Parco Monte Barro: pronto il calendario 2025, premi ai vincitori del concorso
Il calendario 2025 del Parco Monte Barro è pronto, in tutta la sua bellezza, corredato dalle foto selezionate grazie anche al consueto concorso lanciato, tra aprile e fine giugno, dall'Ente. La giuria, composta da Paola Golfari, presidente Parco Monte Barro, Ruggero Meles giornalista e scrittore nonché dai fotografi Paolo Ortelli e Riccardo Agretti, in collaborazione con la rivista Orobie, alla fine di ogni mese ha avuto il compito di scegliere le immagini migliori e stilare una classifica con il coordinamento di Federico Bonifacio. Sono risultati vincitori Sergio Riva di Olginate per il mese di aprile con la foto intitolata “Angelica”; Henry Fumagalli di Lambrugo per il mese di maggio con la foto intitolata "La strana coppia” a pari merito con Valerio Seveso di Barlassina con la foto intitolata “Il Monte Barro, prima vetta dopo la pianura”; Alessia Beretta di Arcore per il mese di giugno con la foto intitolata “Esploratori nell’infinito” a pari merito con Giancarlo Bonfanti di Lecco con la foto intitolata “La nebbia”. A loro verrà attribuito un buono pranzo per 2 persone presso il ristorante Eremo di Monte Barro e un abbonamento annuale alla rivista Orobie.
Tra tutte le fotografie scelte dalla giuria, il pubblico, tramite le pagine social del Parco, ha decretato la sua preferita che è risultata la foto dal titolo “Angelica” scattata da Sergio Riva, nel frattempo deceduto improvvisamente. I suoi familiari potranno ritirare il premio da lui meritato: un buono per una notte da passare presso l’ostello del Parco Monte Barro. I fotografi i cui scatti sono stati scelti per illustrare il Calendario 2025 anche se non vincenti riceveranno pubblicazioni del Parco.
"Lunedì 18 novembre alle ore 21 presso la Sala CFA di Villa Bertarelli a Galbiate, premieremo ufficialmente i vincitori consegnando i meritati premi e presenteremo il nuovo Calendario 2025 del Parco Monte Barro, illustrato mese per mese con fotografie che hanno partecipato al Concorso “Contrasti sul Barro”. Il Calendario di quest’anno, che chiude un quinquennio di amministrazione, riporta in estrema sintesi la storia del Parco Monte Barro dalle sue origini ai giorni nostri" spiegano dall'Ente. "Una storia che affonda le sue origini dal 1969 quando la volontà popolare, guidata da amministratori lungimiranti del territorio, volle far nascere il Comitato per la salvaguardia del Monte Barro (divenuto poi Consorzio nel 1974), tanti anni prima che Regione Lombardia istituisse i Parchi Regionali nel 1983. Un Parco che oggi si presenta come sede di due Musei (Museo Etnografico dell’Alta Brianza e Museo Archeologico del Barro), il Parco Archeologico, sede del più grande insediamento di età gota (V e VI sec.d.C.) scavato in Italia e gli scavi archeologici di Monte Castelletto sopra il Comune di Pescate. E’ sede di due centri scientifici di Regione Lombardia (l’ex Roccolo di Costa Perla per lo studio delle migrazioni degli uccelli e il Centro Flora Autoctona per la salvaguardia e la riproduzione di piante autoctone anche a rischio di estinzione) e ancora il “Centro Turistico Culturale dell’Eremo” (sede di un ristorante, un ostello da 50 posti letto gestito da Legambiente Lecco, sale espositive e didattiche), i meravigliosi giardini storici di Villa Bertarelli sede del Parco e l’affascinante Chiesa incompiuta di san Michele che ospita nei mesi estivi spettacoli ed eventi culturali. E non dimentichiamo i 44 km di sentieri che partono da diverse posizioni del territorio e convergono verso la vetta e le famose falesie di arrampicata di Camporeso. La gestione di tutto questo è resa possibile anche grazie ai tanti volontari che, da sempre, offrono le loro competenze e il loro tempo ai musei e alla manutenzione dei sentieri e delle baite del Parco a cui vanno tutti i nostri ringraziamenti!".
PER VISUALIZZARE IL CALENDARIO COMPLETO, CLICCA QUI
Tra tutte le fotografie scelte dalla giuria, il pubblico, tramite le pagine social del Parco, ha decretato la sua preferita che è risultata la foto dal titolo “Angelica” scattata da Sergio Riva, nel frattempo deceduto improvvisamente. I suoi familiari potranno ritirare il premio da lui meritato: un buono per una notte da passare presso l’ostello del Parco Monte Barro. I fotografi i cui scatti sono stati scelti per illustrare il Calendario 2025 anche se non vincenti riceveranno pubblicazioni del Parco.
"Lunedì 18 novembre alle ore 21 presso la Sala CFA di Villa Bertarelli a Galbiate, premieremo ufficialmente i vincitori consegnando i meritati premi e presenteremo il nuovo Calendario 2025 del Parco Monte Barro, illustrato mese per mese con fotografie che hanno partecipato al Concorso “Contrasti sul Barro”. Il Calendario di quest’anno, che chiude un quinquennio di amministrazione, riporta in estrema sintesi la storia del Parco Monte Barro dalle sue origini ai giorni nostri" spiegano dall'Ente. "Una storia che affonda le sue origini dal 1969 quando la volontà popolare, guidata da amministratori lungimiranti del territorio, volle far nascere il Comitato per la salvaguardia del Monte Barro (divenuto poi Consorzio nel 1974), tanti anni prima che Regione Lombardia istituisse i Parchi Regionali nel 1983. Un Parco che oggi si presenta come sede di due Musei (Museo Etnografico dell’Alta Brianza e Museo Archeologico del Barro), il Parco Archeologico, sede del più grande insediamento di età gota (V e VI sec.d.C.) scavato in Italia e gli scavi archeologici di Monte Castelletto sopra il Comune di Pescate. E’ sede di due centri scientifici di Regione Lombardia (l’ex Roccolo di Costa Perla per lo studio delle migrazioni degli uccelli e il Centro Flora Autoctona per la salvaguardia e la riproduzione di piante autoctone anche a rischio di estinzione) e ancora il “Centro Turistico Culturale dell’Eremo” (sede di un ristorante, un ostello da 50 posti letto gestito da Legambiente Lecco, sale espositive e didattiche), i meravigliosi giardini storici di Villa Bertarelli sede del Parco e l’affascinante Chiesa incompiuta di san Michele che ospita nei mesi estivi spettacoli ed eventi culturali. E non dimentichiamo i 44 km di sentieri che partono da diverse posizioni del territorio e convergono verso la vetta e le famose falesie di arrampicata di Camporeso. La gestione di tutto questo è resa possibile anche grazie ai tanti volontari che, da sempre, offrono le loro competenze e il loro tempo ai musei e alla manutenzione dei sentieri e delle baite del Parco a cui vanno tutti i nostri ringraziamenti!".
PER VISUALIZZARE IL CALENDARIO COMPLETO, CLICCA QUI