Introzzo: quasi mezzo milione per mettere in sicurezza la frana che incombe da oltre 20 anni sul paese
Un piano da 18,5 milioni di euro, per un totale di trentatré interventi in dieci province lombarde: questi i numeri del nuovo programma per la difesa del suolo e la mitigazione dei rischi idrogeologici del territorio, approvato due giorni fa dalla Giunta regionale. “Attraverso questo nuovo, importante piano – hanno commentato il presidente Attilio Fontana e l’assessore regionale al Territorio e Sistemi verdi Gianluca Comazzi – abbiamo voluto dare un ulteriore segnale di attenzione ai tanti comuni e ai cittadini che vivono in aree geografiche che necessitano di questo tipo di interventi”. “I danni provocati dalle recenti ondate di maltempo – ha aggiunto Comazzi - impongono uno sforzo crescente per affrontare e risolvere in maniera tempestiva le criticità: abitati isolati da frane, quartieri allagati, esondazioni fluviali, per citare le fattispecie più frequenti. Il nostro impegno sul territorio regionale è capillare e costante: a riprova di ciò, nel 2024 abbiamo stanziato in totale 34 milioni di euro (il piano in oggetto più quello approvato a luglio, ndr) per interventi a contrasto del dissesto idrogeologico e negli ultimi cinque anni Regione ha destinato circa 1 miliardo di euro per la difesa del suolo”.
Tra i comuni del lecchese che hanno beneficiato dell’ultimo finanziamento in arrivo da Regione Lombardia – oltre a Nibionno, che ha ottenuto 700.000 per la messa in sicurezza della scarpata a margine stradale in località Mongodio-Nibionno, Lotto 1 – figura anche quello di Valvarrone, che riceverà 468.000 euro per mettere in sicurezza la frana della Valle Portola a monte della chiesa di sant’Antonio, in località Introzzo. “Parliamo di un problema di lunga data, che finalmente troverà una soluzione definitiva” ci ha spiegato Luca Buzzella, sindaco di Valvarrone. Il movimento franoso in oggetto, infatti, incombe sull’abitato di Introzzo ormai da circa due decenni e mezzo.
Già nel 2007-2008 si era intervenuti in somma urgenza, realizzando una serie di opere di “difesa” e di regimazione idraulica; opere che, tuttavia, con gli anni si sono dimostrate insufficienti a garantire una messa in sicurezza adeguata e duratura della frana, vista anche – si cita la relazione di progetto dell’intervento – la “riattivazione del fenomeno destabilizzante con la conseguente formazione di plurime fratture sulla scarpata, segno della forte entità del movimento franoso in atto sul versante”, con conseguente “sradicamento parziale della rete in aderenza installata nel 2007”. “In seguito agli eventi alluvionali degli ultimi anni” ha aggiunto il sindaco “le briglie si sono quasi riempite e necessitano certamente di manutenzione”.L’intervento finanziato da Regione per quasi mezzo milione permetterà di mettere in sicurezza il versante in destra idraulica della Valle Portola, a monte delle opere realizzate più di quindici anni fa. Nel concreto, si opererà per stabilizzare gli strati superficiali instabili sul sottostante substrato roccioso, grazie alla posa di una rete metallica in aderenza, ancorata con chiodature in barre d’acciaio. Si legge ancora nella relazione che “la tipologia di intervento scelta permette di intervenire nel modo meno invasivo possibile sul paesaggio, garantendo al contempo la messa in sicurezza superficiale della frana che negli ultimi decenni ha più volte colpito Introzzo provocando diversi disagi per la popolazione locale”.Il sindaco ha inoltre ricordato che il versante in oggetto interessa anche parte della rete idrica; perciò, “dovremmo lavorare di concerto con Lario Reti Holding”. Buzzella e la sua amministrazione rivolgono infine “un ringraziamento a Regione Lombardia, nelle figure del presidente Fontana e dell’assessore Comazzi, e al sottosegretario Piazza, sempre attento alle esigenze del territorio e vicino ai piccoli comuni come il nostro”. Mentre l’auspicio del primo cittadino di Valvarrone è che – oltre a quella della Valle Portola – anche altre situazioni sul territorio comunale trovino una messa in sicurezza definitiva. Buzzella si riferisce in particolare al reticolo minore sopra l’abitato di Tremenico e alla frana che interessa la strada ASP della Madonna di Bondo, sopra Vestreno. “Speriamo a breve di avere buone notizie, per noi è molto importante riuscire a sanare tutte queste situazioni legate al dissesto idrogeologico” ha dichiarato ancora Buzzella, mostrandosi fiducioso a proposito delle prospettive di rilancio di un territorio che sembra offrire alcuni segnali incoraggianti, nei termini di “un mercato immobiliare relativamente in fermento a Vestreno e in parte anche a Introzzo e Tremenico”.
