Calolzio: salva un compagno di squadra, premiato dal Comune
Il Comune di Calolzio nella serata di ieri, 27 novembre, ha reso onore al merito, premiando gli studenti che, sui banchi, si sono distinti per risultati raggiunti. Ma non solo. La veloce cerimonia, fissata prima dell'avvio dei lavori del consiglio comunale, si è aperta infatti con la consegna di un attestato a Sahabou Guebre, il 27enne che, lo scorso ottobre, sul campo, dimostrando sangue freddo e una buona dose di preparazione, ha salvato la vita ad un compagno di squadra, stramazzato al suolo dopo uno scontro di gioco.
“In mezzo a tante persone che sono rimaste impassibili”, come sottolineato dal dirigente della Polisportiva Foppenico che lo ha accompagnato in sala consiliare. E sempre l'adulto ha voluto altresì evidenziare come “Saha”, tra le fila della società, sia impegnato anche come allenatore delle giovanili, contribuendo così a far crescere altri ragazzi. “Un esempio positivo di integrazione”, insomma, secondo il delegato del club, orgoglioso del suo tesserato.
Il Foppenico quel 6 ottobre giocava a Cortenova. Già nei primi minuti della partita un centrocampista aveva subito un infortunio piuttosto serio. Poi lo scontro tra due avversari, con il portacolori della formazione calolziese che si accascia sull'erba dopo aver battuto la testa. Non respira, un compagno prova ad aprirgli senza successo la bocca. Guebre si avvicina e, compresa la situazione, interviene. Estrae di gola la lingua, che stava soffocando il compagno, permettendogli di riprendersi. Senza conseguenze. Sentito l'applauso dei presenti in sala, tra rappresentanti dell'amministrazione comunale, il sindaco dei ragazzi Marco Antozzi e i parenti dei ragazzi vincitori del premio di studio, poi chiamati a uno a uno per ricevere il riconoscimento economico assegnato loro.
“Il merito è qualcosa di importante” ha sostenuto il sindaco Marco Ghezzi, ricordando come ciò pesi soprattutto nel mondo del lavoro. “Vogliamo dirvi – ha aggiunto il suo vice – quanto siamo orgogliosi del vostro impegno”, ricordando ai ragazzi come la conoscenza non sia il punto d'arrivo ma vada coltivata e come le borse di studio non abbiano solo valore economico ma anche simbolico e morale. “Siete il futuro, il vostro Paese avrà bisogno delle vostre menti” ha aggiunto ancora Aldo Valsecchi, anche quale assessore all'istruzione, rivolgendo altresì un doveroso ringraziamento anche alle famiglie e ai docenti, senza dimenticare di citare anche chi non ha raggiunto l'obiettivo di ricevere il premio. “Siate consapevoli che ognuno di noi ha le sue inclinazioni”, il messaggio per quest'ultimi.
Poi il battimano a Davide Domenico Falzetta (assente), Sofia Radaelli (assente), Ivan Bonaiti, Lorenzo Bonaiti, Letizia Dell'Oro, Frassoni Silvia, Paolo Carenini, Giulia Ganino, Gilardi Silvia Federica Macrì, Viviana Puccia, Swami Losa e Lorenzo Perucchini.
“In mezzo a tante persone che sono rimaste impassibili”, come sottolineato dal dirigente della Polisportiva Foppenico che lo ha accompagnato in sala consiliare. E sempre l'adulto ha voluto altresì evidenziare come “Saha”, tra le fila della società, sia impegnato anche come allenatore delle giovanili, contribuendo così a far crescere altri ragazzi. “Un esempio positivo di integrazione”, insomma, secondo il delegato del club, orgoglioso del suo tesserato.
Il Foppenico quel 6 ottobre giocava a Cortenova. Già nei primi minuti della partita un centrocampista aveva subito un infortunio piuttosto serio. Poi lo scontro tra due avversari, con il portacolori della formazione calolziese che si accascia sull'erba dopo aver battuto la testa. Non respira, un compagno prova ad aprirgli senza successo la bocca. Guebre si avvicina e, compresa la situazione, interviene. Estrae di gola la lingua, che stava soffocando il compagno, permettendogli di riprendersi. Senza conseguenze. Sentito l'applauso dei presenti in sala, tra rappresentanti dell'amministrazione comunale, il sindaco dei ragazzi Marco Antozzi e i parenti dei ragazzi vincitori del premio di studio, poi chiamati a uno a uno per ricevere il riconoscimento economico assegnato loro.
“Il merito è qualcosa di importante” ha sostenuto il sindaco Marco Ghezzi, ricordando come ciò pesi soprattutto nel mondo del lavoro. “Vogliamo dirvi – ha aggiunto il suo vice – quanto siamo orgogliosi del vostro impegno”, ricordando ai ragazzi come la conoscenza non sia il punto d'arrivo ma vada coltivata e come le borse di studio non abbiano solo valore economico ma anche simbolico e morale. “Siete il futuro, il vostro Paese avrà bisogno delle vostre menti” ha aggiunto ancora Aldo Valsecchi, anche quale assessore all'istruzione, rivolgendo altresì un doveroso ringraziamento anche alle famiglie e ai docenti, senza dimenticare di citare anche chi non ha raggiunto l'obiettivo di ricevere il premio. “Siate consapevoli che ognuno di noi ha le sue inclinazioni”, il messaggio per quest'ultimi.
A.M.