All'Assemblea ANCI a Torino anche i sindaci del lecchese. Preoccupazioni per i tagli

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Una dozzina fra sindaci e assessori lecchesi si sono uniti ai colleghi di tutta Italia prendendo parte alla 41° Assemblea annuale ANCI, svoltasi ieri ed oggi al Lingotto di Torino. L'evento ha rappresentato un importante momento di confronto tra le diverse amministrazioni locali per definire nuove strategie operative, resesi necessarie in vista delle nuove sfide e problematiche legate anche ai tagli degli investimenti. 
Tra i momenti più importanti, l’elezione di Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, nuovo numero uno dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani (succede ad Antonio Decaro ndr) e l’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. 
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Alcuni degli amministratori lecchesi intervenuti all'Assemblea ANCI

Nel suo discorso inaugurale, Manfredi ha sottolineato l’importanza del ruolo dei sindaci: ''Siamo il fronte più esposto alle sfide della realtà, il primo riferimento per chi vive il malessere sociale e civile. Le emergenze ambientali e climatiche, il dissesto idrogeologico, siccità, inondazioni e la manutenzione del territorio richiedono regole chiare, mezzi adeguati, azioni concrete, ma soprattutto risorse certe. Su questi temi, i Comuni devono avere un ruolo centrale'' ha detto, aprendo alle discussioni ed ai tavoli di confronto proseguiti nel pomeriggio. 
Come ha ricordato il nuovo presidente le sfide sembrano infatti immediate e cruciali, soprattutto per gli Enti locali, vittime di nuovi tagli a seguito dei riassesti finanziari e della manovra di bilancio. Questi prevederebbero, infatti, una riduzione delle risorse pari a pari a 3,2 miliardi per il periodo 2025-2029 e oltre 5 miliardi per il 2030-2037. 
''Tutto ciò impatterà negativamente sulla progettazione e programmazione dei Comuni. Parliamo di un totale di 8,2 miliardi che confluiranno nei 24 miliardi destinati a un fondo investimenti, la cui destinazione finale non è ancora chiara. Chiediamo un ripensamento al Governo e al Parlamento'' ha aggiunto, esprimendo forte preoccupazione per i tagli previsti, conseguenti alle scelte drastiche contenute nella legge di bilancio.

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Preoccupazioni, queste, condivise anche dai sindaci della zona che hanno preso parte all’Assemblea. Sono stati infatti una dozzina gli amministratoti del lecchese riunitisi ieri in un momento prezioso di confronto e di crescita, potendosi confrontare e discutere in merito alle difficoltà affrontate quotidianamente sul territorio. 
''Abbiamo visitato gli stand delle società che collaborano con la pubblica amministrazione e preso parte ai convegni, confrontandoci su tematiche comuni come il personale, il bilancio e le infrastrutture. La preoccupazione affrontata in apertura da Manfredi è da tutti noi pienamente condivisa. Verranno portati avanti ulteriori tagli e questo è davvero preoccupante, queste scelte drastiche porteranno alla riduzione delle risorse con un azzeramento di intere misure pluriennali per gli investimenti comunali'' hanno spiegato, augurandosi che la nuova governance prosegua nel solco della precedente, riuscendo così a fare sintesi tra le diverse istanze di tutti i comuni, indipendentemente dal colore politico, e tuteli i servizi al cittadino. 
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Tra le criticità sottolineate dai sindaci vi è anche il limite al turnover del personale, fissato al 75%, che rischia di bloccare concorsi e assunzioni già pianificati. ''Queste misure sono insostenibili per gli enti locali. Serve una deroga totale per evitare effetti negativi sui servizi al cittadino e sulle programmazioni di lungo periodo'' ha ribadito il neo-presidente ANCI. 
''La relazione di Mattarella è stata il momento più alto dell’assemblea. Ha saputo rappresentare il valore degli enti locali come il volto dell’Italia. Ci ha ricordato che il nostro lavoro è fondamentale per la coesione sociale e per affrontare le emergenze'' hanno ricordato i sindaci presenti, concordi con quanto dichiarato dal numero uno di Anci Lombardia, Mauro Guerra, il quale si è detto ''pronto a dare il proprio contributo con proposte che possano sostenere i Comuni, perché se funzionano i Comuni funziona la Repubblica. È fondamentale garantire ai sindaci strumenti adeguati per operare e rispondere alle esigenze dei cittadini''.
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In chiusura il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha evidenziato il ruolo centrale dei Comuni nella vita della Repubblica e la necessità di sostenerli con politiche concrete: ''Visti da questa parte siete una magnifica raffigurazione dell’Italia intera. I Comuni sono l’ente più vicino ai cittadini, il primo riferimento per i loro bisogni e aspirazioni. L’ANCI oggi affronta una nuova sfida con il cambio del testimone. A tutti gli amministratori va la vicinanza della Repubblica, per il loro impegno quotidiano. Questa partecipazione è il simbolo della buona salute democratica del Paese. I Comuni, con la loro diversità, rappresentano l’unità e la libertà su cui si fonda l’Italia''.
Sa.A.
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