Garlate omaggia gli studenti eccellenti e i tanti volontari, ''il volto più bello del paese''
Mattinata di omaggi e ringraziamenti sinceri a Garlate, dove il Comune ha organizzato il tradizionale - ma sempre sentito - duplice momento pre-natalizio per celebrare le giovani "eccellenze" del paese e i volontari che quotidianamente si spendono a favore degli altri, offrendo un aiuto concreto e prezioso all'ente che, senza di loro, non riuscirebbe a garantire diversi servizi e proposte.
La prima parte si è svolta nella sala del Museo della Seta, dove sono stati convocati i ragazzi - ben sedici in totale, con la rappresentanza femminile a farla da padrona - che si sono meritati la Borsa di Studio comunale per i brillanti risultati ottenuti sui banchi di scuola, e nel caso specifico di quest'anno dalla prima alla quinta superiore, fino al diploma di maturità.
"Il vostro impegno è un valore su cui contare, soprattutto in una fase storica come questa in cui l'apparenza sembra prevalere sulla sostanza, e dei giovani si parla più per episodi negativi che positivi" ha esordito il sindaco Giuseppe Conti, in fascia tricolore, dopo i saluti dell'assessore all'Istruzione Pierangela Maggi. "Sentiamo anche spesso dire che "prima era meglio", ma non è vero. Ciò che oggi fa stare meglio i ragazzi sono le opportunità, le possibilità di viaggiare, di studiare e sperimentare, che noi dobbiamo fare in modo possano essere uguali per tutti, assicurandoci che a contare davvero siano le capacità e i talenti. La Scuola è un luogo che può e deve diventare decisivo per il futuro, in un tempo necessario per conoscere, per raggiungere un equilibrio tra se stessi e il mondo; deve essere un'occasione importante, che non può essere sostituita dalla realtà virtuale o dai social".
"Viviamo in un mondo in continuo cambiamento, in una rivoluzione costante, in cui le nuove generazioni sono chiamate a riconquistare ciò che le nostre stanno mettendo in discussione" ha concluso il sindaco, rivolgendosi poi ai ragazzi presenti.
"Solo così sarete protagonisti del vostro futuro. Non possiamo farci prendere dallo smarrimento, l'Italia è piena di cose che non funzionano ma non possiamo gettarla via, dobbiamo renderla migliore facendo la nostra parte. Vi auguro quindi di stupire e stupirvi, di scoprire e scoprirvi, di conoscere e di dare tanto, nel perseguire il vostro sogno. Nelle manifestazioni del maggio 1968 a Parigi i giovani dicevano che "volevano l'impossibile", ed è quello che spero proprio per voi, invitandovi ad abolire la parola "rinunciare" dal vostro vocabolario".
Gli applausi dei presenti sono quindi andati a Jordan Papini, Elisa Derrigo, Francesca Ferrario, Diarra Kebe, Michela Losa, Valeria Rovagnati, Abdoulaye Sow, Francesca Valassi, Josefine Reichard, Sara Pertesana, Gaia Butti, Luca Bertogliatti, Clara Bertuletti, Chiara Cuccaroni, Chiara Nuccio e Martina Bertuso, simbolo del "volto bello" di Garlate al quale, come ha sottolineato ancora il primo cittadino, è giusto ogni anno rendere omaggio.
"Volto bello" di Garlate che si ritrova anche, come anticipato, nei tanti volontari all'opera tutti i giorni sul territorio, in uno (o più) dei tanti ambiti della vita comunitaria di cui l'Amministrazione non riesce a farsi carico da sola.
Consegnato un omaggio, quindi, agli accompagnatori dei bambini del Piedibus e ai City Angels che garantiscono il presidio del territorio nelle ore serali, nonché ai volontari della Biblioteca civica – l'unica della zona interamente gestita da figure di questo tipo – e del gruppo Librando ad essa legato, così come a quelli che si occupano degli eventi di carattere storico-culturale della Festa delle Corti, che consentono l'apertura del Museo della Seta Abegg e che si mettono a disposizione per il trasporto degli anziani verso strutture sanitarie e luoghi di cura.
"Il nostro compito è quello di prenderci cura delle persone senza lasciare indietro nessuno, trasformando un semplice "agglomerato" di cittadini in una comunità. E in questo senso i volontari rappresentano un valore aggiunto che può fare la differenza, sono sentinelle che individuano bisogni e necessità che spesso vengono nascosti per pudore, con una perseveranza di intenti e azioni che ci aiutano a garantire diritti e a intessere relazioni" ha affermato ancora il sindaco Giuseppe Conti, rivolgendosi poi direttamente ai presenti. "Grazie a voi abbiamo una Biblioteca che ci invidiano tutti, un Museo sempre aperto, un calendario di iniziative che rendono il paese "vivo" e attrattivo. Tutti insieme rendete il nostro paese migliore e ne mostrate il volto più bello. E questo è un grande regalo che ci fate ogni giorno".
