Volpe: con il Padova saremo chiamati a dimostrare di non essere quelli di Gorgonzola

CALCIO LECCO
LEGA PRO  16^ GIORNATA
DOMANI ORE 17,30 AL RIGAMONTI-CEPPI: IL LECCO AFFRONTA IL PADOVA CAPOLISTA

Chissà mai che la partita contro il Padova non possa rappresentare una svolta per un Lecco in cerca di rivalsa. A volte sono proprio gli impegni difficili a solleticare l'orgoglio dei giocatori, stimolati a dare il meglio. Certo è che il match di domani al Rigamonti-Ceppi (17,30) contro la corazzata biancoscudata, capolista a quota 38, è da bollino rosso. Il Padova nello scorso fine settimana non ha giocato per il rinvio del match contro l'Atalanta U23, mentre il Lecco ha ricevuto a Gorgonzola la sesta sberla stagionale. Davvero troppe se rapportate alle ambizioni di una compagine che doveva (e può ancora) giocarsela ai vertici della classifica. La realtà del momento racconta di una formazione in difficoltà, a secco di vittorie da tre turni e per ora fuori, sia pure di poco, dal gruppo playoff . All'inizio della settimana è intervenuto il giovane vicepresidente Francesco Aliberti che, pur concedendo fiducia alla squadra, si è appellato alla responsabilità dei giocatori, chiamati a raggiungere zone più nobili della classifica. Nel frattempo mister Volpe ha ammesso di avere qualche problema di formazione per domani. “ Ci siamo preparati tutta la settimana con numeri ridotti. Ho davanti ventiquattro ore di tempo per capire chi potrà esserci, oppure no. Diversi giocatori si sono allenati poco”,  ha detto il tecnico campano.        
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DICHIARAZIONI MISTER GENNARO VOLPE
- Come ha visto in settimana il Lecco, reduce dalla sconfitta di Gorgonzola?
“Dire cosa ho visto è riduttivo. Le parole in questo momento non servono a niente. Domani saremo chiamati a dimostrare di non essere quelli di Gorgonzola. Sabato abbiamo disputato una prestazione negativa sotto tutti i punti di vista. Le risposte valide sono solo quelle sul campo”.
- Gli infortunati?
“Penso che non interessi a nessuno se ci siamo allenati in tredici, in quattordici o quindici questa settimana. Quelli che ci saranno, daranno il massimo. Ne sono straconvinto. Stiamo intraprendendo un percorso che richiede tempo, perché c'è da ricostruire una mentalità. Resta doveroso rappresentare al meglio la società e i tifosi, che sono sempre numerosi”.
- Mancano leader nello spogliatoio?
“Avere in campo dei giocatori in grado di supportare compagni e allenatori è imprescindibile. Leader si può diventare attraverso la crescita. Non esiste un'età precisa per questo ruolo. Lo si può diventare anche a 34/35 anni. Personalità vuole dire giocare con coraggio ed entusiasmo.  Fattori di cui oggi la squadra ha bisogno”.   
- Vedremo qualcosa di diverso in zona offensiva?
“Il compito di un allenatore è trovare soluzioni, soprattutto nei momenti in cui si fa fatica a finalizzare e costruire. Un tecnico deve effettuare modifiche, affinché si possano raggiungere determinati risultati” .  
- Quanto è delicato il momento e cosa ha detto alla squadra?
“Un allenatore deve portare risultati. Mi sembra normale. Lavoro sempre a testa bassa dalla mattina alla sera, ma non sempre può bastare. Da parte mia esiste grande tenacia. Mi sto impegnando molto, affinché il Lecco trovi una mentalità non indirizzata a una sola partita, bensì finalizzata a un percorso intero. A volte questi percorsi hanno delle interruzioni. Però cerco di andare avanti per la mia strada. Non è stato agevole subentrare con tre partite da disputare in dieci giorni. C'è stato poco tempo per lavorare. Nelle ultime due settimane intere di lavoro,  ho cercato d' introdurre qualcosa di diverso, soprattutto per quanto riguarda la mentalità. Nel calcio sono necessari attributi e coraggio”.     
- Nel mercato di gennaio potrebbero arrivare giocatori più adatti al suo modulo preferito, che è il 3-5-2?
“L'ultima cosa a cui penso è il mercato invernale. É ancora troppo lontano. Mi concentro sui giocatori che ho in questo momento. Il primo pensiero è dare risposte alla società. Abbiamo davanti cinque partite importanti e non c'è tempo per immaginarsi il mercato. Quando un allenatore subentra si adegua a quello che trova, cercando di far indossare alla squadra il vestito migliore. Ho responsabilità. La partita giocata dal Lecco contro la Giana mi ha mortificato, sia come allenatore, sia come persona. Il mio credo è diverso da ciò che ho visto a Gorgonzola. Non deve più succedere e garantisco che domani non accadrà perché faremo una grande prestazione. Un risultato ha mille variabili, ma la mia squadra non sbaglierà atteggiamento”.
- Il Padova in 14 partite ha conquistato dodici vittorie e due pareggi. Qual è il segreto, visto che il tasso tecnico dei veneti non sembrava alla vigilia così eccelso rispetto ad altre formazioni.
“Sul tasso tecnico non sono d'accordo. Il Padova è fortissimo. Il segreto è aver mantenuto l'ossatura della scorsa stagione. Ha poi aggiunto dei giocatori funzionali. Il Padova è forte e solido. E fa le cose semplici”.
- Indisponibili?
“Ci siamo preparati tutta la settimana con numeri ridotti. Ho davanti ventiquattro ore di tempo per capire chi potrà esserci, oppure no. Diversi giocatori si sono allenati poco.”
- Ionita?
“Cercheremo di recuperarlo fino all'ultimo, perché è un giocatore determinante sotto tutti i profili. Zuberek? Lui sta bene. Oggi in allenamento ha sbagliato un gol e poi ha riso. Mi ha fatto arrabbiare questa cosa. É un momento serio. Zuberek deve capire che è un periodo di crescita anche per lui. I giovani hanno bisogno di crescere nella mentalità. Quando si sbaglia occorre arrabbiarsi”.   
  
