Lecco: nel giorno del Patrono si è spenta la benemerita Mariuccia Buttironi
Se ne è andata nel giorno di San Nicolò, da neo-cittadina benemerita. Si è spenta in queste ore Mariuccia Buttironi, insignita proprio domenica scorsa, della massima onorificenza riservata ai lecchesi. Sul palco del Centro Civico Pertini non c'era, impossibilitata per motivi di salute. Tanto fragile, da andarsene a pochi giorni di distanza da quel battimano riservato, con lei, anche a padre Norberto Pozzi e a Renato Milani.
Classe 1937, milanese d'origine, Mariuccia Buttironi ha sempre vissuto a Olate. "Nei decenni tra gli anni ‘70 e gli anni 2000, ha affiancato alla dedizione come insegnante di scuola primaria, a Pescate prima e successivamente a Lecco, il suo impegno profondo e costante in progetti di solidarietà internazionale. La sua grande volontà filantropica si è tradotta, in particolare, nell'attivazione a Lecco di un gruppo della Rete Radiè Resch, associazione che indirizza la sua azione al superamento delle disuguaglianze tra Nord e Sud del Mondo. Dalle fila dell’associazione e con il coinvolgimento di personalità importanti, come padre David Maria Turoldo, Mariuccia Buttironi ha sostenuto, e spesso direttamente promosso, significative operazioni di solidarietà nel mondo e numerose iniziative nella città di Lecco. Innumerevoli progetti che hanno cercato di coniugare la realtà locale con quella internazionale, sempre a sostegno di “chi non ha voce”".
Così, in poche parole, nelle motivazioni che hanno accompagnato la civica benemerenza, è stata condensata una lunga vita in favore dell'altro.
Domenica, a ritirare il riconoscimento sono stati delegati Manuela Lavelli di Rete Radié Resh e Gianni Tognoni del Tribunale permanente dei popoli, due associazioni per le quali si è a lungo impegnata. Profondamente commossa, Lavelli ha ricordato come Mariuccia Buttironi non si sia mossa molto da Lecco, però a Lecco ha portato il mondo, «lasciando un segno forte – ha aggiunto Tognoni - contagiandoci con la sua passione per la solidarietà internazionale».
"Apprendiamo della scomparsa di Mariuccia Buttironi con una grande commozione nel cuore - è il commento del sindaco di Lecco Mauro Gattinoni a nome dell'amministrazione - La sua vita è stata un esempio di generosità e altruismo, che avvalora ancor più il gesto di averle conferito, non più tardi della scorsa domenica, la più alta benemerenza della nostra città. In quella occasione abbiamo potuto dedicarle un sincero omaggio a nome dell'intera comunità sociale e politica cittadina. La cura verso il prossimo e la capacità di creare relazioni solide, pur nella misura di una assoluta umiltà, sono stati i fattori peculiari per costruire il bene e la pace, sia nella prossimità, sia nelle più complesse vicende internazionali. Ci piace immaginare che la coincidenza del giorno della sua scomparsa con il giorno di San Nicolò, patrono di Lecco, voglia rappresentare per tutti noi un forte richiamo all'impegno nella promozione dell'uomo, al di là di qualsiasi differenza, nel perseguimento del bene comune".
"La scomparsa di Mariuccia Buttironi ci deve interrogare. Mariuccia era un'anima gentile e premurosa con tutti, una vita dietro le quinte in aiuto di chiunque si fosse trovato in un momento di bisogno" sottolinea il consigliere comunale Corrado Valsecchi. "Educatrice e insegnante instancabile, radicata a Lecco, ma con uno sguardo sempre attento e rivolto agli accadimenti internazionali fossero essi politici, culturali, sociali o religiosi. Non mancava mai di essere una presenza attiva e instancabile nei movimenti che si battevano per la pace, la giustizia, la solidarietà internazionale e i diritti dei più deboli. A casa sua - aggiunge ancora l'esponente di Appello per Lecco - ho conosciuto e cenato con personaggi che hanno fatto la storia a livello nazionale e internazionale eppure di Lei non si sentiva parlare, la sua umiltà era un segno distintivo, Lei voleva solo e sempre essere al servizio degli altri, rifuggiva qualsiasi protagonismo. Una donna Mariuccia che ha strameritato la pubblica benemerenza assegnata dal Comune qualche giorno fa grazie alla richiesta di centinaia di cittadini che hanno voluto segnalarla come fulgido esempio. Ora si è reincontrata con padre David Maria Turoldo e Elena Gandolfi, i suoi amici di sempre che a Mariuccia in questi ultimi decenni sono tanto mancati. Un sincero ringraziamento a tutte le persone che in questi mesi di passione e malattia hanno amorevolmente accudito Mariuccia e non l'hanno mai lasciata sola".
