Garlate: l'AVIS festeggia i 60 anni e premia i 'benemeriti'

60 anni di altruismo, generosità e solidarietà. 60 anni a spiegare a grandi e piccini quanto una semplice donazione di sangue possa cambiare una vita, e in molti casi addirittura salvarla. Una ricorrenza importante quella celebrata nella serata di ieri, venerdì 29 novembre, dall'AVIS comunale di Garlate, fondata il 27 aprile 1964 dal dottor Glauco Zaniboni con un gruppo di concittadini che prima di allora facevano riferimento alla sezione della vicina Olginate e giunta dunque al traguardo del 60° di attività, di un impegno che, con un autentico spirito di amore per il prossimo, non smette di rinnovarsi e anzi si concretizza ogni giorno in iniziative e progetti volti a promuovere e diffondere la cultura del dono.
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La presidente Giovanna Maggi

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Il sindaco Giuseppe Conti e Bruno Manzini

Il momento di festa si è tenuto presso la sala civica del Museo della Seta, con la presidente Giovanna Maggi a fare gli onori di casa di fronte a una platea che, per la verità, è risultata meno numerosa di quanto ci si aspettasse. A lei dunque, dopo la lettura dell'atto costitutivo a cura di Nadia Fumagalli, l'onore e l'onere di ripercorrere i 60 anni dell'associazione, con un ringraziamento a coloro che l'hanno preceduta nel suo ruolo - Carlo Gilardi, Livio Tammi, Antonina Borgese, Pierangela Maggi e Doretta Riva -, alla compianta madrina Bruna Greppi e a Renato Amati, unico socio fondatore ancora in vita, a cui per l'occasione è stata consegnata una targa.
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Renato Amati

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Arianna Carzaniga

"A Garlate come altrove, AVIS è sempre stata ed è tuttora prevenzione per i soci, perché chi dona deve essere una persona sana e controllata, ma AVIS è anche scuola, perché non si è mai troppo piccoli per essere educati ai nostri valori, ed è Associazione per organizzare e partecipare a varie manifestazioni, siano istituzionali o culturali" ha affermato Giovanna Maggi. "AVIS, inoltre, è anche sport, perché offrire il proprio sangue significa anche seguire un corretto stile di vita, come fanno i veri campioni, ed è Comunità nel segno di una cittadinanza attiva, che nel nostro caso si è tradotta in interventi concreti come per esempio la fornitura di un DAE per il plesso scolastico, di nuove bacheche per il Municipio e, proprio negli ultimi giorni, di pettorine per i ragazzi del Piedibus. Ovviamente, poi, è bello sapere che tutto questo avviene non solo a Garlate ma in tutto il territorio provinciale lecchese, dove la presenza dei gruppi AVIS ha aumentato il senso civico e il numero dei donatori. Adesso, però, per quanto sia importante ripercorrere il nostro passato, dobbiamo rimboccarci le maniche per far sì che questo lavoro possa continuare nel tempo, e dunque per testimoniare ai più giovani l'importanza di un gesto tanto semplice quanto efficace, ma anche dell'impegno nella gestione dell'associazione stessa. Serve un ricambio generazionale, che con idee innovative possa portare una ventata di freschezza, magari già in vista del rinnovo del Consiglio direttivo previsto per il prossimo anno. Invito dunque i più giovani a farsi avanti, e concludo ringraziando donatori e donatrici che con continuità si "offrono" al prossimo in modo anonimo e senza limiti. Il volontariato è uno strumento eccezionale per combattere i pregiudizi e favorire l'integrazione, e sappiamo quanto oggi sia necessario".
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Asia Milani

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Tutti i "benemeriti" intervenuti ieri sera

Concetti, questi ultimi, sottolineati anche dal sindaco di Garlate Giuseppe Conti. "Il motore dell'AVIS è la disponibilità, la consapevolezza dei bisogni degli altri nel momento di massima fragilità, quando è in gioco la vita e non si possono fare differenze, quella "spinta" che fa agire subito per tendere una mano", le sue parole. "Per questo AVIS è anche prendersi cura, in primis della comunità, per cui rappresenta un punto di riferimento per la cultura del dono con i suoi sentimenti di solidarietà e coesione, uniti a quella perseveranza che fa dell'intero movimento un importante "faro". Che è tale non certo per un colpo di fortuna, ma proprio per la tenacia e la coerenza di tante persone che insieme perseguono il valore universale della vita".
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I presidenti che si sono succeduti negli anni: da sinistra Pierangela Maggi, Livio Tammi, Antonina Borgese e Doretta Riva, con Giovanna Maggi e Bruno Manzini

