Lecco: arrestato in centro un 25enne, aveva appena truffato un'anziana
Nella giornata di mercoledì la Polizia di Stato - Squadra Mobile ha arrestato un cittadino italiano di 25 anni che si sarebbe reso responsabile di truffa aggravata in concorso. I fatti risalgono alla mattinata, quando in Questura sono giunte diverse segnalazioni di tentativi di raggiro a danno di persone anziane, messi in atto con la cosiddetta tecnica del finto incidente o del falso carabiniere, attraverso cui il responsabile, talvolta fingendosi un membro alle Forze dell'Ordine, è solito prospettare una situazione grave occorsa a un famigliare della persona intercettata e la necessità di ricevere denaro o monili in oro per risolverla.
Come si legge in una nota della Polizia, il personale della Squadra Mobile ha quindi organizzato nell'immediatezza alcuni servizi specifici in centro Lecco, individuando un soggetto dal comportamento ambiguo e sospetto, che veniva visto salire a bordo di un taxi. Pedinato a distanza, quest'ultimo è entrato in un'abitazione, nella quale si è intrattenuto per pochi minuti per poi uscire, alimentando il dubbio che avesse commesso una truffa; è stato quindi fermato e controllato, mostrandosi particolarmente nervoso durante gli accertamenti.
Sul momento gli operanti hanno notato che, sulla schermata del suo telefono, era ancora presente una fotografia del sito "Pagine Bianche", che riportava i dati di quella che dalla successiva e immediata attività d'indagine si è scoperto essere la vittima. Quest'ultima, tempestivamente rintracciata e informata della truffa subita, riferiva di essere stata dapprima contattata telefonicamente da un presunto poliziotto che le comunicava che la sorella aveva causato un grave incidente stradale e che necessitava di una somma di denaro da versare a titolo di cauzione per uscire dal carcere, e successivamente di aver ricevuto in visita presso la propria abitazione un sedicente operante che, approfittando del suo stato di timore e di paura, si è appropriato di denaro contante e di un cofanetto in oro presenti nell'abitazione. La refurtiva è stata poi rinvenuta in possesso proprio del giovane fermato poco prima.
Il 25enne è stato quindi tratto in arresto nella flagranza di reato di truffa aggravata in concorso, e il P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecco ne ha disposto la custodia presso le camere di sicurezza della Questura, in attesa del giudizio direttissimo. La misura è stata convalidata nella giornata di ieri: nei confronti del ragazzo è stato inoltre disposto il divieto di dimora nel territorio della provincia di Lecco.
Come si legge in una nota della Polizia, il personale della Squadra Mobile ha quindi organizzato nell'immediatezza alcuni servizi specifici in centro Lecco, individuando un soggetto dal comportamento ambiguo e sospetto, che veniva visto salire a bordo di un taxi. Pedinato a distanza, quest'ultimo è entrato in un'abitazione, nella quale si è intrattenuto per pochi minuti per poi uscire, alimentando il dubbio che avesse commesso una truffa; è stato quindi fermato e controllato, mostrandosi particolarmente nervoso durante gli accertamenti.
Sul momento gli operanti hanno notato che, sulla schermata del suo telefono, era ancora presente una fotografia del sito "Pagine Bianche", che riportava i dati di quella che dalla successiva e immediata attività d'indagine si è scoperto essere la vittima. Quest'ultima, tempestivamente rintracciata e informata della truffa subita, riferiva di essere stata dapprima contattata telefonicamente da un presunto poliziotto che le comunicava che la sorella aveva causato un grave incidente stradale e che necessitava di una somma di denaro da versare a titolo di cauzione per uscire dal carcere, e successivamente di aver ricevuto in visita presso la propria abitazione un sedicente operante che, approfittando del suo stato di timore e di paura, si è appropriato di denaro contante e di un cofanetto in oro presenti nell'abitazione. La refurtiva è stata poi rinvenuta in possesso proprio del giovane fermato poco prima.
Il 25enne è stato quindi tratto in arresto nella flagranza di reato di truffa aggravata in concorso, e il P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecco ne ha disposto la custodia presso le camere di sicurezza della Questura, in attesa del giudizio direttissimo. La misura è stata convalidata nella giornata di ieri: nei confronti del ragazzo è stato inoltre disposto il divieto di dimora nel territorio della provincia di Lecco.