Svincolo del Bione: a marzo partiranno i lavori

Prende forma, almeno negli strumenti urbanistici del Comune, il nuovo svincolo del Bione, ovvero il “secondo pezzo” del progetto di riqualificazione e rimodellamento dell’area cominciato con la costruzione del cosiddetto quarto ponte.
Il consiglio comunale di Lecco è infatti chiamato a deliberare prima di Natale la modifica di destinazione d’uso di alcune delle aree interessate dall’intervento per poi procedere in maniera spedita con le tappe successive: approvazione del progetto di fattibilità tecnico economica già durante il periodo delle feste, consegna del progetto esecutivo nella prima metà del mese di gennaio e avvio della procedura di gara “a invito” visto che l’ammontare del costo dell’opera (4 milioni di euro finanziati da Regione) lo consente. L’obiettivo è partire nel mese di marzo con il cantiere e arrivare con le due rotatorie pronte, almeno dal punto di vista viabilistico, a gennaio 2026.
Il progetto preliminare, approvato dalla conferenza dei servizi e depositato il 5 novembre, è stato validato anche dalla conferenza dei servizi decisoria partita l’8 novembre e conclusa il 12 dicembre e prevede diversi lotti in capo al Comune di Lecco: il lotto 3 (svincolo del Bione), il lotto 4 (via Buozzi e via Ticozzi tra lo svincolo e la dogana merci), i lotti 5, 6 e 7 (tra via Ticozzi, la dogana e l’intersezione con via Toscanini).
“Occorre però accertare la conformità urbanistica delle aree oggetto di questa intervento” ha chiarito l’assessore Giuseppe Rusconi proponendo la variazione di destinazione d’uso per alcune aree che, col benestare del consiglio comunale, passeranno da “parcheggi a raso” a “sedi stradali” e “verde di connessione”, da “impianti di stoccaggio di rifiuti” a “verde di connessione”, da “zone di valenza ecoambientale” a “sedi stradali” e “verde di connessione”, da “impianti sportivi scoperti” a “sedi stradali”. ”L’interesse pubblico di carattere generale è evidente” ha aggiunto l’assessore a proposito di questa variazione. 
M.V.
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