Primaluna: acceso l'albero di Natale con sodalizi e alunni
Si è acceso anche l'Albero di Natale di Primaluna, allestito in Piazza Quinto Alpini. Il ritorno delle "luci" è stato celebrato alla presenza delle associazioni locali, con il Corpo Musicale Santa Cecilia di Cortabbio, i gruppi alpini di Primaluna e di Cortabbio, le Moon Light Majorettes, gli sbandieratori della Torre e i bambini della scuola primaria che, con la Cooperativa Le Grigne, hanno realizzato le decorazioni. Proprio un piccolo alunno, Leonardo, ha letto a nome di tutta la scuola, una sintesi dell'esperienza "bellissima" vissuta per confezionare gli addobbi, augurando poi buone feste a tutti intonando due canzoni dedicate alla pace.
L’assessore Claudia Paroli ha ringraziato tutti gli intervenuti, oltre le associazioni “per la loro continua presenza negli anni, in questo momento, svolgendo un ruolo fondamentale, per il continuo supporto alle iniziative del comune”, nonché per quello che fanno sul territorio. Un grazie sincero è andato anche alle insegnanti, arrivando a definire le decorazioni realizzate dai bambini con Le Grigne come un "pezzo unico", come ciascuno di noi, che può fare tanto per migliorare le cose.
Ha passato poi la parola a don William Abbruzzese, al suo primo Natale in paese. Il parroco ha spiegato la tradizione dell’albero, vedendola come una usanza del nord che si è diffusa in tutto il mondo, utilizzando una conifera come “il pino o l’abete che sono delle sempreverdi” a simboleggiare la vita, "che è eterna e accomuna tutti”.
Ha anche aggiunto come il Natale nasca dal “compleanno di un bambino che ha cambiato la storia". Il suo saluto poi è andato, non solo ai parrocchiani di Primaluna ma anche a chi professa altre religioni. La sua benedizione è andata a tutte le associazioni, invitando tutti "a trovarsi per la festa patronale di San Pietro e Paolo, a collaborare insieme per fare grandi cose”. “Insieme si può fare l’impossibile”, la sua chiosa.
Esaurito il conto alla rovescia, le luci si sono dunque accese, illuminando le “palline" ritagliate dagli alunni della primaria e i desideri esplicitati dagli ospiti delle Grigne: brevi frasi molto significative che portano a fare riflettere soprattutto sull’importanza di cose dai più ritenute superflue, fondamentali invece per chi si trova a vivere in una condizione di disabilità.
La fredda serata è stata riscaldata dal vin Brulè, dal the e dalla cioccolata preparati dalle penne nere, accompagnati dai panettoni, mentre le mamme hanno allestito il banco vendita dei dolci per l’acquisto di materiale didattico.
L’assessore Claudia Paroli ha ringraziato tutti gli intervenuti, oltre le associazioni “per la loro continua presenza negli anni, in questo momento, svolgendo un ruolo fondamentale, per il continuo supporto alle iniziative del comune”, nonché per quello che fanno sul territorio. Un grazie sincero è andato anche alle insegnanti, arrivando a definire le decorazioni realizzate dai bambini con Le Grigne come un "pezzo unico", come ciascuno di noi, che può fare tanto per migliorare le cose.
Ha passato poi la parola a don William Abbruzzese, al suo primo Natale in paese. Il parroco ha spiegato la tradizione dell’albero, vedendola come una usanza del nord che si è diffusa in tutto il mondo, utilizzando una conifera come “il pino o l’abete che sono delle sempreverdi” a simboleggiare la vita, "che è eterna e accomuna tutti”.
Ha anche aggiunto come il Natale nasca dal “compleanno di un bambino che ha cambiato la storia". Il suo saluto poi è andato, non solo ai parrocchiani di Primaluna ma anche a chi professa altre religioni. La sua benedizione è andata a tutte le associazioni, invitando tutti "a trovarsi per la festa patronale di San Pietro e Paolo, a collaborare insieme per fare grandi cose”. “Insieme si può fare l’impossibile”, la sua chiosa.
Esaurito il conto alla rovescia, le luci si sono dunque accese, illuminando le “palline" ritagliate dagli alunni della primaria e i desideri esplicitati dagli ospiti delle Grigne: brevi frasi molto significative che portano a fare riflettere soprattutto sull’importanza di cose dai più ritenute superflue, fondamentali invece per chi si trova a vivere in una condizione di disabilità.
La fredda serata è stata riscaldata dal vin Brulè, dal the e dalla cioccolata preparati dalle penne nere, accompagnati dai panettoni, mentre le mamme hanno allestito il banco vendita dei dolci per l’acquisto di materiale didattico.
M.A.