A Cascina Triulza il premio ai comuni ricicloni (17) con lo sguardo di Silea al futuro

Da impianti per lo smaltimento di rifiuti a esempi industriali di produzione di energia, da abiti usati indirizzati al macero a capi pronti a un secondo utilizzo. Sono solo alcuni dei temi toccati nel corso dell'ottavo Ecoforum organizzato da Legambiente Lombardia che si è svolto quest'oggi a Cascina Triulza, nell'ex area Expo di Rho.
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Un evento a cui hanno preso parte non solo esponenti di grandi società impegnate nella produzione e nel profitto, con un occhio puntato sull'ambiente e lo sfruttamento serio e oculato delle risorse, ma anche amministratori di ottanta comuni lombardi che si sono aggiudicati il premio istituito da Legambiente e assegnato a chi smaltisce e ricicla meglio la propria immondizia.
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Economia circolare è stata l'espressione che è risuonata più spesso nella sala conferenze e dove le aziende, che si sono dette proiettate al futuro, hanno esposto la loro filosofia e il loro modo di interfacciarsi con le sfide poste non solo dal mercato ma anche dalle regole dell'Unione Europea.
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All'interno di questo evento un approfondimento è stato proposto dall'ingegner Massimo Sgarzi, direttore tecnico di Silea, che con l'aiuto di slides ha presentato la municipalizzata lecchese, il percorso fatto e lo sguardo proiettato al futuro, verso il quale si sta guardando con entusiasmo ma anche con grande attenzione e collaborazione da parte dei comuni soci.

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La Società Intercomunale Lecchese per l'Ecologia e l'Ambiente è nata nel 1995 dalla trasformazione del Consorzio Intercomunale per l'Eliminazione dei Rifiuti Solidi. Da 60 comuni iniziali è passata ben presto a oltre 90 e alla crescita numerica ha affiancato quella del potenziamento e della realizzazione di nuovi impianti (Valmadrera, Annone, Verderio,...), di servizi (come la raccolta del rifiuto organico, del vetro, degli inerti,..) e della formazione di una nuova cultura nel cittadino che contribuisce all'aumento delle percentuali di raccolta differenziata.
Come spiegato dall'ing. Sgarzi, la società riesce a risponde alle nuove esigenze del territorio come quella di sette anni fa relativa al recupero dei fanghi in agricoltura che ha portato alla realizzazione di un impianto di ricezione, stoccaggio e re-immissione in circolo del materiale.
Oppure, attualissimo, il caso della cava di Cesana che era a servizio del cementificio di Merone ed è ora dismessa. L'intenzione è quella di realizzare un parco fotovoltaico da quasi 10 megawatt.
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Per il futuro, ha proseguito il tecnico di Silea, è ora in esame uno studio del GAL quattro parchi con il tentativo di creare una filiera per la cura dei boschi che si espandono a dismisura ma soprattutto senza “ordine” né criterio. È stata redatta una cartina con diverse fasce di colore che ne indicano la manutenzione e il livello di manutentabilità e gestione (in quanto raggiungibili, serviti da strade, …). Il problema del GAL è infatti quello di trovare uno sbocco per le ramaglie e per le essenze che non possono essere recuperate. Il legno che non trova impiego o è soggetto a trasferimenti di parecchie centinaia di chilometri o all'accumulo ingombrante. Allo studio c'è la realizzazione di una centrale cogenerativa a biomassa vergine sul territorio che possa ricevere tutto il cippato prodotto dalla cura dei boschi, con la possibilità di cedere 5 mega watt termici alla rete del teleriscaldamento. 
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Insomma una attenzione per il territorio che passa attraverso l'innovazione, il miglioramento e il potenziamento dell'esistente, l'utilizzo di sistemi sempre più performanti improntati appunto, per tornare a quanto in premessa, a una “economia circolare”.
L'intraprendenza della Società e di chi vi lavora ha portato a importanti risultati che hanno avuto riflesso sui servizi offerti al cittadino che, di rimando, ha applicato le buone pratiche e ha consentito alla provincia di migliorare i suoi risultati secondo i parametri stilati da Legambiente.
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“In un anno Lecco ha scalato due posizioni nella classifica delle province lombarde per percentuale di raccolta differenziata, conquistando la quarta posizione (78,6% nel 2023). I 17 Comuni premiati rappresentano l’eccellenza di un territorio virtuoso, che in pochi anni sta compiendo importanti balzi in avanti nelle performance di riciclo.” commenta la presidente di Silea, Francesca Rota. “Il merito è innanzitutto delle Amministrazioni e di tutti i cittadini, cui va il nostro più sincero ringraziamento per il loro impegno quotidiano”.
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“In tutti i Comuni premiati è attiva la misurazione puntuale dei rifiuti indifferenziati – il cosiddetto sacco rosso – che si conferma uno strumento indispensabile per migliorare la raccolta differenziata e il riciclo. Il sacco rosso è già utilizzato da 300.000 abitanti e nel 2025 ne amplieremo ulteriormente il bacino, coinvolgendo in particolare i Comuni montani della Valsassina che presentano ampi margini di miglioramento delle performance ambientali” commenta il direttore generale di Silea, Pietro Antonio D’Alema. “Stanno inoltre per concludersi i lavori per la realizzazione dei 62 progetti Silea finanziati dal PNRR per un importo complessivo di quasi 20 milioni di euro, con i quali puntiamo a migliorare il recupero dei materiali presso i centri di raccolta – dai quali transita circa il 40% dei rifiuti riciclabili – e nei Comuni a forte affluenza turistica attraverso lo sviluppo di una rete interconnessa di smart solutions tecnologiche”. 
17 le municipalità lecchesi che quest’oggi hanno ricevuto il riconoscimento di “Comune Riciclone”, attestandosi al di sotto della soglia di 75 kg pro-capite di rifiuti non riciclabili prodotti (dati 2023).
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Si tratta di: Bulciago, Casatenovo, Cassago Brianza, Castello di Brianza, Cernusco Lombardone, Colle Brianza, Cremella, Ello, Erve, La Valletta Brianza, Lomagna. Montevecchia, Paderno d'Adda, Robbiate, Santa Maria Hoè, Sirone, Verderio.
S.V.
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