Un ringraziamento speciale da parte del primo cittadino, affiancato ancora da Pierangela Maggi e dall'assessore alla Cultura Diana Nava, è stato poi rivolto ad Alberto Pelladoni, che con le sue competenze offre un "supporto tecnologico" al Comune, e a Roberto Marini, fotografo amatoriale che all'ultima Festa delle Corti ha immortalato le suggestive rappresentazioni teatrali della "vita di un tempo" messe in scena con la collaborazione di Tramm – e recitate in dialetto, grazie al contributo di Giusy Panzeri – e ne ha offerto le istantanee per la realizzazione del calendario 2025, in distribuzione a breve in paese.
Consegnata una targa, poi, a Giovanni Canali, che di recente ha lasciato il ruolo di presidente del Circolo Arci ricoperto per 24 anni, con un ringraziamento speciale infine a Emilio Amigoni.
Quest'ultimo ha donato al Comune una carta geografica del XVIII secolo, acquistata all'asta a Firenze, che mostra un'isola al largo della città dalmata di Ragusa di proprietà – secondo quanto ricostruito da fonti storiche – di Pierius, l'attendente del re romano Odoacre morto sul nostro territorio nella battaglia dell'Adda del 490 d.C e sepolto nella chiesa di Garlate, la cui lapide è ora conservata proprio nella sala che ha ospitato il momento celebrativo di questa mattina.
"Il documento del 489 d.C. che attesta la donazione dell'isola a Pierius, che in realtà fu una compensazione per operazioni militari, è il più antico che si conosce di quell'epoca: allora fu ordinata anche la costruzione di un palazzo, che sarebbe stato il più grande dell'intera Dalmazia, ma che poi non fu mai concluso" ha spiegato Amigoni, suggerendo al Comune di valutare un "gemellaggio" proprio con quella città che risulta sorprendentemente "legata" al paese sulle rive del lago grazie a una figura storica tanto affascinante quanto ancora avvolta nel mistero.
Chissà che tra un anno, quando il Comune tornerà sicuramente a celebrare il "volto più bello" di Garlate, non si possano avere novità anche su questo fronte... Intanto, la mattinata odierna si è conclusa con un ricco rinfresco in compagnia e lo scambio di auguri natalizi.
La prima parte si è svolta nella sala del Museo della Seta, dove sono stati convocati i ragazzi - ben sedici in totale, con la rappresentanza femminile a farla da padrona - che si sono meritati la Borsa di Studio comunale per i brillanti risultati ottenuti sui banchi di scuola, e nel caso specifico di quest'anno dalla prima alla quinta superiore, fino al diploma di maturità.
"Il vostro impegno è un valore su cui contare, soprattutto in una fase storica come questa in cui l'apparenza sembra prevalere sulla sostanza, e dei giovani si parla più per episodi negativi che positivi" ha esordito il sindaco Giuseppe Conti, in fascia tricolore, dopo i saluti dell'assessore all'Istruzione Pierangela Maggi. "Sentiamo anche spesso dire che "prima era meglio", ma non è vero. Ciò che oggi fa stare meglio i ragazzi sono le opportunità, le possibilità di viaggiare, di studiare e sperimentare, che noi dobbiamo fare in modo possano essere uguali per tutti, assicurandoci che a contare davvero siano le capacità e i talenti. La Scuola è un luogo che può e deve diventare decisivo per il futuro, in un tempo necessario per conoscere, per raggiungere un equilibrio tra se stessi e il mondo; deve essere un'occasione importante, che non può essere sostituita dalla realtà virtuale o dai social".
"Viviamo in un mondo in continuo cambiamento, in una rivoluzione costante, in cui le nuove generazioni sono chiamate a riconquistare ciò che le nostre stanno mettendo in discussione" ha concluso il sindaco, rivolgendosi poi ai ragazzi presenti.
"Solo così sarete protagonisti del vostro futuro. Non possiamo farci prendere dallo smarrimento, l'Italia è piena di cose che non funzionano ma non possiamo gettarla via, dobbiamo renderla migliore facendo la nostra parte. Vi auguro quindi di stupire e stupirvi, di scoprire e scoprirvi, di conoscere e di dare tanto, nel perseguire il vostro sogno. Nelle manifestazioni del maggio 1968 a Parigi i giovani dicevano che "volevano l'impossibile", ed è quello che spero proprio per voi, invitandovi ad abolire la parola "rinunciare" dal vostro vocabolario".
