Vercurago: venerdì l'addio a Luisella, la 76enne travolta alla Gallavesa

Meno di mezzo chilometro. Ci sono all'incirca 450 metri tra l'abitazione dove viveva, al civico 88 di via Roma a Vercurago e l'intersezione tra lo stesso "stradone" e via Cavour, alla Gallavesa, dove ieri sera ha trovato la morte.
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E' Luisella Casula, classe 1948, la vittima dell'incidente verificatosi nella serata di martedì qualche metro dopo il cartello "d'ingresso" a Calolzio. Uscita di casa senza documenti, è stata identificata solo dopo ore, grazie anche alla collaborazione tra le Polizie Locali dei due comuni toccati dalla tragedia. Ancora da chiarire, mentre già suoi social fioccano le polemiche, la dinamica dell'investimento e dunque il punto esatto in cui la vittima stava attraversando la strada quando è stata travolta da un Volvo in svolta, venendo poi liberata solo all'arrivo dei Vigili in posto, giunti a sirene spiegate da Lecco, facendosi largo nel traffico delle 18, insieme all'ambulanza attivata dalla centrale operativa dell'AREU 118.
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In ospedale è stata però trasferita solo la quarantenne, residente in paese, alla guida della vettura, comprensibile sotto shock per l'accaduto, mentre a lungo i residenti delle abitazioni che attorniano il luogo del sinistro hanno "vegliato", sconvolti, la salma della 76enne, rimasta sull'asfalto, coperta da un telo, nell'attesa si addivenisse a darle un nome. Luisella Casula, infermiera in pensione, sarà salutata per l'ultima volta nel pomeriggio di venerdì: già fissati, per le 14.30, i funerali in parrocchia a Vercurago.

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