Dervio: con i piccoli alunni piantati nuovi alberi in località Santa Cecilia
Mattinata dedicata alla Festa dell'albero, quella di ieri, per il nido, la scuola dell'Infanzia e la Primaria di Dervio in località Santa Cecilia, dove i piccoli alunni si sono ritrovati - accompagnati dagli insegnanti - con il sindaco Stefano Cassinelli, alcuni consiglieri dell'Amministrazione comunale, tre Carabinieri forestali e alcuni giardinieri per mettere a dimora alcune piante.
Il primo cittadino ha fatto una piccola introduzione in merito alla giornata dedicata agli alberi, dapprima ringraziando il vivaio Fiordelmondo e le ditte Giuseppe Fumagalli e Alessandro Orio per aver offerto le piante, e poi il Corpo dei Carabinieri forestali; a seguire ha spiegato l'importanza di questa iniziativa, in quanto "la natura è il nostro futuro, gli alberi fanno parte della nostra vita e senza di loro e senza verde non potremmo vivere".
Cassinelli ha poi accennato a come alcuni anni fa, tra le richieste del sindaco dei bambini, ci fosse quella di "avere più piante a Dervio", motivo per cui ogni anno ne vengono messe a dimora alcune. Il sindaco ha inoltre spiegato come lui stesso ogni giorno, camminando, non trova mai piccoli cittadini, che ha quindi spronato a uscire di casa e muoversi nella natura, in modo da godere di tutte le bellezze che offre, non solo il verde ma anche gli animali che la abitano.
Dopo di lui la parola è passata all'Appuntato scelto Lorenzo Murru, che ha chiesto ai bambini di prendersi cura dell'ambiente dicendo che "ognuno nel suo piccolo può fare tanto", per esempio non abbandonano rifiuti. Ha poi spiegato le caratteristiche delle piante donate: due corbezzoli, "un arbusto della macchia mediterranea che resiste bene al freddo e qui al nord, sempreverde che dà dei frutti che maturano da ottobre a dicembre", e il corniolo, offerto proprio dai carabinieri.
Ultimo albero presentato il ginkgo biloba, "di origine cinese e famoso per la sua resilienza, in quanto è riuscito a sopravvivere almeno al bombardamento di Hiroshima, tanto da essere tutelato e portato ad esempio di resistenza della natura". Dopo le autorità i protagonisti della mattinata sono stati i bambini, a partire dai piccoli della prima classe che hanno condiviso dei pensieri sulla natura; dopo di loro gli alunni di quarta che hanno letto delle poesie, come i compagni dell'ultimo anno di Primaria. Finito questo momento è stata la volta della messa a dimora delle piante, con i i bambini che, "armati" di palette, hanno potuto personalmente spostare la terra e coprire le radici.
Il primo cittadino ha fatto una piccola introduzione in merito alla giornata dedicata agli alberi, dapprima ringraziando il vivaio Fiordelmondo e le ditte Giuseppe Fumagalli e Alessandro Orio per aver offerto le piante, e poi il Corpo dei Carabinieri forestali; a seguire ha spiegato l'importanza di questa iniziativa, in quanto "la natura è il nostro futuro, gli alberi fanno parte della nostra vita e senza di loro e senza verde non potremmo vivere".
Cassinelli ha poi accennato a come alcuni anni fa, tra le richieste del sindaco dei bambini, ci fosse quella di "avere più piante a Dervio", motivo per cui ogni anno ne vengono messe a dimora alcune. Il sindaco ha inoltre spiegato come lui stesso ogni giorno, camminando, non trova mai piccoli cittadini, che ha quindi spronato a uscire di casa e muoversi nella natura, in modo da godere di tutte le bellezze che offre, non solo il verde ma anche gli animali che la abitano.
Dopo di lui la parola è passata all'Appuntato scelto Lorenzo Murru, che ha chiesto ai bambini di prendersi cura dell'ambiente dicendo che "ognuno nel suo piccolo può fare tanto", per esempio non abbandonano rifiuti. Ha poi spiegato le caratteristiche delle piante donate: due corbezzoli, "un arbusto della macchia mediterranea che resiste bene al freddo e qui al nord, sempreverde che dà dei frutti che maturano da ottobre a dicembre", e il corniolo, offerto proprio dai carabinieri.
Ultimo albero presentato il ginkgo biloba, "di origine cinese e famoso per la sua resilienza, in quanto è riuscito a sopravvivere almeno al bombardamento di Hiroshima, tanto da essere tutelato e portato ad esempio di resistenza della natura". Dopo le autorità i protagonisti della mattinata sono stati i bambini, a partire dai piccoli della prima classe che hanno condiviso dei pensieri sulla natura; dopo di loro gli alunni di quarta che hanno letto delle poesie, come i compagni dell'ultimo anno di Primaria. Finito questo momento è stata la volta della messa a dimora delle piante, con i i bambini che, "armati" di palette, hanno potuto personalmente spostare la terra e coprire le radici.
M.A.