CM Val San Martino e Lario Orientale: Greppi 'rifà' la Giunta. Sertori blocca tutto, '30 gg per il Presidente o il commissario'

banner ramobannercentromela-62580.gif
Probabilmente gli piacerebbe. Ma no, Carlo Greppi, pur essendosi speso per anni prima per la Comunità Montana Val San Martino poi, post fusione, per l'articolazione che ha inglobato anche la Lario Orientale, non potrà essere Presidente dell'Ente per sempre. Almeno non di default. L'assessore regionale Massimo Sertori, delegato della Giunta Fontana alla partita, lo ha messo nero su bianco, in poche, perentorie righe, attraverso una missiva datata ieri, 6 dicembre, dando dunque ai 26 comuni soci 30 giorni di tempo per eleggere vertice e Giunta esecutiva, decorsi i quali procederà al commissariamento. 
carlogreppi.jpg (68 KB)
Carlo Greppi

Un messaggio chiaro, scaturito dal decreto del Presidente Greppi numero 8 del 27 novembre 2024, decreto con il quale il già sindaco di Vercurago ha ritenuto di ridefinire la propria Giunta prendendo atto dei risultati delle amministrative dello scorso giugno e pescando dunque nell'elenco degli assessori supplenti per la surroga dei componenti decaduti perché non rieletti nei rispettivi comuni di riferimento. Presupposto per essere assessore in CM è essere infatti in carica, in maggioranza, in "casa propria". 
Dunque se nel 2019 la Giunta era composta da Marina Calegari, Annibale Casati, Marco Piazza e Simone Scola e "in panchina", quali supplenti, vi erano Giancarlo Valsecchi, Virginio Colombo, Ernesto Longhi e Paola Colombo, Greppi, con il suo decreto presidenziale, ha confermato Calegari e Scola, ancora in amministrazione rispettivamente a Olginate e Civate, ha depennato Casati e Piazza (non più in consiglio a Cisano e Valmadrera), non ha potuto chiedere a Longhi e Virginio Colombo (il primo non ripresentatosi a Valgreghentino, il secondo rieletto a Ello ma passato in minoranza) e ha dunque consultato Valsecchi e Paola Colombo che, rimasti in fascia tricolore a Erve e Monte Marenzo, hanno accettato l'incarico in CM. 
Il tutto senza rimettere in discussione la sua stessa carica, pur essendo anche Vercurago passata dalle urne, con l'appuntamento elettorale - in teoria - da considerarsi, ancor prima di aprire le urne, deadline del mandato da Presidente. 
massimosertori.jpg (59 KB)
L'assessore regionale Massimo Sertori

A Sertori, dunque, il compito di ricordare a tutti come, allo scadere dei 5 anni, lo Statuto della Comunità Montana disponga unicamente la prorogatio del numero uno e della Giunta esecutiva in carica fino all'elezione dei successori e non contempli la possibilità dello scorrimento delle liste.
"Al fine di assicurare la gestione dell'Ente, occorre pertanto procedere celermente alla convocazione dell'Assemblea per l'elezione del Presidente e della nuova Giunta Esecutiva, in quanto la prorogatio prevista dal vostro Statuto non può protrarsi sine die, considerato che le elezioni amministrative nei Comuni che costituiscono la Comunità Montana hanno avuto luogo l'8 e il 9 giugno scorsi". Da qui i 30 giorni per arrivare a una. Pena, appunto, il commissariamento, senza se e senza ma.
Una vergogna che, si spera, dopo la figura già rimediata dimostrando di non riuscire in un'intera estate a trovare la quadra, i 26 Comuni coinvolti vorranno evitare. Le trattative, dopo il fallimento della “prima chiama” di due venerdì fa, parrebbero ancora in alto mare, tra veti incrociati e imposizioni “per tessera”.
Nel mentre sulle casse della CM pende una spada di Damocle non da poco, legata ad un ricorso avente quale fulcro il servizio di bike sharing. Un contenzione innescato, parrebbe, da Lecco, amministrazione nemmeno parte dell'Ente... Avanti con i pasticci.
A.M.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.