Scuole, i dati Eduscopio 2024: in classifica svettano Manzoni, Agnesi, Bachelet, Greppi, Badoni, Medardo Rosso e Viganò
Quali sono le scuole "migliori" del nostro territorio? La risposta arriva da Eduscopio, la guida interattiva online da oggi grazie al lavoro di Fondazione Agnelli.
Il portale, giunto alla sua undicesima edizione ( www.eduscopio.it), permette alle famiglie e agli studenti di consultare i dati degli istituti superiori della propria città e provincia, ma anche oltre, ponendosi quale prezioso ed utile strumento di orientamento e di aiuto nella scelta del percorso di studio dopo le medie.
Il gruppo di lavoro coordinato da Martino Bernardi ha analizzato e diviso per tipo di scuola e per posizione geografica i dati di 1.347.00 diplomati in 8.150 indirizzi.
Attraverso l'indice FGA che unisce – dando ad entrambi lo stesso peso – due parametri di valutazione del livello di preparazione dei ragazzi: da una parte la media dei voti conseguiti agli esami universitari dai diplomati di ogni scuola e dall'altra la percentuale degli esami superati dai diplomati di ogni scuola. Del resto all'università è importante non solo superare gli esami nei tempi previsti, ma anche farlo bene, cioè con buoni voti.
Dunque, sul nostro territorio, quali scuole - secondo Eduscopio - preparano meglio i loro iscritti ad affrontare l'università? Quanti alunni invece decidono di non proseguire dopo il diploma?
Ecco le risposte, suddivise per indirizzo. A questo proposito specifichiamo di aver preso come riferimento i plessi situati entro un raggio di 30 km da Lecco, il nostro capoluogo di provincia.
Per quanto riguarda l'indirizzo classico, al primo posto troviamo lo storico Liceo Manzoni di Lecco con un indice FGA pari a 78.71, che in questa edizione supera nettamente la paritaria Leopardi, unico altro istituto che offre tale indirizzo nella nostra provincia.
Il 79% dei diplomati al Manzoni, supera il primo anno di iscrizione universitaria. Il dato è di poco superiore alla media delle scuole lombarde del medesimo indirizzo; bassa la percentuale relativa all'abbandono del percorso entro i primi dodici mesi dall'immatricolazione (13%) e ancor più esiguo quello degli alunni ''usciti'' dall'istituto del capoluogo che proseguono gli studi (8%). L'area scientifica e politica risultano le più gettonate, per quel che riguarda la scelta della facoltà.
Indirizzo scientifico tradizionale: in cima alla classifica troviamo l'Agnesi di Merate con un indice FGA di 88.05. Gli studenti che si iscrivono all'università prediligono - neanche a dirlo - le aree disciplinari tecnico-scientifiche, tanto che il Politecnico di Milano risulta l'ateneo con il maggior numero di iscritti provenienti appunto dalla scuola meratese. Altro dato significativo riguarda gli alunni che superano il primo anno di immatricolazione, pari all'87%; basso dunque sia il tasso di abbandono (9%), ma anche quello relativo alla mancata iscrizione (5%) all'università.
Alle spalle dell'Agnesi - dunque ancora sul podio - troviamo il Rota di Calolziocorte e il liceo Grassi di Lecco; il Bachelet di Oggiono si piazza al quinto posto. Settima e ottava posizione per due scuole paritarie della città, i licei Leopardi e Alessandro Volta.
Per quanto riguarda lo scientifico - indirizzo scienze applicate - la prima scuola lecchese in classifica è il Badoni che si piazza alle spalle del Giovanni Maironi da Ponte di Presezzo, provincia di Bergamo. L'istituto del ''nostro'' capoluogo presenza un indice FGA di 79.34, con gli alunni che prediligono l'area tecnica iscrivendosi in gran numero al Politecnico. A seguire troviamo il Bachelet di Oggiono, il Rota di Calolzio, il Grassi di Lecco e l'Agnesi di Merate. Penultima posizione in classifica per il Leopardi.
Il Vittorio Bachelet svetta in classifica per quel che riguarda lo scientifico sportivo. Con un indice FGA di 73.8, la scuola oggionese presenta un dato di prosecuzione degli studi, dopo il primo anno di immatricolazione, pari al 66%. In questo caso però, il 23% dei ragazzi, diploma alla mano, sceglie di non iscriversi all'università. Chi lo fa sceglie un indirizzo tecnico, oppure - comprensibilmente - scienze motorie. L'Università Statale di Milano e la Bicocca risultano gli atenei con il maggior numero di iscritti del Bachelet appunto.