PRECEDENTI LECCO – PADOVA
Lecco e Padova è una partita che risveglia ricordi, sia nei tifosi attempati, sia in quelli più giovani. Le due squadre si sono sfidate per la prima volta in serie A 1960/61, precisamente il 9 ottobre 1960. Il Lecco era zavorrato dalle due sconfitte subite alla prima e seconda giornata (a Firenze e Catania) e doveva assolutamente vincere nel debutto casalingo per cancellare lo zero in casella. Su un terreno allentato dalla pioggia, i blucelesti riuscirono a centrare l'obiettivo, affermandosi per 2-1. Giocatore copertina di quel giorno fu il centravanti toscano ( di Agliana) Rodolfo Bonacchi, il quale sfoggiò una prestazione da manuale, andando in gol al 10' di gioco con una conclusione dal limite e al 23' della ripresa con un colpo di testa. Nel mezzo un'autorete di capitan Duzioni che aveva tenuto in bilico il punteggio fino al termine. Mister Angelo Piccoli schierò:   Bruschini, Franchi, Tettamanti, Gotti, Cardarelli, Duzioni, Savioni, Abbadie, Bonacchi, Arienti, Gilardoni. Lecco e Padova si  sono poi affrontate altre tre volte in A. Il 19 giugno 1961 al vecchio stadio Appiani, i biancoscudati si presero la rivincita, imponendosi per 3-1 (gol bluceleste di Julio Cesare Abbadie). Nel campionato successivo, 0-0 al Rigamonti e 3-1 in Veneto a favore dei padroni di casa (rete di Beniamino Di Giacomo per il Lecco).  
Molti tifosi blucelesti si ricorderanno senz'altro la salvezza ai play-out centrata dagli aquilotti nel 1999 a scapito dei biancoscudati, favoritissimi alla vigilia anche perché provvisti di una classifica migliore nella regular season. L'1-1 del “Rigamonti-Ceppi”, firmato da Barone e Calabro, suonò quasi come una condanna anticipata per il Lecco che però ribaltò i pronostici conquistando all'Euganeo la permanenza in C1 grazie al successo nel ritorno per 1-0. Merito di un gol del “cuore bluceleste” Bebeto Bertolini  al 41' del primo tempo e di una difesa blindatissima, che respinse gli assalti furiosi dei biancorossi, sospinti da 5.000 tifosi.  Fu un'impresa quasi epica, diffusa in città tramite le radio locali. Alla fine, nel dolce declinare di un 6 giugno già estivo, ci furono ampi festeggiamenti per una salvezza ottenuta con cuore e sacrificio. Il Lecco, allenato da Gianpaolo Rossi, giocò con: Monguzzi, Archetti, Calabro, Natali, Vitali, Bono, Gemmi, Amita, Scazzola, Bertolini, Zerbini. Entrati nella ripresa Balesini, Sogliani e Toti.       
L'ultima sfida giocata sotto il Resegone è  datata 11 dicembre 2022: 2-1 per il Lecco, con gol di Ilari, autorete Zambataro e stoccata di Giudici. Il match di ritorno in Veneto del 16 aprile 2023 (penultima giornata), ha visto la vittoria dei padroni di casa per 3-1. Vasic, Jelenic, Tordini e Russini i marcatori. In totale 49 confronti diretti.  Venti successi del Padova, 16 del Lecco, 13  pareggi.    

