo appunto rimanere in casa dalle 22 alle 7 del mattino.
"Ancora una volta il trapper Baby Gang, già con precedenti, è stato denunciato dalle Forze dell’Ordine dimostrando di non rispettare le leggi e di fare ciò che vuole non rispettando la “sorveglianza speciale” che gli era stata afflitta. Quest’ultima misura, come dimostrano i fatti, è troppo soft per questi ragazzi. Ricordo che questo trapper, nato a Lecco ma di famiglia marocchina, utilizza spesso le sue canzoni come strumento per istigare alla violenza attraverso anche l’uso di armi. Stiamo parlando, per chi non lo avesse capito, di giovani di seconda generazione, cresciuti e nati in Italia ma da famiglie arabe, che evidentemente non hanno mai voluto integrarsi. L’aggravante, poi, è il notevole numero di follower (solo “Baby Gang” ha oltre 6,4 milioni di ascoltatori mensili su Spotify, conta oltre 2,2 milioni di follower su Instagram e 1,5 milioni di iscritti al canale Youtube) che questi soggetti hanno, che sono un cattivo e pessimo esempio per i loro coetanei arabi e, in particolare, per i ragazzini più giovani delle periferie" commenta il Deputato di Fratelli d’Italia, membro della Commissione Parlamentare sulla sicurezza e il degrado delle periferie italiane ed ex vice Sindaco delle Giunte di Centrodestra meneghine, Riccardo De Corato, non nuovo a prese di posizione dure sul tema. "Per tutti questi trapper/rapper già condannati è necessario mettere in atto nuove norme e nuovi dispositivi di legge più idonei. Ringrazio la pattuglia radiomobile dei Carabinieri per i controlli".
Niente di male, se non fossero state le 4.55 di notte, un orario nel quale Zaccaria Mouhib, questo, come noto, il suo nome, avrebbe dovuto essere in casa come disposto dai giudici che hanno applicato a suo carico la sorveglianza speciale, ritenendolo soggetto socialmente pericoloso, pur consentendogli di prendere parte al tour europeo coronato con il sold out dell'altra sera.
Fermato tra via Melchiorre Gioia e via Galvani, il 23enne - che, almeno secondo quanto si vede dal frammento video postato su Instagram, guidava con un passamontagna sul volto - è stato così denunciato dai militari dell'arma per violazione della sorveglianza speciale, dovendo appunto rimanere in casa dalle 22 alle 7 del mattino.
"Ancora una volta il trapper Baby Gang, già con precedenti, è stato denunciato dalle Forze dell’Ordine dimostrando di non rispettare le leggi e di fare ciò che vuole non rispettando la “sorveglianza speciale” che gli era stata afflitta. Quest’ultima misura, come dimostrano i fatti, è troppo soft per questi ragazzi. Ricordo che questo trapper, nato a Lecco ma di famiglia marocchina, utilizza spesso le sue canzoni come strumento per istigare alla violenza attraverso anche l’uso di armi. Stiamo parlando, per chi non lo avesse capito, di giovani di seconda generazione, cresciuti e nati in Italia ma da famiglie arabe, che evidentemente non hanno mai voluto integrarsi. L’aggravante, poi, è il notevole numero di follower (solo “Baby Gang” ha oltre 6,4 milioni di ascoltatori mensili su Spotify, conta oltre 2,2 milioni di follower su Instagram e 1,5 milioni di iscritti al canale Youtube) che questi soggetti hanno, che sono un cattivo e pessimo esempio per i loro coetanei arabi e, in particolare, per i ragazzini più giovani delle periferie" commenta il Deputato di Fratelli d’Italia, membro della Commissione Parlamentare sulla sicurezza e il degrado delle periferie italiane ed ex vice Sindaco delle Giunte di Centrodestra meneghine, Riccardo De Corato, non nuovo a prese di posizione dure sul tema. "Per tutti questi trapper/rapper già condannati è necessario mettere in atto nuove norme e nuovi dispositivi di legge più idonei. Ringrazio la pattuglia radiomobile dei Carabinieri per i controlli".