Tra i comuni del lecchese che hanno beneficiato dell’ultimo finanziamento in arrivo da Regione Lombardia – oltre a Nibionno, che ha ottenuto 700.000 per la messa in sicurezza della scarpata a margine stradale in località Mongodio-Nibionno, Lotto 1 – figura anche quello di Valvarrone, che riceverà 468.000 euro per mettere in sicurezza la frana della Valle Portola a monte della chiesa di sant’Antonio, in località Introzzo. “Parliamo di un problema di lunga data, che finalmente troverà una soluzione definitiva” ci ha spiegato Luca Buzzella, sindaco di Valvarrone. Il movimento franoso in oggetto, infatti, incombe sull’abitato di Introzzo ormai da circa due decenni e mezzo.
Già nel 2007-2008 si era intervenuti in somma urgenza, realizzando una serie di opere di “difesa” e di regimazione idraulica; opere che, tuttavia, con gli anni si sono dimostrate insufficienti a garantire una messa in sicurezza adeguata e duratura della frana, vista anche – si cita la relazione di progetto dell’intervento – la “riattivazione del fenomeno destabilizzante con la conseguente formazione di plurime fratture sulla scarpata, segno della forte entità del movimento franoso in atto sul versante”, con conseguente “sradicamento parziale della rete in aderenza installata nel 2007”. “In seguito agli eventi alluvionali degli ultimi anni” ha aggiunto il sindaco “le briglie si sono quasi riempite e necessitano certamente di manutenzione”.L’intervento finanziato da Regione per quasi mezzo milione permetterà di mettere in sicurezza il versante in destra idraulica della Valle Portola, a monte delle opere realizzate più di quindici anni fa. Nel concreto, si opererà per stabilizzare gli strati superficiali instabili sul sottostante substrato roccioso, grazie alla posa di una rete metallica in aderenza, ancorata con chiodature in barre d’acciaio. Si legge ancora nella relazione che “la tipologia di intervento scelta permette di intervenire nel modo meno invasivo possibile sul paesaggio, garantendo al contempo la messa in sicurezza superficiale della frana che negli ultimi decenni ha più volte colpito Introzzo provocando diversi disagi per la popolazione locale”.Il sindaco ha inoltre ricordato che il versante in oggetto interessa anche parte della rete idrica; perciò, “dovremmo lavorare di concerto con Lario Reti Holding”. Buzzella e la sua amministrazione rivolgono infine “un ringraziamento a Regione Lombardia, nelle figure del presidente Fontana e dell’assessore Comazzi, e al sottosegretario Piazza, sempre attento alle esigenze del territorio e vicino ai piccoli comuni come il nostro”. Mentre l’auspicio del primo cittadino di Valvarrone è che – oltre a quella della Valle Portola – anche altre situazioni sul territorio comunale trovino una messa in sicurezza definitiva. Buzzella si riferisce in particolare al reticolo minore sopra l’abitato di Tremenico e alla frana che interessa la strada ASP della Madonna di Bondo, sopra Vestreno. “Speriamo a breve di avere buone notizie, per noi è molto importante riuscire a sanare tutte queste situazioni legate al dissesto idrogeologico” ha dichiarato ancora Buzzella, mostrandosi fiducioso a proposito delle prospettive di rilancio di un territorio che sembra offrire alcuni segnali incoraggianti, nei termini di “un mercato immobiliare relativamente in fermento a Vestreno e in parte anche a Introzzo e Tremenico”.
A.Te.