L'ultimo saluto le verrà tributato nella sua Olate, domani 7 dicembre, alle ore 15.30.
Sarà presente il Gonfalone del Comune.
Classe 1937, milanese d'origine, Mariuccia Buttironi ha sempre vissuto a Olate. "Nei decenni tra gli anni ‘70 e gli anni 2000, ha affiancato alla dedizione come insegnante di scuola primaria, a Pescate prima e successivamente a Lecco, il suo impegno profondo e costante in progetti di solidarietà internazionale. La sua grande volontà filantropica si è tradotta, in particolare, nell'attivazione a Lecco di un gruppo della Rete Radiè Resch, associazione che indirizza la sua azione al superamento delle disuguaglianze tra Nord e Sud del Mondo. Dalle fila dell’associazione e con il coinvolgimento di personalità importanti, come padre David Maria Turoldo, Mariuccia Buttironi ha sostenuto, e spesso direttamente promosso, significative operazioni di solidarietà nel mondo e numerose iniziative nella città di Lecco. Innumerevoli progetti che hanno cercato di coniugare la realtà locale con quella internazionale, sempre a sostegno di “chi non ha voce”".
Così, in poche parole, nelle motivazioni che hanno accompagnato la civica benemerenza, è stata condensata una lunga vita in favore dell'altro.
Domenica, a ritirare il riconoscimento sono stati delegati Manuela Lavelli di Rete Radié Resh e Gianni Tognoni del Tribunale permanente dei popoli, due associazioni per le quali si è a lungo impegnata. Profondamente commossa, Lavelli ha ricordato come Mariuccia Buttironi non si sia mossa molto da Lecco, però a Lecco ha portato il mondo, «lasciando un segno forte – ha aggiunto Tognoni - contagiandoci con la sua passione per la solidarietà internazionale».
"Apprendiamo della scomparsa di Mariuccia Buttironi con una grande commozione nel cuore - è il commento del sindaco di Lecco Mauro Gattinoni a nome dell'amministrazione - La sua vita è stata un esempio di generosità e altruismo, che avvalora ancor più il gesto di averle conferito, non più tardi della scorsa domenica, la più alta benemerenza della nostra città. In quella occasione abbiamo potuto dedicarle un sincero omaggio a nome dell'intera comunità sociale e politica cittadina. La cura verso il prossimo e la capacità di creare relazioni solide, pur nella misura di una assoluta umiltà, sono stati i fattori peculiari per costruire il bene e la pace, sia nella prossimità, sia nelle più complesse vicende internazionali. Ci piace immaginare che la coincidenza del giorno della sua scomparsa con il giorno di San Nicolò, patrono di Lecco, voglia rappresentare per tutti noi un forte richiamo all'impegno nella promozione dell'uomo, al di là di qualsiasi differenza, nel perseguimento del bene comune".
"La scomparsa di Mariuccia Buttironi ci deve interrogare. Mariuccia era un'anima gentile e premurosa con tutti, una vita dietro le quinte in aiuto di chiunque si fosse trovato in un momento di bisogno" sottolinea il consigliere comunale Corrado Valsecchi. "Educatrice e insegnante instancabile, radicata a Lecco, ma con uno sguardo sempre attento e rivolto agli accadimenti internazionali fossero essi politici, culturali, sociali o religiosi. Non mancava mai di essere una presenza attiva e instancabile nei movimenti che si battevano per la pace, la giustizia, la solidarietà internazionale e i diritti dei più deboli. A casa sua - aggiunge ancora l'esponente di Appello per Lecco - ho conosciuto e cenato con personaggi che hanno fatto la storia a livello nazionale e internazionale eppure di Lei non si sentiva parlare, la sua umiltà era un segno distintivo, Lei voleva solo e sempre essere al servizio degli altri, rifuggiva qualsiasi protagonismo. Una donna Mariuccia che ha strameritato la pubblica benemerenza assegnata dal Comune qualche giorno fa grazie alla richiesta di centinaia di cittadini che hanno voluto segnalarla come fulgido esempio. Ora si è reincontrata con padre David Maria Turoldo e Elena Gandolfi, i suoi amici di sempre che a Mariuccia in questi ultimi decenni sono tanto mancati. Un sincero ringraziamento a tutte le persone che in questi mesi di passione e malattia hanno amorevolmente accudito Mariuccia e non l'hanno mai lasciata sola".
L'ultimo saluto le verrà tributato nella sua Olate, domani 7 dicembre, alle ore 15.30.
Sarà presente il Gonfalone del Comune.