Morterone: sette lupi vicino alle case, il video
Potrebbe trattarsi, per logica, di uno dei tre branchi di lupi che, secondo la Polizia Provinciale di Bergamo, si aggirano sulle alture del territorio orobico, sconfinando, per prossimità territoriale, nel lecchese.
Quelli che sembrano proprio 7 esemplari del - temuto? - predatore sono stati immortalati, vicino alle abitazioni di Morterone. Il video è stato prontamente diffuso sui social.
In particolare, i canidi ripresi, potrebbero essere il gruppo che, secondo i dati a disposizione del Comando bergamasco, si muove tra la Val Stabina e la Valsassina, una formazione nota, dunque, e aggiuntiva rispetto alle altre due "attenzionate" a Gandellino in Val di Scalve e in val Seriana, nei boschi al confine con la Val Serina nell'area del passo di Zambla.
Qualcuno sostiene di averne immortalato uno anche a Pasturo, con una fototrappola.
Il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Giacomo Zamperini ha poi ricondotto al lupo anche le carcasse di cervo trovate recentemente nei boschi di Civate, a poca distanza dal sentiero di San Pietro al Monte, ritornando dunque su un tema "di partito".
“Il lupo fa il lupo. Si tratta di un grande carnivoro ed un predatore che non rischia assolutamente l’estinzione: va gestito perché si sta diffondendo in modo esponenziale in tutta la regione e gli avvistamenti e le predazioni stanno diventando sempre più frequenti anche in provincia di Lecco" commenta dunque il Presidente della Commissione Montagna e Coordinatore del Gruppo di Lavoro “grandi carnivori” in Regione Lombardia, parlando dell'avvistamento di Morterone e delle foto scattate a Civate come di "segnali inconfutabili di una presenza fin troppo confidente che rappresenta un potenziale pericolo per l’uomo e le sue attività. Ora che c’è un semaforo verde da parte dell’Europa sul declassamento dello status di protezione del lupo, - conclude Zamperini - serve procedere il prima possibile con l’adeguamento della normativa per consentirne un controllo più efficiente, che preveda, oltre ad un attento monitoraggio, anche un piano di contenimento in Italia come in Lombardia. Non sono i grandi carnivori a dover essere salvaguardati nelle zone antropizzate, bensì sono le attività e la presenza dell’uomo a dover essere difese e tutelate, prima che si arrivi alla loro estinzione in alcune aree interne”.
Il Comitato permanente della Convenzione di Berna del Consiglio d’Europa ha accettato una proposta dell’Unione Europea per declassare lo status di protezione del lupo. Il canide passerà da specie animale “strettamente protetta” a “specie animale protetta”. Il cambiamento entrerà in vigore tra tre mesi, a meno che almeno un terzo degli Stati firmatari della Convenzione di Berna (17 su 49) non si opponga.
Quelli che sembrano proprio 7 esemplari del - temuto? - predatore sono stati immortalati, vicino alle abitazioni di Morterone. Il video è stato prontamente diffuso sui social.
In particolare, i canidi ripresi, potrebbero essere il gruppo che, secondo i dati a disposizione del Comando bergamasco, si muove tra la Val Stabina e la Valsassina, una formazione nota, dunque, e aggiuntiva rispetto alle altre due "attenzionate" a Gandellino in Val di Scalve e in val Seriana, nei boschi al confine con la Val Serina nell'area del passo di Zambla.
Qualcuno sostiene di averne immortalato uno anche a Pasturo, con una fototrappola.
Il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Giacomo Zamperini ha poi ricondotto al lupo anche le carcasse di cervo trovate recentemente nei boschi di Civate, a poca distanza dal sentiero di San Pietro al Monte, ritornando dunque su un tema "di partito".
“Il lupo fa il lupo. Si tratta di un grande carnivoro ed un predatore che non rischia assolutamente l’estinzione: va gestito perché si sta diffondendo in modo esponenziale in tutta la regione e gli avvistamenti e le predazioni stanno diventando sempre più frequenti anche in provincia di Lecco" commenta dunque il Presidente della Commissione Montagna e Coordinatore del Gruppo di Lavoro “grandi carnivori” in Regione Lombardia, parlando dell'avvistamento di Morterone e delle foto scattate a Civate come di "segnali inconfutabili di una presenza fin troppo confidente che rappresenta un potenziale pericolo per l’uomo e le sue attività. Ora che c’è un semaforo verde da parte dell’Europa sul declassamento dello status di protezione del lupo, - conclude Zamperini - serve procedere il prima possibile con l’adeguamento della normativa per consentirne un controllo più efficiente, che preveda, oltre ad un attento monitoraggio, anche un piano di contenimento in Italia come in Lombardia. Non sono i grandi carnivori a dover essere salvaguardati nelle zone antropizzate, bensì sono le attività e la presenza dell’uomo a dover essere difese e tutelate, prima che si arrivi alla loro estinzione in alcune aree interne”.
Il Comitato permanente della Convenzione di Berna del Consiglio d’Europa ha accettato una proposta dell’Unione Europea per declassare lo status di protezione del lupo. Il canide passerà da specie animale “strettamente protetta” a “specie animale protetta”. Il cambiamento entrerà in vigore tra tre mesi, a meno che almeno un terzo degli Stati firmatari della Convenzione di Berna (17 su 49) non si opponga.