Lecco: selezionati 3 nuovi cittadini benemeriti, sono Buttironi, Milani e padre Pozzi

Lecco il 6 dicembre avrà tre nuovi cittadini benemeriti. L'apposita conferenza, composta dal Sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, dal presidente del Consiglio comunale Roberto Nigriello, dai Vicepresidenti e dai Capigruppo consiliari, riunitasi per discutere le candidature ha questa sera scelto di attribuire il San Nicolò d'oro a Mariuccia Buttironi, Renato Milani e Padre Norberto Pozzi.
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Mariuccia Buttironi, Renato Milani e padre Padre Norberto Pozzi.
Sotto una foto scattata in occasione delle benemerenze 2022

Mariuccia Buttironi
, olatese, storica insegnante dedicata con profonda passione a dare “voce a chi non ha voce”, ha portato a Lecco, negli anni Settanta, il gruppo Rete Radié Resch, un’Associazione di Solidarietà Internazionale fondata nel 1964 dal giornalista Ettore Masina e da sua moglie Clotilde Buraggi, su ispirazione del prete operaio francese Paul Gauthier. Nel territorio lecchese - si legge sul sito del sodalizio - "siamo impegnate/i a diffondere regolarmente informazioni e conoscenze che offrano l’accesso a diverse realtà del Sud del mondo solitamente trascurate dai media, realtà che conosciamo attraverso le operazioni che la Rete sostiene; a realizzare iniziative pubbliche, con testimonianze di comunità che in diversi paesi del Sud del mondo lottano contro l’impoverimento e oppongono resistenza nonviolenta a situazioni di oppressione; a costruire una rete di collaborazione con le associazioni e le comunità locali con le quali condividiamo valori di giustizia e pace, per dar vita a iniziative comuni capaci di visibilità e ampio coinvolgimento". Con Pierfranco Mastalli, Elza Ferrario ed Ezio Lanfranconi, nel 2022, Mariuccia Buttironi ha inolte dato vita al comitato organizzatore della rassegna dedicata all'amico padre David Maria Turoldo, nel trentesimo anniversario della morte. 
Renato Milani, invece, Cavaliere della Repubblica dal 2016,  è il Presidente del Coordinamento Telethon per la provincia di Lecco. Merito (anche suo) dunque se il nostro territorio, ormai da anni, svetta nelle classifiche per generosità a sostegno della ricerca. "Un uomo di prospettiva" è definito sul sito della Fondazione, lui che nella vita di tutti i giorni è responsabile tecnico per un’azienda che progetta e realizza ottiche per satelliti.
Padre Norberto Pozzi, acquatese, classe 1952, lo scorso anno, dopo essere saltato su una mina in Centrafrica, è sopravvissuto miracolamente. Laggiù era arrivato per la prima volta nel 1980, lavorando per 8 anni nella missione di Bozoum come muratore-geometra. Diventato carmelitano, è tornato come missionario operando con grande forza e coraggio nei villaggi della savana, fino al grave incidente patito mentre era diretto al villaggio di Bokpayan, a 22 km da "casa", per andare a riparare una scuola. Ci ha rimesso un piede, ma è vivo.
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