Unica altra scuola lecchese in classifica è la Maria Ausiliatrice, paritaria con sede a Lecco.
Per le scienze umane, il primo istituto in classifica - tenendo sempre come parametro la distanza di 30 km da Lecco - è il Carlo Porta di Erba. Lo segue l'istituto Greppi di Monticello, con un indice FGA pari a 75.06. In questo caso studenti e studentesse che scelgono di proseguire gli studi optano per l'area umanistica (43,2%); la Bicocca risulta l'ateneo con il maggior numero di iscritti diplomatisi appunto presso la scuola monticellese. Il 73% di questi a un anno dall'immatricolazione prosegue gli studi universitari, il 14% abbandona, mentre il 13% non si iscrive proprio.
Dopo il Betty Ambiveri di Bergamo, al terzo posto, troviamo il Bertacchi di Lecco e il Rota di Calolziocorte.
Veniamo all'economico-sociale. Anche in questo caso è il Greppi di Monticello a svettare in classifica (70.79 l'indice FGA); i diplomati che si iscrivono all'università prediligono l'ambito giuridico-politico, iscrivendosi in Statale a Milano o in Bicocca. Il 77% prosegue anche dopo il primo anno, mentre il 9% abbandona l'esperienza ancor prima di arrivare a questo step. Infine il 14% decide di interrompere gli studi dopo il diploma.
Al terzo posto, dopo il Betty Ambiveri di Bergamo, troviamo Maria Ausiliatrice, unica altra scuola lecchese in classifica.
Per l'indirizzo linguistico, al primo posto troviamo il Bachelet di Oggiono con un indice FGA pari a 70.17. I diplomati scelgono di proseguire gli studi puntando soprattutto all'area umanistica; il 68% prosegue anche dopo il primo anno di immatricolazione. Il tasso di abbandono (13%) è inferiore a chi decide di non iscriversi all'università (19%).
Seguono il Greppi di Monticello e il Manzoni di Lecco, quest'ultimo al quarto posto dopo il Carlo Porta di Erba. Poi l'Agnesi di Merate, il Gandhi di Besana, nella vicina provincia monzese, il Betty Ambiveri di Bergamo e infine il Parini di Barzanò, scuola paritaria.
Pochi gli istituti presenti in classifica per quel che riguarda l'ambito artistico. Unica scuola lecchese, peraltro al primo posto, è il Medardo Rosso, con un indice FGA di 65.12. C'è da dire che in questo caso sono pochi gli alunni che decidono di proseguire gli studi universitari; di questo 60% però, potrebbero esserci ragazzi e ragazzi che scelgono un'accademia di belle arti. L'ambito di studi privilegiato da chi si iscrive in un ateneo è quello sociale, tanto che la Bicocca di Milano raccoglie il maggior numero di studenti diplomatisi appunto all'artistico lecchese.
Seguono l'Amedeo Modigliani di Giussano e il Gandhi di Besana, entrambi nel monzese.
Primo posto per il Francesco Viganò di Merate per quel che riguarda le scuole superiori ad indirizzo tecnico-economico con un indice FGA pari a 66.38; il 40% dei ragazzi diplomatisi presso l'istituto della seconda città della provincia non prosegue gli studi. Chi lo fa, per il 54% prosegue anche dopo il primo anno di immatricolazione universitaria. L'Università di Milano Bicocca è l'ateneo di riferimento per la maggior parte degli alunni del Viganò.
Per trovare un altro istituto lecchese si deve arrivare al quarto posto, occupato dal Rota di Calolzio. Seguono il Parini di Lecco, il Bachelet di Oggiono e - dopo il Romagnosi di Erba - la scuola paritaria Maria Ausiliatrice, con sede nel capoluogo manzoniano.
Chiudiamo questa analisi con le scuole ad indirizzo tecnico-tecnologico. Il Greppi di Monticello in questa classifica svetta al primo posto, con un indice FGA di 78.83. Degli alunni che si iscrivono all'università (Bicocca e Statale sono gli atenei di riferimento, con una predilezione per l'area scientifica), il 10% abbandona entro il primo anno, mentre il 57% riesce a portare avanti gli studi anche dopo questo step. C'è da dire che una bella fetta di diplomati, il 33%, decide di inserirsi subito nel mondo del lavoro, mettendo da parte i libri.
