Lecco: la maggioranza fa fare dietrofront alla Giunta sullo sconto Imu per Aler

L’assessore Roberto Pietrobelli lo ha definito un “misunderstanding”, l’opposizione un segno di sfiducia della maggioranza verso la Giunta. Si tratta di un emendamento presentato dal capogruppo di "Con la sinistra cambia Lecco" Alberto Anghileri e sottoscritto anche dagli omologhi degli altri gruppi che sostengono Gattinoni, alla delibera che stabilisce le aliquote e le detrazioni sull’IMU per il 2025.
PIETROBELLIbilancio.jpg (39 KB)
L'assessore Roberto Pietrobelli
Tra queste ultime, l’assessore durante la commissione seconda del 19 novembre aveva proposto di usufruire della possibilità offerta dalle legge di prevedere un’aliquota dello 0,3 per cento per gli immobili abitativi posseduti dagli ACP o dagli enti di edilizia residenziali pubblica: “La motivazione è che nel corso di un’attività di controllo, condotta del nostro concessionario San Marco, si è ravvisata una sensibile incongruenza per anno 2017 tra la cifra versata da Aler per il suo parco immobili e il calcolo degli uffici per una cifra che, sommata anche alla sanzione, arrivava a 215mila euro. Il ricorso promosso da Aler era stato respinto e quindi l’ente si trova a dover pagare quella cifra più quella per gli anni successivi per un totale di un milione di euro. Alla luce delle difficoltà finanziarie espresse da Aler, abbiamo provveduto a rateizzare il debito e riteniamo di dover trovare un accordo per non interrompere il programma di assegnazione di nuovi alloggi e la delibera va in questa direzione”.

Una direzione non del tutto condivisa però dai gruppi di maggioranza che hanno suggerito di posticipare questa iniziativa e di “vincolarla” ad una contropartita: “Quello della casa è diventato un problema molto grosso anche a Lecco, trovare un affitto a prezzi ragionevoli è molto difficile a fronte di molti appartamenti pubblici vuoti per problemi di manutenzione. Va bene discutere con Aler e dare un’agevolazione a fronte però di un impegno a ristrutturare questi alloggi per renderli di nuovo disponibili” ha spiegato Anghileri.

Una pioggia di critiche dall’opposizione: “Dovreste parlare tra di voi, mettervi d’accordo e capire cosa fare – ha commentato Simone Brigatti (Lecco ideale – Lecco merita di più) – Siete la maggioranza e vi auto emendate le proposte?”. Nello stesso solco la domanda retorica di Corrado Valsecchi (Appello per Lecco): “L’esecutivo propone una cosa e la maggioranza ne propone un’altra?”. E la riflessione di Filippo Boscagli (Fratelli d’Italia): “La posizione dell’assessore ci sembrava più intelligente nel rapporto tra istituzioni e si poteva sposare, mi dispiace che questo dibattito arrivi in aula su un tema come quello del bilancio fondamentale per un comune”.
“Questo dibattito significa non conoscere i problemi e il proprio comune – ha aggiunto il leghista Stefano Parolari – Quanti sono gli appartamenti vuoti a Lecco? Perché ci siamo ridotti in questa condizione? Che cosa vogliamo fare? La verità è che l’assessore Manzoni (delegato ai Servizi sociali) dovrebbe spostare parte del suo bilancio dalla parte corrente agli investimenti e sistemare gli alloggi”.

A nulla è valsa la richiesta dell’opposizione che ha chiesto di ritirare l’emendamento che è stato invece approvato così come la delibera emendata. “Siamo a favore dell’emendamento senza nessuna sfiducia a Pietrobelli” ha rassicurato Paolo Galli (Ambientalmente) a cui ha fatto eco il dem Casto Pattarini: “Esprimiamo il nostro voto favorevole all’emendamento e la nostra fiducia all’assessore al bilancio che anzi ci ha aiutato a costruire l’emendamento nel modo più corretto possibile”.

Anche il diretto interessato si è infine espresso: “Ci sono le leggi e la legge dà la possibilità ai comuni di stabilire delle aliquote diverse per questi alloggi. Con Aler stiamo intrattenendo delle trattative e la maggioranza è concorde che deve esserci una trattativa su tutta la partita e attivare tutte le leve a nostra disposizione perché Aler sistemi quegli immobili che le abbiamo affidato. Stiamo discutendo e anche loro hanno dimostrato la volontà di trovare una soluzione. Non c’è nessun problema di fiducia, semmai c’è stato un problema di tempistica e arrivati a questo punto non c’era altro modo di intervenire se non con un emendamento”.
M.V.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.