IL PADOVA
Il Padova è una delle nobili decadute e che navigano nella terza serie nazionale. La storia della società biancorossa affonda le radici nell'anno 1910. Il club patavino, che ha segnato un' epoca negli anni cinquanta sotto la gestione del grande allenatore Nereo Rocco, ha partecipato a sedici campionati di serie A e 38 di B. Miglior risultato il terzo posto nella A del 1957/58. Era quello un Padova da combattimento, plasmato da Rocco che aveva dotato la squadra di una difesa arcigna, imperniata sui tenaci  Blason, Scagnellato, Pison, Azzini, Moro. Per il resto la squadra annoverava un giovane Kurt Hamrin, famoso per i dribbling ubriacanti, Humberto  Rosa, Mari, Chiumento e la punta Sergio Brighenti (futuro allenatore del Lecco) che dopo qualche stagione in chiaroscuro all'Inter e alla Triestina, ritrovò con Rocco la via del gol.  La squadra rimase imbattuta in casa per due anni.  Altri risultati importanti che figurano nel palmarès, sono la finale di Coppa Italia del 1967 (persa contro il Milan per 1-0) e le vittorie  nella Coppa Italia riservata alla serie C (anni 1980 e 2022) e nella Supercoppa di C del 2018. L'anno scorso il Padova ha concluso la stagione regolare di C al secondo posto, alle spalle del Mantova. Dopo aver superato il primo turno nazionale playoff, è stato eliminato nella doppia sfida dal Vicenza. In estate la società veneta ha affidato la panchina al bergamasco Matteo Andreoletti, ex portiere bluceleste, che ha cominciato la carriera allenando proprio le giovanili del Lecco. Terminata l'esperienza sotto il Resegone, ha guidato Seregno, Inveruno, Sanremese, Pro Sesto, Benevento.  Tra mister Andreoletti e giocatori biancorossi si è creata subito l'alchimia giusta. Gli esiti sono sotto gli occhi di tutti.  Il Padova sta dominando il girone ed è una delle poche squadre imbattute del calcio professionistico nazionale.  Con una partita in meno, guida la classifica con 38 punti, quattro in più del Vicenza. La squadra vanta il miglior attacco del girone (27) e la difesa più ermetica (6 gol subiti). In trasferta detiene un rendimento altissimo: in sette gare, sei vittorie e un pareggio.  Numeri che fotografano la qualità e la tempra del Padova, più che mai attrezzato per il ritorno in B, categoria che manca  nella città del Santo da sei stagioni. Tra i giocatori di maggior spicco, i difensori Delli Carri, Belli, Perrotta, i centrocampisti Crisetig (81 gettoni in A con Bologna, Crotone, Cagliari e Frosinone), Kirwan (nazionale neozelandese e figlio del rugbista John, campione del mondo 1987), Nicolò Bianchi, Broh e gli attaccanti Bortolussi  (cinque centri) e Valente.  Il Padova è andato in gol con dodici giocatori diversi, dimostrando coralità nella finalizzazione della manovra.  Nell'ultima gara giocata, l'11 novembre all'Euganeo, la formazione biancorossa ha battuto per 2-1 il Novara, al termine di un confronto piuttosto teso nel finale. Padova in vantaggio per 2-0 dopo un primo tempo da applausi (Bortolussi e Capelli) e parziale rimonta piemontese nella ripresa grazie al gol di Lorenzini. Questa la formazione iniziale schierata da Andreoletti: Fortin; Belli, Delli Carri, Perrotta; Capelli, Fusi, Crisetig, Villa; Valente, Russini; Bortolussi. Modulo 3-4-2-1.  
DIREZIONE ARBITRALE
Domenico Mirabella di Napoli, assistito da Marco Colaianni di Bari e Luca Chiavaroli di Pescara. Quarto ufficiale di gara Davide Galiffi di Alghero

LE ALTRE PARTITE 
Oggi: Triestina-Renate, U.Clodiense-LR Vicenza. Domani: Atalanta U23-Caldiero Terme, Pro Vercelli-AlbinoLeffe, Trento-Giana Erminio, Lumezzane-Feralpisalò. Domenica: Alcione Milano-Pro Patria, Arzignano Valchiampo-Novara, Virtus Verona-Pergolettese.  
CLASSIFICA
Padova 38, L.R. Vicenza 34, Feralpisalò 28, Trento 26, Alcione Milano e Lumezzane 25, Atalanta U23 23, Novara e Renate 21, Virtus Verona 20, Lecco 19, AlbinoLeffe e Giana 18, Pro Patria, Arzignano, Caldiero e Pro Vercelli 15, Pergolettese 13, U.Clodiense 9, Triestina 6.  
Padova e Juventus U23, una partita in meno. 
R.F.
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