Ad un anno dal congresso Fratelli d'Italia si 'allarga' e struttura

L'elenco è lungo, aperto dal sindaco di Malgrate Michele Peccati, presente personalmente in sala, così come l'omologo di Sueglio Sandro Cariboni. Annovera, sempre per restare tra le fasce tricolori,  anche Dario Pesenti di Morterone, Fabio Festorazzi di Perledo e Antonio Pasquini di Casargo, entrato nel partito insieme al fratello Riccardo, anch'egli consigliere comunale (ma a Primaluna) e ad un paio di componenti della sua amministrazione, Monica Tantardini e Marco Bellati.
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Ci sono poi, nell'area cittadina, Beppe Mambretti con Loredana Colella, Enrico Bianchini, Fabrizio Arrigoni, Giovanna Faccilongo, Michele Conti e Giancarlo Perego. E ancora, saltando da un nome all'altro lasciando di sicuro qualcuno indietro, Chiara Maria Camozzi di Missaglia, Andrea Conti e Umberto Fusi di Bulciago, Natale Riccardi di Nibionno,  Paolo Molteni di Lierna, Anna Buzzella di Dervio e Luca Mazzina di Colico, Giovanni Gianola di Premana... Nel campo degli “ex”, Claudio Rossi già vicesindaco di Airuno, Renato Busi già primo cittadino di Parlasco, Francesca Arone, già vicecoordinatore giovani di Forza Italia... 
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In un anno – quello trascorso dal congresso provinciale - Fratelli d'Italia nel lecchese ha lavorato per allargare la partecipazione coinvolgendo amministratori locali e esponenti della società civile, alcuni dei quali “di ritorno a casa, dopo la diaspora” come asserito dal Presidente Alessandro Negri, dando lettura della lista dei nuovi tesserati degli ultimi mesi, sedendo a fianco del vicepresidente di Regione Lombardia Marco Alparone, all'eurodeputato Pietro Fiocchi (“vedendo questi risultati mi si è aperto il cuore”) e ai parlamentari Andrea Tremaglia, Novo Umberto Maerna e Marco Osnato.
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Marco Alparone, Pietro Fiocchi, Novo Umberto Maerna e Andrea Tremaglia

Citati poi anche i sindaci eletti in liste civiche, ma “vicini al movimento”, pur senza avervi formalmente aderito, “con i quali collaboriamo nel quotidiano”, come Federico Airoldi di Brivio, Matteo Redaelli di Rogeno e Riccardo Fasoli di Mandello sul cui nome Luca Liberi, quale delegato agli Enti locali, ha invitato gli alleati a convergere in riferimento alla scelta del prossimo presidente della Comunità Montana Val San Martino e Lario Orientale, con la Lega compattamente schierata invece a sostegno dell'elezione Antonio Rusconi in una strana partita che vede dunque il Carroccio con i Civici e Fratelli d'Italia con quel PD che, dallo stesso tavolo, il consigliere regionale Giacomo Zamperini ha etichettato come “capace di seminare solo fumo”, in riferimento all'amministrazione del capoluogo, con Lecco dichiaratamente prossimo obiettivo per completare la linea diretta che porta in Regione, come al Governo a Roma e all'Europarlamento.
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Giacomo Zamperini e Alessandro Negri

“La nostra non è una prova muscolare, il far vedere quanta gente aderisce. E' il prendersi una responsabilità, il prendere atto di quello che ci hanno chiesto di fare gli italiani, i lombardi, i lecchesi. Una responsabilità da vivere appieno, senza paura. Abbiamo vissuto stagioni di gelo, ma non c'è inverno così rigido da distruggere radici profonde” ha detto “Zampe” circa l'azione portata avanti per ampliare la base, “per aggregare persone capaci di portare avanti le nostre idee. Vogliamo essere canale, contenitore, capace di fornire una alternativa vincente nel centrodestra: uniti si vince, da soli si perde, ma non permetteremo a nessuno di dirci cosa dobbiamo fare. Governeremo questo processo da protagonisti con chi vorrà stare al nostro fianco. A differenza di altri, non abbiamo mai votato per il centrosinistra”.
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Luca Liberi e Matteo Rosa

E di responsabilità ha parlato anche Alparone, elogiando lo stesso Zamperini e “Lallo” Negri per il lavoro svolto per aggregare attorno a loro nuovi amministratori, costruendo di fatto, a livello locale, il partito. In quest'ottica, dunque, anche la creazione dei dipartimenti, presentati da Matteo Rosa, sindaco di Sirtori, indicato qualche vice presidente vicario con delega all'attuazione del programma (l'altro vice presidente è Matteo Manzoni di Crandola). Ecco dunque l'elenco completo: Luca Liberi, come detto, si occuperà di enti locali, Lauro Commodo di comunicazione, Patrizia Graziani di cultura e innovazione, Luca Rosania del dipartimento “difensori del voto”, Pino Pogliani di difesa, Stefano Chirico di economia e finanza, Igor Amadori del dipartimento elettorale, Giulio Alfarano di quello per le emergenze e la prevenzione dei grandi rischi. E ancora il dipartimento “famiglia e valori non negoziabili” è affidato a Loredana Colella, formazione a Livia Valentini, giustizia a Alan Binda, imprese e mondo produttivo a Stefano Santi, Istruzione a Maria Chiara Camozzi, lavoro e crisi aziendali a Rino Didato. Per continuare, Antonio De Luca ha la delega alla legalità, sicurezza e immigrazione, Giovanni Gianola alla montagna e zone disagiate, Enrico Bianchini alle politiche sociali, Giuseppe Mambretti all'organizzazione, Donatella Scaravilli alla professioni e ai rapporti con il commercio, Fabio Colombo ai rapporti con le forze dell'ordine e i vigili del fuoco, Antonella Pellegri alla sanità, Matteo Sormani al territorio e al paesaggio, Elena Riva, infine, al turismo.
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