Gli applausi dei presenti sono quindi andati a Jordan Papini, Elisa Derrigo, Francesca Ferrario, Diarra Kebe, Michela Losa, Valeria Rovagnati, Abdoulaye Sow, Francesca Valassi, Josefine Reichard, Sara Pertesana, Gaia Butti, Luca Bertogliatti, Clara Bertuletti, Chiara Cuccaroni, Chiara Nuccio e Martina Bertuso, simbolo del "volto bello" di Garlate al quale, come ha sottolineato ancora il primo cittadino, è giusto ogni anno rendere omaggio.
"Volto bello" di Garlate che si ritrova anche, come anticipato, nei tanti volontari all'opera tutti i giorni sul territorio, in uno (o più) dei tanti ambiti della vita comunitaria di cui l'Amministrazione non riesce a farsi carico da sola.
Consegnato un omaggio, quindi, agli accompagnatori dei bambini del Piedibus e ai City Angels che garantiscono il presidio del territorio nelle ore serali, nonché ai volontari della Biblioteca civica – l'unica della zona interamente gestita da figure di questo tipo – e del gruppo Librando ad essa legato, così come a quelli che si occupano degli eventi di carattere storico-culturale della Festa delle Corti, che consentono l'apertura del Museo della Seta Abegg e che si mettono a disposizione per il trasporto degli anziani verso strutture sanitarie e luoghi di cura.
"Il nostro compito è quello di prenderci cura delle persone senza lasciare indietro nessuno, trasformando un semplice "agglomerato" di cittadini in una comunità. E in questo senso i volontari rappresentano un valore aggiunto che può fare la differenza, sono sentinelle che individuano bisogni e necessità che spesso vengono nascosti per pudore, con una perseveranza di intenti e azioni che ci aiutano a garantire diritti e a intessere relazioni" ha affermato ancora il sindaco Giuseppe Conti, rivolgendosi poi direttamente ai presenti. "Grazie a voi abbiamo una Biblioteca che ci invidiano tutti, un Museo sempre aperto, un calendario di iniziative che rendono il paese "vivo" e attrattivo. Tutti insieme rendete il nostro paese migliore e ne mostrate il volto più bello. E questo è un grande regalo che ci fate ogni giorno".
Un ringraziamento speciale da parte del primo cittadino, affiancato ancora da Pierangela Maggi e dall'assessore alla Cultura Diana Nava, è stato poi rivolto ad Alberto Pelladoni, che con le sue competenze offre un "supporto tecnologico" al Comune, e a Roberto Marini, fotografo amatoriale che all'ultima Festa delle Corti ha immortalato le suggestive rappresentazioni teatrali della "vita di un tempo" messe in scena con la collaborazione di Tramm – e recitate in dialetto, grazie al contributo di Giusy Panzeri – e ne ha offerto le istantanee per la realizzazione del calendario 2025, in distribuzione a breve in paese.
Consegnata una targa, poi, a Giovanni Canali, che di recente ha lasciato il ruolo di presidente del Circolo Arci ricoperto per 24 anni, con un ringraziamento speciale infine a Emilio Amigoni.
Quest'ultimo ha donato al Comune una carta geografica del XVIII secolo, acquistata all'asta a Firenze, che mostra un'isola al largo della città dalmata di Ragusa di proprietà – secondo quanto ricostruito da fonti storiche – di Pierius, l'attendente del re romano Odoacre morto sul nostro territorio nella battaglia dell'Adda del 490 d.C e sepolto nella chiesa di Garlate, la cui lapide è ora conservata proprio nella sala che ha ospitato il momento celebrativo di questa mattina.
"Il documento del 489 d.C. che attesta la donazione dell'isola a Pierius, che in realtà fu una compensazione per operazioni militari, è il più antico che si conosce di quell'epoca: allora fu ordinata anche la costruzione di un palazzo, che sarebbe stato il più grande dell'intera Dalmazia, ma che poi non fu mai concluso" ha spiegato Amigoni, suggerendo al Comune di valutare un "gemellaggio" proprio con quella città che risulta sorprendentemente "legata" al paese sulle rive del lago grazie a una figura storica tanto affascinante quanto ancora avvolta nel mistero.
Chissà che tra un anno, quando il Comune tornerà sicuramente a celebrare il "volto più bello" di Garlate, non si possano avere novità anche su questo fronte... Intanto, la mattinata odierna si è conclusa con un ricco rinfresco in compagnia e lo scambio di auguri natalizi.
B.P.