Palazzina abusiva: ok alla soluzione, ma si ristori Linee Lecco

Un primo passo sembra stato fatto verso la soluzione del contenzioso tra Linee Lecco e Palazzo Bovara, almeno per quanto riguarda la palazzina costruita dalla partecipata alla Piccola insieme al nuovo parcheggio che avrebbe dovuto essere sede dei suoi uffici e invece non è stata mai utilizzata in quanto risulta abusiva a seguito di una serie di errori commessi durante il percorso che ha portato alla sua realizzazione. 
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A spiegare la “via d’uscita” individuata tra le parti, gli uffici tecnici e i legali, è stato l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Rusconi durante una riunione congiunta delle commissioni prima e quinta: “In un’area dove non è consentita la edificazione di manufatti da destinare a uffici, in quanto è prevista la destinazione di posteggi a raso, è stato realizzato un intervento non conforme agli strumenti urbanistici e al quale mancava la verifica e la validazione progettuale. Abbiamo provveduto come giunta all’annullamento in autotutela delle delibere che riguardavano il progetto e poi con l’ordinanza di demolizione. Il Tar, nella sua ordinanza del 25 luglio 2024, ha ritenuto opportuno approfondire le ragioni del ricorso e salvaguardare lo stato dell’arte. Il 9 dicembre la società ha dato la sua disponibilità a rilasciare l’edificio con contestuale richiesta di acquisizione al patrimonio immobiliare del Comune tramite l’istituto della accessione codicistica, una richiesta accoglibile visto che è riscontrabile la sussistenza di un concreto interesse pubblico. Naturalmente l’acquisizione attraverso cessione non sana l’abuso quindi servirà anche deliberare sul cambio di destinazione dell’area che diventerà ‘altre attrezzature di interesse comunale’”.

Su questi due aspetti il consiglio comunale sarà chiamato a esprimersi nei prossimi giorni e, se tutte le forze politiche non possono che essere soddisfatte della soluzione trovata, nel solco di quanto richiesto all’unanimità dall’ordine del giorno votato ad agosto, l’opposizione non mancherà di mettere i puntini sulle i. “Non si poteva fare subito il cambio di destinazione d’uso al posto che fare il teatro per un anno e mezzo? - ha chiesto Corrado Valsecchi di Appello per Lecco - Perché a questo punto non saniamo con Linee Lecco definitivamente, ripianando anche dal punto di vista finanziario questa situazione?”. Il riferimento è al fatto che la società ha speso oltre 300mila euro per realizzare un’opera che al momento non può utilizzare e, come ha evidenziato Filippo Boscagli da Fratelli d’Italia, “questi soldi andranno ristorati in qualche modo a Linee Lecco. Rimane poi da chiarire, come ha evidenziato il leghista Stefano Parolari, se e come questa palazzina potrà essere poi utilizzata da Linee Lecco o a che cosa sarà destinata in alternativa.

La maggioranza è invece per lasciarsi il passato alle spalle e guardare avanti: “Questa operazione forse poteva essere anticipata, in ogni caso ben venga che adesso si faccia” ha detto Stefano Villa di Ambientalmente. Sulla stessa lunghezza d’onda il dem Pietro Regazzoni: “È inutile tornare sugli errori commessi, questo è il primo step sulla via della normalizzazione dei rapporti tra amministrazione e Linee Lecco e tutti dovremmo esserne soddisfatti. È un primo passo importante e ce ne saranno altri da fare nell’interesse di tutti”.

L’assessore Rusconi a tal proposito ha tenuto a precisare che “solo ora sono maturati i presupposti per proporre la modifica di destinazione d’uso che è essenziale per decidere cosa fare di quest’area”. “Per questo - ha aggiunto il sindaco Mauro Gattinoni - la destinazione d’uso non è ancora definita e lasciamo una funzione generica. Oggi siamo all’inizio di una serie di atti volti a trovare una armonizzazione tra le posizioni del Comune e quelle di Linee Lecco che a luglio erano confliggenti su tutte le partite aperte. Questo è il primo step che ci permetterà di recedere dalla situazione di conflittualità di fronte al Tar. In un secondo momento potremmo riconoscere il valore della palazzina”.
M.V.
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