A seguire troviamo il Badoni di Lecco, il Viganò di Merate e il Bovara, altro istituto lecchese.
Il portale, giunto alla sua undicesima edizione ( www.eduscopio.it), permette alle famiglie e agli studenti di consultare i dati degli istituti superiori della propria città e provincia, ma anche oltre, ponendosi quale prezioso ed utile strumento di orientamento e di aiuto nella scelta del percorso di studio dopo le medie.
Il gruppo di lavoro coordinato da Martino Bernardi ha analizzato e diviso per tipo di scuola e per posizione geografica i dati di 1.347.00 diplomati in 8.150 indirizzi.
Attraverso l'indice FGA che unisce – dando ad entrambi lo stesso peso – due parametri di valutazione del livello di preparazione dei ragazzi: da una parte la media dei voti conseguiti agli esami universitari dai diplomati di ogni scuola e dall'altra la percentuale degli esami superati dai diplomati di ogni scuola. Del resto all'università è importante non solo superare gli esami nei tempi previsti, ma anche farlo bene, cioè con buoni voti.
Dunque, sul nostro territorio, quali scuole - secondo Eduscopio - preparano meglio i loro iscritti ad affrontare l'università? Quanti alunni invece decidono di non proseguire dopo il diploma?
Ecco le risposte, suddivise per indirizzo. A questo proposito specifichiamo di aver preso come riferimento i plessi situati entro un raggio di 30 km da Lecco, il nostro capoluogo di provincia.
Per quanto riguarda l'indirizzo classico, al primo posto troviamo lo storico Liceo Manzoni di Lecco con un indice FGA pari a 78.71, che in questa edizione supera nettamente la paritaria Leopardi, unico altro istituto che offre tale indirizzo nella nostra provincia.
Il 79% dei diplomati al Manzoni, supera il primo anno di iscrizione universitaria. Il dato è di poco superiore alla media delle scuole lombarde del medesimo indirizzo; bassa la percentuale relativa all'abbandono del percorso entro i primi dodici mesi dall'immatricolazione (13%) e ancor più esiguo quello degli alunni ''usciti'' dall'istituto del capoluogo che proseguono gli studi (8%). L'area scientifica e politica risultano le più gettonate, per quel che riguarda la scelta della facoltà.
Indirizzo scientifico tradizionale: in cima alla classifica troviamo l'Agnesi di Merate con un indice FGA di 88.05. Gli studenti che si iscrivono all'università prediligono - neanche a dirlo - le aree disciplinari tecnico-scientifiche, tanto che il Politecnico di Milano risulta l'ateneo con il maggior numero di iscritti provenienti appunto dalla scuola meratese. Altro dato significativo riguarda gli alunni che superano il primo anno di immatricolazione, pari all'87%; basso dunque sia il tasso di abbandono (9%), ma anche quello relativo alla mancata iscrizione (5%) all'università.
Alle spalle dell'Agnesi - dunque ancora sul podio - troviamo il Rota di Calolziocorte e il liceo Grassi di Lecco; il Bachelet di Oggiono si piazza al quinto posto. Settima e ottava posizione per due scuole paritarie della città, i licei Leopardi e Alessandro Volta.
Per quanto riguarda lo scientifico - indirizzo scienze applicate - la prima scuola lecchese in classifica è il Badoni che si piazza alle spalle del Giovanni Maironi da Ponte di Presezzo, provincia di Bergamo. L'istituto del ''nostro'' capoluogo presenza un indice FGA di 79.34, con gli alunni che prediligono l'area tecnica iscrivendosi in gran numero al Politecnico. A seguire troviamo il Bachelet di Oggiono, il Rota di Calolzio, il Grassi di Lecco e l'Agnesi di Merate. Penultima posizione in classifica per il Leopardi.
Il Vittorio Bachelet svetta in classifica per quel che riguarda lo scientifico sportivo. Con un indice FGA di 73.8, la scuola oggionese presenta un dato di prosecuzione degli studi, dopo il primo anno di immatricolazione, pari al 66%. In questo caso però, il 23% dei ragazzi, diploma alla mano, sceglie di non iscriversi all'università. Chi lo fa sceglie un indirizzo tecnico, oppure - comprensibilmente - scienze motorie. L'Università Statale di Milano e la Bicocca risultano gli atenei con il maggior numero di iscritti del Bachelet appunto.
