Colico, 25 novembre: con la CRI una serata di riflessione sulla violenza contro le donne
Serata molto partecipata lunedì all’auditorium di Colico, dove la locale Croce rossa ha organizzato un incontro in cui alcuni esperti hanno condiviso ciò che molte donne subiscono, a livello di violenza. A fare gli onori di casa il moderatore Franco De Poi e la presidente del sodalizio Carmen Gabriella Busoi, dopodichè la parola è passata al sindaco Monica Gilardi, che non ha mancato di ringraziare la CRI per la possibilità di avere "questi tavoli di riflessione, in cui ci mettiamo tutti in gioco e in cui ci fermiamo e pensiamo”.
Presente anche il consigliere regionale Gigliola Spelzini, che ha ribadito l’importanza del 25 novembre come occasione per affrontare in un modo più "diretto" un argomento ormai trattato ovunque, dalla televisione ai giornali, come quello delle violenze contro le donne, "che vanno evitate cambiando la cultura”. A tal proposito la rappresentante del Pirellone ha indossato una maglietta con la scritta “Non sei da sola, la tua vita vale”, a sottolineare la priorità di far sentire importanti le persone, nella loro autonomia, ma anche di fare rete, specialmente nei piccoli paesi, per non arrivare alle tragedie di cui purtroppo si parla ogni giorno.
Rosa Teruzzi, Caporedattore della trasmissione Quarto Grado, neo colichese, ha poi portato alla conoscenza dei presenti quanto da lei vissuto in qualità di giornalista, non solo a Rete4 ma anche come cronista de “La notte”, in una carriera lunga 40 anni che l'ha vista diventare suo malgrado "un'osservatrice privilegiata di fatti di violenza", riguardanti uomini e donne. La giornalista ha poi citato il caso di Giulia Cecchettin, che ha portato a una grande sensibilizzazione sul tema, e ha parlato della brutta tendenza per cui molte ragazze vengono "geolocalizzate" dai compagni - ma anche viceversa - per mancanza di fiducia.
A seguire il microfono è passato al Garante regionale delle vittime di reato Riccardo Bettiga che, ricollegandosi a quanto detto da Teruzzi, ha parlato della mania di controllo come di una delle cause di “relazioni tossiche”, in cui l’uno e l’altro si vedono come "oggetti": un vero e proprio problema sociale in aumento nelle nuove generazioni, un'invasione degli spazi altrui che tutto è fuorché amore.
Una riflessione, dunque, quella ospitata a Colico, sui modi di pensare la violenza, non solo come gesto che può portare a un omicidio ma come una serie di comportamenti da cancellare dal genere umano. Snocciolati, infine, alcuni dati, secondo cui in Regione Lombardia le denunce di reato, concentrate nella provincia di Milano, sembrano in diminuzione, mentre sono in aumento quelle per violenza sessuale (+55% dal 2015 al 2022) e stalking (+30%).
Presente anche il consigliere regionale Gigliola Spelzini, che ha ribadito l’importanza del 25 novembre come occasione per affrontare in un modo più "diretto" un argomento ormai trattato ovunque, dalla televisione ai giornali, come quello delle violenze contro le donne, "che vanno evitate cambiando la cultura”. A tal proposito la rappresentante del Pirellone ha indossato una maglietta con la scritta “Non sei da sola, la tua vita vale”, a sottolineare la priorità di far sentire importanti le persone, nella loro autonomia, ma anche di fare rete, specialmente nei piccoli paesi, per non arrivare alle tragedie di cui purtroppo si parla ogni giorno.
Rosa Teruzzi, Caporedattore della trasmissione Quarto Grado, neo colichese, ha poi portato alla conoscenza dei presenti quanto da lei vissuto in qualità di giornalista, non solo a Rete4 ma anche come cronista de “La notte”, in una carriera lunga 40 anni che l'ha vista diventare suo malgrado "un'osservatrice privilegiata di fatti di violenza", riguardanti uomini e donne. La giornalista ha poi citato il caso di Giulia Cecchettin, che ha portato a una grande sensibilizzazione sul tema, e ha parlato della brutta tendenza per cui molte ragazze vengono "geolocalizzate" dai compagni - ma anche viceversa - per mancanza di fiducia.
A seguire il microfono è passato al Garante regionale delle vittime di reato Riccardo Bettiga che, ricollegandosi a quanto detto da Teruzzi, ha parlato della mania di controllo come di una delle cause di “relazioni tossiche”, in cui l’uno e l’altro si vedono come "oggetti": un vero e proprio problema sociale in aumento nelle nuove generazioni, un'invasione degli spazi altrui che tutto è fuorché amore.
Una riflessione, dunque, quella ospitata a Colico, sui modi di pensare la violenza, non solo come gesto che può portare a un omicidio ma come una serie di comportamenti da cancellare dal genere umano. Snocciolati, infine, alcuni dati, secondo cui in Regione Lombardia le denunce di reato, concentrate nella provincia di Milano, sembrano in diminuzione, mentre sono in aumento quelle per violenza sessuale (+55% dal 2015 al 2022) e stalking (+30%).
M.A.