Parco Monte Barro: il trionfo dell'ipocrisia
Il 25 novembre 2024 si sono riuniti il Presidente della Provincia di Lecco, della Comunità Montana Lario Orientale e i Sindaci che fanno parte della Comunità del Parco Monte Barro, chiamati a rinnovare il Presidente e il Consiglio di Gestione del Parco. Tutti i presenti hanno manifestato il loro vivo apprezzamento per l’operato della Presidente uscente, Paola Golfari, riconoscendogli di avere lavorato molto bene nel corso dei 5 durante i quali ha guidato l’Ente, ma poi, invece di rinnovargli la fiducia, la maggioranza di loro ha votato per un altro candidato, Davide Facondini, proposto dal sindaco di Galbiate, sul quale sono confluiti i voti del Presidente della Provincia di Lecco e dei Sindaci di Valmadrera, Pescate, Malgrate e Garlate. Questi ultimi, per giustificare tale incomprensibile scelta (almeno per chi non conosce gli equilibri di potere a livello provinciale) hanno riferito che, siccome il Parco ricade principalmente nel territorio di Galbiate, era giusto seguire le indicazioni del Sindaco di Galbiate, Piergiovanni Montanelli, e quindi votare il candidato da lui proposto. Ma allora avrebbero anche potuto evitare di scomodarsi intervenendo alla riunione: bastava mandare una delega in bianco a Piergiovanni Montanelli.
Parafrasando quello che disse 5 anni fa il Sindaco di Pescate in un analoga situazione (oggi pare se ne sia dimenticato) ci troviamo di fronte all’ennesimo episodio di “Trionfo dell’ipocrisia” dove gli amministratori locali, dopo avere elogiato il buon lavoro fatto, poi “silurano” chi lo ha compiuto.
Solo il Sindaco di Oggiono (che l’ha ricandidata), il Sindaco di Lecco, e il Presidente della Comunità Montana Lario Orientale, si sono mostrati coerenti votando per la Paola Golfari anche perchè, se tutti sono concordi nel dire che ha lavorato bene, perchè cambiare? Di certo non sono ne credibili ne sufficienti le non meglio precisate lagnanze riferite dal sindaco di Galbiate che gli sarebbero giunte da taluni volontari che gestiscono le baite, secondo le quali non si sarebbero sentiti abbastanza “complici” (Lapsus: forse il Sindaco intendeva “coinvolti”?) nella gestione del Parco.
Pare che questa decisione sia stata presa sulla base di accordi politici sovraterritoriali, a cui evidentemente poco importa del bene comune.
Ci chiediamo infatti come Davide Facondini, che non risulta abbia mai ricoperto una carica pubblica, anche marginale, possa garantire le competenze necessarie a guidare da Presidente tale Ente Pubblico, visto che non può ritenersi sufficiente ne l’eventuale amicizia con Piergiovanni Montanelli, ne l’essere stato candidato alle ultime elezioni comunali, senza riuscire ad essere eletto, nella lista dell’attuale Sindaco “Agenda Galbiate”, che certo in questi anni non ha brillato per efficienza o intraprendenza.
Spiace che a causa di tutto ciò venga interrotto un percorso di lavoro, progetti e iniziative che certamente avrebbero contribuito a valorizzare ancora meglio il Parco Monte Barro.
Parafrasando quello che disse 5 anni fa il Sindaco di Pescate in un analoga situazione (oggi pare se ne sia dimenticato) ci troviamo di fronte all’ennesimo episodio di “Trionfo dell’ipocrisia” dove gli amministratori locali, dopo avere elogiato il buon lavoro fatto, poi “silurano” chi lo ha compiuto.
Solo il Sindaco di Oggiono (che l’ha ricandidata), il Sindaco di Lecco, e il Presidente della Comunità Montana Lario Orientale, si sono mostrati coerenti votando per la Paola Golfari anche perchè, se tutti sono concordi nel dire che ha lavorato bene, perchè cambiare? Di certo non sono ne credibili ne sufficienti le non meglio precisate lagnanze riferite dal sindaco di Galbiate che gli sarebbero giunte da taluni volontari che gestiscono le baite, secondo le quali non si sarebbero sentiti abbastanza “complici” (Lapsus: forse il Sindaco intendeva “coinvolti”?) nella gestione del Parco.
Pare che questa decisione sia stata presa sulla base di accordi politici sovraterritoriali, a cui evidentemente poco importa del bene comune.
Ci chiediamo infatti come Davide Facondini, che non risulta abbia mai ricoperto una carica pubblica, anche marginale, possa garantire le competenze necessarie a guidare da Presidente tale Ente Pubblico, visto che non può ritenersi sufficiente ne l’eventuale amicizia con Piergiovanni Montanelli, ne l’essere stato candidato alle ultime elezioni comunali, senza riuscire ad essere eletto, nella lista dell’attuale Sindaco “Agenda Galbiate”, che certo in questi anni non ha brillato per efficienza o intraprendenza.
Spiace che a causa di tutto ciò venga interrotto un percorso di lavoro, progetti e iniziative che certamente avrebbero contribuito a valorizzare ancora meglio il Parco Monte Barro.
Circolo PD Galbiate, Giuseppe Visconti