Sparatoria in ss36: in prognosi riservata il fermato, a vuoto la rapina in Valtellina

E' stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico all'arrivo all'ospedale Manzoni di Lecco, l'uomo resosi protagonista, questa mattina, di una precipitosa fuga dopo aver assaltato, a mano armata, lo sportello dell'istituto di credito interno al centro commerciale Iperal di Castione Andevenno, in Valtellina. Le sue condizioni permangono gravi: è ricoverato in Terapia Intensiva, in prognosi riservata.
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Si sono protratti invece per tutto il pomeriggio i rilievi, a cura della Polizia Scientifica, sul luogo del fermo effettuato, in maniera rocambolesca, dalla Polizia, con l'ausilio dei Carabinieri, all'esito dell'inseguimento, con sparatoria, conclusosi solo a Bellano, sulla rampa di uscita dalla ss36, svariati chilometri più a sud rispetto alla filiale della banca, dove all'unico dipendente presente è stato intimato, pistola alla mano, di aprire la cassa. Qualcosa è andato però storto, tanto che il rapinatore sembrerebbe essere stato costretto a desistere, allontanandosi a mani vuote, nella speranza di riuscire a far perdere le proprie tracce, dileguandosi a tutta velocità a bordo di un furgone da lavoro con targa rubata.
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Si è trovato invece intercettato dalle Volanti. E - a quanto pare - non ha esitato a sparare. Alcuni colpi sarebbero stati esplosi già in galleria, mettendo dunque a repentaglio anche altri utenti della strada. A Bellano poi, in risposta, un operatore della Polizia lo ha colpito, fermandolo. Le sirene dell'ambulanza si sono unite così a quelle delle diverse pattuglie fatte confluire sul cavalcavia.
Il ferito, italiano, già noto alle forze dell'ordine, valutato in posto dal personale dell'automedica di Colico, è stato celermente caricato sull'ambulanza del Soccorso Bellanese e trasferito, con la scorta della Polstrada, all'ospedale del capoluogo.
Nel furgone sono state trovate e sequestrate una 357 Magnum e una semiautomatica.
In corso ovviamente le indagini, coordinate dalla Procura di Lecco, per meglio lumeggiare l'accaduto.
Non si sono fatte attendere, invece, comprensibilmente, le reazione dei sindacati di polizia.
"L’inseguimento seguito alla tentata rapina iniziato in provincia di Sondrio e culminato in una sparatoria in provincia di Lecco è stata l’ennesima situazione di gravissimo pericolo affrontata dagli uomini della Polizia di Stato la cui grande professionalità e preparazione ha consentito di evitare che tutto finisse anche peggio. E’ l’ulteriore conferma di quali rischi questo lavoro comporti ogni giorno, in ogni angolo del Paese, a prescindere dall’accertata pericolosità di alcuni territori o di alcuni servizi. Un plauso va ai colleghi che hanno gestito una situazione difficilissima mettendo in gioco la propria vita, a cui esprimiamo la nostra piena solidarietà" commenta Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato.
"Si tratta di un episodio estremamente grave – commenta Massimiliano Dario, segretario Fsp Sondrio – che ha messo a rischio l’incolumità dei cittadini e degli operatori intervenuti, che miracolosamente ne sono usciti illesi. Episodi come questo, accaduto oltretutto in un territorio considerato relativamente tranquillo, fanno comprendere bene quanto indispensabile sia l’opera di chi presta servizio per proteggere la collettività, affrontando rischi estremi anche quando meno ce lo si aspetta. Una cosa questa su cui alcuni dovrebbero riflettere di più".
"Grazie alla bravura e alla professionalità degli operatori intervenuti, si è riusciti a contenere la situazione, con un solo ferito registrato - aggiunge ancora Fulvio Gonella, segretario Fsp Lecco. "La rapidità e l'efficacia delle forze dell'ordine sono state fondamentali per evitare che l'incidente coinvolgesse cittadini comuni, che in quel momento si trovavano nelle vicinanze. Le autorità stanno ora indagando sull'accaduto per comprendere meglio le dinamiche della sparatoria e garantire la sicurezza della comunità. Questo episodio sottolinea l'importanza del lavoro delle forze dell'ordine nel mantenere l'ordine e proteggere i cittadini".
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