Premana: con la 'Casetta del libro' apre un piccolo e accogliente spazio di cultura nel bel mezzo del paese

Un’iniziativa volta a incentivare la lettura tra giovani e meno giovani, allestendo un piccolo angolo di custodia e scambio di libri proprio nel cuore di Premana: è questo il senso della “Casetta del libro”, aperta al pubblico da circa una settimana.
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Il progetto è nato su spinta del consigliere comunale Maria Carla Tenderini, che già da qualche tempo desiderava dotare anche “il paese delle lame” di un accogliente spazio di cultura quali sono le casette dei libri.
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“Passeggiando in varie zone della provincia, ho notato queste piccole e caratteristiche strutture in legno, spesso disseminate lungo i sentieri e in mezzo alla natura, dove è possibile lasciare e prendere dei volumi” ci ha spiegato Maria Carla.
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“Essendo un’accanita lettrice e avendo moltissimi libri a casa, ho subito pensato di fare qualcosa anche qui a Premana. Il sindaco e l’intera amministrazione comunale hanno accolto fin da subito con entusiasmo la mia proposta, mentre si è realizzata una coincidenza favorevole. Da pochi mesi, infatti, la Pro Loco ha trasferito l’info point presso il Museo Etnografico, lasciando libera la casetta di legno situata in piazza della chiesa. Dopo qualche lavoro di piccola falegnameria, la realizzazione di una bellissima insegna e di una serratura temporizzata, la Casetta del libro ha finalmente aperto le sue porte!”.
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Il nuovo angolo di cultura in centro paese sarà aperto tutti i giorni dalle 9 alle 17. “L’idea è stata quella di creare uno spazio molto libero, dove ognuno può entrare, guardare con calma, prendere un libro oppure lasciare un volume, dare un’occhiata e poi tornare più tardi, tutto in assoluta tranquillità” ha precisato il consigliere, spiegando come lo scopo di questo luogo sia diverso da quello della biblioteca (che tra l’altro si trova proprio a due passi, dall’altra parte della piazza), dove l’esperienza è un po’ più “impegnativa”. La Casetta del libro si propone invece di “ampliare lo scambio di libri che già si fa tra conoscenti e amici, rilanciare l’unicità del cartaceo e, infine, incentivare la lettura tra i giovani”.
A.Te.
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