Caleotto: chiesa chiusa, 'qualcuno l'ha scambiata per un cesso'
“Non è una cosa bella da mettere sul giornale, ma c’è chi ha scambiato la Chiesa per un cesso”. Don Marco Rapelli, responsabile della Comunità Pastorale Madonna della Rovinata, spiega così, papale papale, la decisione di interdire provvisoriamente l’accesso alla parrocchiale di San Giuseppe al Caleotto, lungo via Baracca.
“La chiesa resterà chiusa temporaneamente per atti irrispettosi e vandalismi accaduti. Sarà aperta solo per le funzioni liturgiche nei tempi stabiliti”, si legge, sul cartello affisso all’ingresso del luogo di culto, costruito tra il 1947 e il 1951, con il boom edilizio di quegli anni in quell’angolo di città.“Qualcuno ha espletato i propri bisogni nel confessionale e nelle acquasantiere. E’ successo più di una volta e lascio immaginare anche l’amarezza di quelle persone che poi si sono trovate a dover ripulire. Questo il motivo della chiusura, limitata solo al tempo necessario per prendere dei provvedimenti” prosegue il parroco. Già fissato, infatti, per i prossimi giorni, un incontro per valutare la possibilità di installare le telecamere come deterrente, a tutela del decoro dell’immobile che conserva anche dipinti di pregio e valore dovuti al compianto pittore Orlando Sora (Fano 1903-Lecco 1981), cittadino benemerito con il riconoscimento civico di San Nicolò conferito con il sindaco Giuseppe Resinelli.
“E’ un peccato tenere chiuso perché la chiesa del Caleotto, essendo posta in un luogo di passaggio, è tanto frequentata anche durante la settimana”.
Per colpa di qualche incivile, al momento ci rimettono tutti.