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L'attuale Direttivo, tutto "al femminile"
Parole di stima e ringraziamento alla sezione garlatese per il significativo traguardo raggiunto anche da parte del presidente provinciale Bruno Manzini, che ha parlato dell'AVIS come di un'associazione capace di fare Cultura innanzitutto con i fatti, con la responsabilità quotidiana: "I dati ci dicono che stiamo ottenendo grandi risultati, ed è tutt'altro che scontato in una società come la nostra dominata dall'individualismo. Sicuramente stiamo facendo la nostra parte, e non solo a parole", la sua chiosa.
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Il taglio della torta

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La premiazione di Mauro Brambilla, a quota 120 donazioni

Terminati i discorsi è arrivato il momento della consegna delle benemerenze ai soci garlatesi che hanno raggiunto un numero significativo di donazioni: pochi quelli effettivamente presenti per il ritiro, tra i quali però non ha voluto mancare Mauro Brambilla, a quota 120 e premiato dunque con il diamante; 105 "prelievi", invece, per Rosario Gatto, che come Federico Panzeri (100) ha ottenuto lo smeraldo con il distintivo d'oro.

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Piccolo omaggio, poi, anche per l'olginatese Arianna Carzaniga, alunna del Liceo Artistico "arruolata" dall'AVIS per realizzare il logo celebrativo del 60° anniversario, mentre in conclusione si è presa "la scena" Asia Milani, che dopo essersi diplomata nei mesi scorsi alla Casa degli Angeli di Lecco (indirizzo Grafica) si è aggiudicata una delle cinque Borse di studio offerte per la prima volta dall'associazione con il duplice obiettivo di rendere merito alle "eccellenze" del paese e promuovere la conoscenza della propria attività anche tra i più giovani, come già accennato.

Immancabile, infine, il taglio della torta di compleanno, effettuato a tre mani dalla presidente Giovanna Maggi con Bruno Manzini e il sindaco Giuseppe Conti. Con un brindisi d'ordinanza per tanti altri anni come i 60 appena lasciati alle spalle.

Di seguito l'elenco completo dei donatori che hanno ricevuto una benemerenza.

- Rame verde e diploma (almeno 8 donazioni)
Marianna Motta (13)
Francesco Maddalon (12)
Massimiliano Brambilla (11)
Valentina Caruso (11)
Oscar Cantù (10)
Marco Giannone (10)
Francesca Filice (9)
Kristi Petani (9)
Siria Rizza (9)
Francesca Tombini (9)
Lucia Condorelli (8)
Martina Savini (8)

- Argento blu e medaglia di bronzo (almeno 16 donazioni)
Quinzio Piazza (25)
Luca Corsini (22)
Michele Cereda (21)
Simone Maggi (21)
Doretta Rigamonti (19)
Nicole Galli (19)
Giovanna Battazza (18)
Riccardo Castelnuovo (18)
Emanuele Sala (17)
Matteo Gignoli (il parroco di Olginate, Garlate e Pescate, ndr; 16)
Milena Locatelli (16)
Giulia Segreto (16)

- Argento dorata rossa e medaglia d'argento (almeno 36 donazioni)
Luigi Ferraris (44)
Fabrizio Corti (42)
Andrea Valnegri (40)
Maurizio Martinelli (36)
Felicita Riva (36)
Cristina Valsecchi (36)

- Oro e medaglia d'oro (almeno 50 donazioni)
Massimo Mattarelli (57)
Franco Corti (51)

- Rubino e distintivo d'oro (almeno 75 donazioni)
Raffaele Monti (77)

- Smeraldo e distintivo d'oro (almeno 100 donazioni)
Rosario Gatto (105)
Federico Panzeri (100)

- Diamante (almeno 120 donazioni)
Mauro Brambilla (120)
B.P.
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