Unica altra scuola lecchese in classifica è la Maria Ausiliatrice, paritaria con sede a Lecco.
Per le scienze umane, il primo istituto in classifica - tenendo sempre come parametro la distanza di 30 km da Lecco - è il Carlo Porta di Erba. Lo segue l'istituto Greppi di Monticello, con un indice FGA pari a 75.06. In questo caso studenti e studentesse che scelgono di proseguire gli studi optano per l'area umanistica (43,2%); la Bicocca risulta l'ateneo con il maggior numero di iscritti diplomatisi appunto presso la scuola monticellese. Il 73% di questi a un anno dall'immatricolazione prosegue gli studi universitari, il 14% abbandona, mentre il 13% non si iscrive proprio.
Dopo il Betty Ambiveri di Bergamo, al terzo posto, troviamo il Bertacchi di Lecco e il Rota di Calolziocorte.
Veniamo all'economico-sociale. Anche in questo caso è il Greppi di Monticello a svettare in classifica (70.79 l'indice FGA); i diplomati che si iscrivono all'università prediligono l'ambito giuridico-politico, iscrivendosi in Statale a Milano o in Bicocca. Il 77% prosegue anche dopo il primo anno, mentre il 9% abbandona l'esperienza ancor prima di arrivare a questo step. Infine il 14% decide di interrompere gli studi dopo il diploma.
Al terzo posto, dopo il Betty Ambiveri di Bergamo, troviamo Maria Ausiliatrice, unica altra scuola lecchese in classifica.
Per l'indirizzo linguistico, al primo posto troviamo il Bachelet di Oggiono con un indice FGA pari a 70.17. I diplomati scelgono di proseguire gli studi puntando soprattutto all'area umanistica; il 68% prosegue anche dopo il primo anno di immatricolazione. Il tasso di abbandono (13%) è inferiore a chi decide di non iscriversi all'università (19%).
Seguono il Greppi di Monticello e il Manzoni di Lecco, quest'ultimo al quarto posto dopo il Carlo Porta di Erba. Poi l'Agnesi di Merate, il Gandhi di Besana, nella vicina provincia monzese, il Betty Ambiveri di Bergamo e infine il Parini di Barzanò, scuola paritaria.
Pochi gli istituti presenti in classifica per quel che riguarda l'ambito artistico. Unica scuola lecchese, peraltro al primo posto, è il Medardo Rosso, con un indice FGA di 65.12. C'è da dire che in questo caso sono pochi gli alunni che decidono di proseguire gli studi universitari; di questo 60% però, potrebbero esserci ragazzi e ragazzi che scelgono un'accademia di belle arti. L'ambito di studi privilegiato da chi si iscrive in un ateneo è quello sociale, tanto che la Bicocca di Milano raccoglie il maggior numero di studenti diplomatisi appunto all'artistico lecchese.
Seguono l'Amedeo Modigliani di Giussano e il Gandhi di Besana, entrambi nel monzese.
Primo posto per il Francesco Viganò di Merate per quel che riguarda le scuole superiori ad indirizzo tecnico-economico con un indice FGA pari a 66.38; il 40% dei ragazzi diplomatisi presso l'istituto della seconda città della provincia non prosegue gli studi. Chi lo fa, per il 54% prosegue anche dopo il primo anno di immatricolazione universitaria. L'Università di Milano Bicocca è l'ateneo di riferimento per la maggior parte degli alunni del Viganò.
Per trovare un altro istituto lecchese si deve arrivare al quarto posto, occupato dal Rota di Calolzio. Seguono il Parini di Lecco, il Bachelet di Oggiono e - dopo il Romagnosi di Erba - la scuola paritaria Maria Ausiliatrice, con sede nel capoluogo manzoniano.
Chiudiamo questa analisi con le scuole ad indirizzo tecnico-tecnologico. Il Greppi di Monticello in questa classifica svetta al primo posto, con un indice FGA di 78.83. Degli alunni che si iscrivono all'università (Bicocca e Statale sono gli atenei di riferimento, con una predilezione per l'area scientifica), il 10% abbandona entro il primo anno, mentre il 57% riesce a portare avanti gli studi anche dopo questo step. C'è da dire che una bella fetta di diplomati, il 33%, decide di inserirsi subito nel mondo del lavoro, mettendo da parte i libri.
A seguire troviamo il Badoni di Lecco, il Viganò di Merate e il Bovara, altro istituto lecchese.