Lecco: nel Piano per il diritto allo studio anche i 'patti digitali'
Si rinnova il Piano per il diritto allo studio del Comune di Lecco. Con il nuovo triennio, l’assessore all’Istruzione Emanuele Torri ha provato a dare un’impostazione nuova al documento che racchiude tutte le opportunità per gli istituti e gli alunni della città, comprendendo anche due nuove appendici sui dati relativi alla popolazione scolastica e sugli interventi di edilizia realizzati.
Il nuovo Piano procede per “parole chiave” per sottolineare una volta di più qual è l’idea di scuola che l’Amministrazione promuove insieme a dirigenti scolastici, insegnanti e genitori. La prima espressione è “una scuola che si rinnova” per essere attrattiva per le nuove famiglie: a tal proposito partirà un indirizzo basato sul metodo montessoriano alla De Amicis e continua l’approccio della “scuola senza zaino” alla Torri Tarelli. La seconda idea è quella della valorizzazione dei talenti attraverso le borse di studio per gli alunni “eccellenti” e il nuovo progetto dei “Talenti in volo” per premiare anche quei ragazzi che non hanno avuto rendimenti straordinari ma che hanno delle inclinazioni o un potenziale su cui investire nel futuro. C’è poi “una scuola che concilia”: il riferimento è al post scuola, al Cres, alle esperienze estive, al Piedibus, al servizio ponti e al nuovo progetto Edu l’hub, cominciato in via sperimentale a ottobre alla Tommaso Grossi, che consiste nell’estensione dell’orario per tre pomeriggi alla settimana durante il quale i ragazzi vengono coinvolti sia dagli insegnanti sia dagli educatori in laboratori esperienziali di varia natura che hanno anche l’obiettivo di aiutarli a uscire dall’isolamento.
“Una scuola che accompagna” si riferisce al fatto che l'Amministrazione è al fianco dei vari plessi per mettere a disposizione quelle risorse necessarie a sviluppare le progettualità proposte da insegnanti e dirigenti per rispondere ai bisogni specifici di ciascuna realtà: da questo approccio hanno preso vita i percorsi che riguardano l’educazione all’affettività e la gestione delle emozioni, il coordinamento pedagogico della scuola potenziata di Santo Stefano, la formazione specifica sulla psicomotricità per gli insegnanti degli asili e il nuovo progetto sui Patti educativi digitali: “Si tratta di un’iniziativa per discutere temi legati all’utilizzo di strumenti tecnologici per arrivare alla sottoscrizione di un "accordo" tra scuola, famiglia e ragazzi stessi – spiega l’assessore Torri –. Il progetto è partito con una serata di confronto guidata da un esperto in materia, Alberto Pellai, e proseguirà con la somministrazione di questionari a tutti i bambini e le famiglie del territorio in collaborazione con l’Università Bicocca. Nella terza fase si dovrebbe arrivare all’individuazione di regole condivise che verranno formalizzate in "patti" per l’utilizzo consapevole degli strumenti digitali che saranno poi presentati in una iniziativa pubblica”.
C’è poi anche la “scuola che progetta”, la “scuola che include”, in riferimento alle iniziative di assistenza educativa e alfabetizzazione linguistica per i bambini di origine straniera, e infine la “scuola che orienta” con il progetto Iang. Il Piano per il diritto allo studio illustra anche i diversi servizi offerti (mensa, cedole librarie, coordinamento con l’area 0-6…) e le appendici con i dati sulla popolazione scolastica (a settembre erano 1.093 all'Infanzia, -17 rispetto al 2023, 2.045 alla Primaria (-55) e 1.670 alle Medie con una perdita di 88 alunni) e quelli sugli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria realizzati negli edifici che sono valsi nei due anni precedenti quasi 10 milioni, di cui 1,8 destinati alla ristrutturazione della Carducci dove però - denuncia la consigliera Alessandra Rota di Fratelli d’Italia - gli studenti sarebbero al freddo perché l’impianto di riscaldamento non funziona.
Il nuovo Piano procede per “parole chiave” per sottolineare una volta di più qual è l’idea di scuola che l’Amministrazione promuove insieme a dirigenti scolastici, insegnanti e genitori. La prima espressione è “una scuola che si rinnova” per essere attrattiva per le nuove famiglie: a tal proposito partirà un indirizzo basato sul metodo montessoriano alla De Amicis e continua l’approccio della “scuola senza zaino” alla Torri Tarelli. La seconda idea è quella della valorizzazione dei talenti attraverso le borse di studio per gli alunni “eccellenti” e il nuovo progetto dei “Talenti in volo” per premiare anche quei ragazzi che non hanno avuto rendimenti straordinari ma che hanno delle inclinazioni o un potenziale su cui investire nel futuro. C’è poi “una scuola che concilia”: il riferimento è al post scuola, al Cres, alle esperienze estive, al Piedibus, al servizio ponti e al nuovo progetto Edu l’hub, cominciato in via sperimentale a ottobre alla Tommaso Grossi, che consiste nell’estensione dell’orario per tre pomeriggi alla settimana durante il quale i ragazzi vengono coinvolti sia dagli insegnanti sia dagli educatori in laboratori esperienziali di varia natura che hanno anche l’obiettivo di aiutarli a uscire dall’isolamento.
“Una scuola che accompagna” si riferisce al fatto che l'Amministrazione è al fianco dei vari plessi per mettere a disposizione quelle risorse necessarie a sviluppare le progettualità proposte da insegnanti e dirigenti per rispondere ai bisogni specifici di ciascuna realtà: da questo approccio hanno preso vita i percorsi che riguardano l’educazione all’affettività e la gestione delle emozioni, il coordinamento pedagogico della scuola potenziata di Santo Stefano, la formazione specifica sulla psicomotricità per gli insegnanti degli asili e il nuovo progetto sui Patti educativi digitali: “Si tratta di un’iniziativa per discutere temi legati all’utilizzo di strumenti tecnologici per arrivare alla sottoscrizione di un "accordo" tra scuola, famiglia e ragazzi stessi – spiega l’assessore Torri –. Il progetto è partito con una serata di confronto guidata da un esperto in materia, Alberto Pellai, e proseguirà con la somministrazione di questionari a tutti i bambini e le famiglie del territorio in collaborazione con l’Università Bicocca. Nella terza fase si dovrebbe arrivare all’individuazione di regole condivise che verranno formalizzate in "patti" per l’utilizzo consapevole degli strumenti digitali che saranno poi presentati in una iniziativa pubblica”.
C’è poi anche la “scuola che progetta”, la “scuola che include”, in riferimento alle iniziative di assistenza educativa e alfabetizzazione linguistica per i bambini di origine straniera, e infine la “scuola che orienta” con il progetto Iang. Il Piano per il diritto allo studio illustra anche i diversi servizi offerti (mensa, cedole librarie, coordinamento con l’area 0-6…) e le appendici con i dati sulla popolazione scolastica (a settembre erano 1.093 all'Infanzia, -17 rispetto al 2023, 2.045 alla Primaria (-55) e 1.670 alle Medie con una perdita di 88 alunni) e quelli sugli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria realizzati negli edifici che sono valsi nei due anni precedenti quasi 10 milioni, di cui 1,8 destinati alla ristrutturazione della Carducci dove però - denuncia la consigliera Alessandra Rota di Fratelli d’Italia - gli studenti sarebbero al freddo perché l’impianto di riscaldamento non funziona.
M.V.