Lecco: attivo il nuovo centro di raccolta, in arrivo altri due 'extra'
Silea e la società appaltatrice del cantiere hanno millimetricamente rispettato i tempi, nonostante il meteo abbia provato a giocare brutti scherzi: è stato inaugurato questa mattina in via Toscanini, al Bione, il nuovo centro di raccolta del Comune di Lecco, in sostituzione dell'impianto operativo fino a sabato, da dismettere nell'ambito dei lavori per la realizzazione del "quarto ponte" e la risistemazione viabilistica prevista nella zona.
Per il taglio del nastro è stato scelto un lunedì mattina, giorno in cui tradizionalmente l'ecocentro era (nella vecchia sede) e sarà (in questa nuova) chiuso al pubblico, offrendo dunque un servizio senza soluzione di continuità per i cittadini che, già da domani, potranno "testare" la funzionalità di una struttura progettata da Silea per essere ancor più prestante - a cominciare dal sistema di gestione degli accessi - e destinata, a stretto giro, ad essere completata con la creazione di altre due aree: il centro del riuso, fortemente voluto dall'assessore all'Ambiente Renata Zuffi per tutti quei beni non destinati ad essere smaltiti, ma a essere utilizzati nuovamente da altri ed il punto di conferimento h.24, uno spazio - sempre ad ingresso controllato, indipendente - dove i cittadini lecchesi, potranno portare, per un numero limitato di volte durante l'anno, quei rifiuti solitamente destinati al sistema porta a porta, in situazione particolari, come prima di partire per le vacanze, così da superare eventuali problemi legati all'esposizione del sacco nel giorno di effettiva raccolta.
1.8 milioni di euro il costo complessivo dell'investimento, per 1.1 milioni coperto da fondi del PNRR, recuperati candidando un progetto di Silea, il più "importante" tra i 19 messi a terra dalla società, come sottolineato dalla Presidente Francesca Rota, dettasi molto contenta dell'inaugurazione odierna.
"Come ha affermato anche il sindaco, siamo terzi in Lombardia quanto a raccolta differenziata e vorremmo scalare ulteriormente la classifica, non perché ci piace essere primi - anche - ma perché è questo il nostro messaggio più importante" ha aggiunto la numero uno della municipalizzata, in riferimento al concetto di recupero e valorizzazione, dunque di "economia circolare".
"Tutti i cittadini dovrebbero imparare che un rifiuto è un bene" il concetto espresso, in linea, dall'assessore Zuffi, sostenendo altresì come il centro raccolta e il centro del riuso siano tasselli in un percorso avviato dall'amministrazione in questo senso. "Quando vinci un bando devi dimostrare di avere una strategia" la chiosa.
Impostato ad anello, con ingresso su via Toscanini (alla rotonda con la raffigurazione dell'Addio ai monti) e uscita poi su via don Giovanni Ticozzi (poco più avanti in direzione Rivabella), il centro raccolta rifiuti, indubbiamente il più bello in Italia quanto a vista, tra lago e monti - è realizzato - ultima importante sottolineatura - su un'area che "benché demaniale nel tempo è stata utilizzata da una società che ha subito poi una interdittiva antimafia" come ricordato da Gattinoni, parlando dunque del suo recupero ad uso pubblico come di un "punto di vittoria in più sull'opacità di certe forme di economia".
Con il coinvolgimento tecnico e gestionale di una realtà come Silea, "patrimonio dei lecchesi".
Per il taglio del nastro è stato scelto un lunedì mattina, giorno in cui tradizionalmente l'ecocentro era (nella vecchia sede) e sarà (in questa nuova) chiuso al pubblico, offrendo dunque un servizio senza soluzione di continuità per i cittadini che, già da domani, potranno "testare" la funzionalità di una struttura progettata da Silea per essere ancor più prestante - a cominciare dal sistema di gestione degli accessi - e destinata, a stretto giro, ad essere completata con la creazione di altre due aree: il centro del riuso, fortemente voluto dall'assessore all'Ambiente Renata Zuffi per tutti quei beni non destinati ad essere smaltiti, ma a essere utilizzati nuovamente da altri ed il punto di conferimento h.24, uno spazio - sempre ad ingresso controllato, indipendente - dove i cittadini lecchesi, potranno portare, per un numero limitato di volte durante l'anno, quei rifiuti solitamente destinati al sistema porta a porta, in situazione particolari, come prima di partire per le vacanze, così da superare eventuali problemi legati all'esposizione del sacco nel giorno di effettiva raccolta.
1.8 milioni di euro il costo complessivo dell'investimento, per 1.1 milioni coperto da fondi del PNRR, recuperati candidando un progetto di Silea, il più "importante" tra i 19 messi a terra dalla società, come sottolineato dalla Presidente Francesca Rota, dettasi molto contenta dell'inaugurazione odierna.
"Come ha affermato anche il sindaco, siamo terzi in Lombardia quanto a raccolta differenziata e vorremmo scalare ulteriormente la classifica, non perché ci piace essere primi - anche - ma perché è questo il nostro messaggio più importante" ha aggiunto la numero uno della municipalizzata, in riferimento al concetto di recupero e valorizzazione, dunque di "economia circolare".
"Tutti i cittadini dovrebbero imparare che un rifiuto è un bene" il concetto espresso, in linea, dall'assessore Zuffi, sostenendo altresì come il centro raccolta e il centro del riuso siano tasselli in un percorso avviato dall'amministrazione in questo senso. "Quando vinci un bando devi dimostrare di avere una strategia" la chiosa.
Impostato ad anello, con ingresso su via Toscanini (alla rotonda con la raffigurazione dell'Addio ai monti) e uscita poi su via don Giovanni Ticozzi (poco più avanti in direzione Rivabella), il centro raccolta rifiuti, indubbiamente il più bello in Italia quanto a vista, tra lago e monti - è realizzato - ultima importante sottolineatura - su un'area che "benché demaniale nel tempo è stata utilizzata da una società che ha subito poi una interdittiva antimafia" come ricordato da Gattinoni, parlando dunque del suo recupero ad uso pubblico come di un "punto di vittoria in più sull'opacità di certe forme di economia".
Con il coinvolgimento tecnico e gestionale di una realtà come Silea, "patrimonio dei lecchesi".
A.M.