Il Mambretti d'Italia e gli altri camaleonti di Lecco
I Fratelli d’Italia di Lecco annunciano con grande clamore il ritorno a casa di Beppe Mambretti, dopo una lunga assenza passata, da buon Fregoli della politica, a girovagare da un partito all’altro, Italia Viva di Renzi compreso. Soddisfazione anche per essere riusciti ad imbarcare sul proprio veliero col vento ancora in poppa alcuni amministratori comunali lecchesi, pure loro trasformisti.
Nel 2026 a Lecco si terranno le Elezioni comunali e per i Fratelli coloro, che sono in odore di voti vanno sempre bene; non sono schizzinosi. Ma i tanto sospirati voti arriveranno davvero? Il dubbio è legittimo, perché nonostante l’aiuto di Beppe Mambretti, Alessandro Negri, segretario provinciale di FdI di Lecco, ad Oggiono non è diventato sindaco. In Provincia lo stesso Negri è stato eletto, come tutti gli altri, grazie ad una legge infima, che da la possibilità agli amministratori comunali di votarsi tra di loro e in questo caso forse Mambretti gli ha girato qualche consigliere, di quelli sempre pronti al salto.
Mambretti ringrazia Negri per averlo riesumato con tutti gli onori, facendo di lui l’icona organizzativa del partito a Lecco, ma il Negri mancato sindaco di Oggiono di cosa dovrebbe realmente ringraziare Mambretti? Probabilmente per quando si terranno i congressi, pensa di riempire i circoli lecchesi di tesserati mambrettiani, cioè di amici, compagni di scuola e transfughi di altri partiti legati politicamente a Mambretti; nuovi tesserati, che saranno fedelissimi alla sua segreteria, al consigliere regionale Giacomo Zamperini e all’europarlamentare Pietro Fiocchi.
Trasformismo, familismo e amichettismo meloniani sono calati sulla nostra provincia come una nebbia plumbea e Mambretti ne è l’incarnazione del momento. Gli amici e i compagni di scuola, come a Roma: spettacolo indegno in una democrazia compiuta. Ciò non è di buon esempio per i giovani di Destra e non, che vogliono impegnarsi in politica. E a Lecco nel 2026 la Sinistra e Mauro Gattinoni saranno imbattibili.
Alla Destra servono valori, idee e progetti, ma all’orizzonte vedo più fumo che arrosto. E siccome si sta avvicinando l’ora di cucinare, abbandono la scrivania e vado ai fornelli a cuocere un bell’arrosto concreto; il fumo lo lascio ai Fratelli d’Italia.
Nel 2026 a Lecco si terranno le Elezioni comunali e per i Fratelli coloro, che sono in odore di voti vanno sempre bene; non sono schizzinosi. Ma i tanto sospirati voti arriveranno davvero? Il dubbio è legittimo, perché nonostante l’aiuto di Beppe Mambretti, Alessandro Negri, segretario provinciale di FdI di Lecco, ad Oggiono non è diventato sindaco. In Provincia lo stesso Negri è stato eletto, come tutti gli altri, grazie ad una legge infima, che da la possibilità agli amministratori comunali di votarsi tra di loro e in questo caso forse Mambretti gli ha girato qualche consigliere, di quelli sempre pronti al salto.
Mambretti ringrazia Negri per averlo riesumato con tutti gli onori, facendo di lui l’icona organizzativa del partito a Lecco, ma il Negri mancato sindaco di Oggiono di cosa dovrebbe realmente ringraziare Mambretti? Probabilmente per quando si terranno i congressi, pensa di riempire i circoli lecchesi di tesserati mambrettiani, cioè di amici, compagni di scuola e transfughi di altri partiti legati politicamente a Mambretti; nuovi tesserati, che saranno fedelissimi alla sua segreteria, al consigliere regionale Giacomo Zamperini e all’europarlamentare Pietro Fiocchi.
Trasformismo, familismo e amichettismo meloniani sono calati sulla nostra provincia come una nebbia plumbea e Mambretti ne è l’incarnazione del momento. Gli amici e i compagni di scuola, come a Roma: spettacolo indegno in una democrazia compiuta. Ciò non è di buon esempio per i giovani di Destra e non, che vogliono impegnarsi in politica. E a Lecco nel 2026 la Sinistra e Mauro Gattinoni saranno imbattibili.
Alla Destra servono valori, idee e progetti, ma all’orizzonte vedo più fumo che arrosto. E siccome si sta avvicinando l’ora di cucinare, abbandono la scrivania e vado ai fornelli a cuocere un bell’arrosto concreto; il fumo lo lascio ai Fratelli d’Italia.
Patrizia Ernani Locatelli