Calolzio. T-red: BeneComune insiste, 'il sindaco annulli le multe'
Il sindaco dovrebbe annullare le multe elevate dal T-red di Corso Dante. Lo ribadisce il gruppo d'opposizione Calolziocorte BeneComune, dopo aver scritto al Prefetto - che ha chiesto al primo cittadino di dare riscontro dell'accaduto - e al Segretario Comunale che ha formalizzato per iscritto la propria risposta, ripercorrendo l'iter amministrativo che ha portato all'installazione del rilevatore che ha poi "bastonato", come noto, centinaia di utenti della strada, tra motociclisti e automobilisti, che nel giro di pochi mesi sono stati colti dall'occhio elettronico a passare con il rosso oppure a fermarsi oltre la linea d'arresto.
"L'esperienza maturata con lo stesso tipo di impianto, posizionato all'intersezione tra via Lavello e Corso Europa in direzione Bergamo - scrive il dottor Giuseppe Parente nella missiva indirizzata alla capogruppo Sonia Mazzoleni e resa pubblica da quest'ultima - è stato un fattore determinante ad indirizzare la scelta di procedere in tal senso con un nuovo rilevatore. L'alto numero di infrazioni accertate dall'impianto dà contezza della pericolosità, per gli utenti deboli della strada, di comportamenti di tanti automobilisti" aggiunge il Segretario, che conferma - come già noto - come l'individuazione della società esterna a cui affidare il servizio sia stata operata dal responsabile della Polizia Locale, senza che la Giunta abbia deliberato in tal senso, come invece ritenuto necessario da una recentissima sentenza della Cassazione Civile, datata agosto 2024 (dunque successiva all'accensione del T-red calolziese). "L'Ordinanza di Cassazione - citata a più riprese dalla minoranza ndr - riforma la Sentenza del Tribunale di Torino n. 4280/2020 in accoglimento dell'Appello del Comune di Moncalieri, avverso la Sentenza del Giudice di Pace di Torino n. 556/2029 che accolse la opposizione di un privato ricorrente ai verbali di contestazione avvenuti attraverso l'utilizzazione di un T-red, in mancanza di una previa approvazione del posizionamento dell'apparecchio con delibera di Giunta. Fino alla recente Ordinanza della Cassazione - annota ancora Parente - era prassi amministrativa pressoché maggioritaria dare avvio alle procedure attraverso un atto del Responsabile del Settore Polizia Locale al quale compete assumere provvedimenti in materia di controllo sull'uso della strada nell'ambito del territorio di competenza, ai sensi degli art. 11 e 13 del cds. Il fatto stesso che il Tribunale di Torino nell'anno 2020 sentenziasse la non necessità di una delibera di Giunta giustifica l'operato di tantissime amministrazioni come Calolziocorte che hanno attivato il sistema di rilevazione automatico nell'ambito della normale attività di controllo propria del corpo di Polizia Locale. Per il futuro occorrerà tener conto del provvedimento della Cassazione per ogni attività di controllo della circolazione stradale, anche se ciò non appare del tutto in linea con quanto sancito dal codice della strada..."
Una spiegazione che "in parte ha ignorato e non ha risposto ai nostri numerosi nostri richiami a vizi di legittimità e criticità" secondo BeneComune. "Dire oggi “scusate non lo sapevamo” o “l’abbiamo saputo solo ad agosto 2024” non è accettabile, in quanto la necessità di adeguata motivazione della Giunta Comunale trovava già riferimento nella Circolare 14 maggio 2008 del Ministero dell’Interno. Ancora più grave è avere ignorato che le competenze della circolazione stradale all’interno del territorio comunale sono del Sindaco e della Giunta in quanto organo politico (Art. 5 e 7 Codice della strada)". Sonia Mazzoleni torna dunque ad accusare Ghezzi di "eccesso di potere", esortandolo così "ad annullare tutti i verbali ed avviare un iter amministrativo che porti ad un rimborso a quanti hanno già pagato l’ingiusta sanzione".
"L'esperienza maturata con lo stesso tipo di impianto, posizionato all'intersezione tra via Lavello e Corso Europa in direzione Bergamo - scrive il dottor Giuseppe Parente nella missiva indirizzata alla capogruppo Sonia Mazzoleni e resa pubblica da quest'ultima - è stato un fattore determinante ad indirizzare la scelta di procedere in tal senso con un nuovo rilevatore. L'alto numero di infrazioni accertate dall'impianto dà contezza della pericolosità, per gli utenti deboli della strada, di comportamenti di tanti automobilisti" aggiunge il Segretario, che conferma - come già noto - come l'individuazione della società esterna a cui affidare il servizio sia stata operata dal responsabile della Polizia Locale, senza che la Giunta abbia deliberato in tal senso, come invece ritenuto necessario da una recentissima sentenza della Cassazione Civile, datata agosto 2024 (dunque successiva all'accensione del T-red calolziese). "L'Ordinanza di Cassazione - citata a più riprese dalla minoranza ndr - riforma la Sentenza del Tribunale di Torino n. 4280/2020 in accoglimento dell'Appello del Comune di Moncalieri, avverso la Sentenza del Giudice di Pace di Torino n. 556/2029 che accolse la opposizione di un privato ricorrente ai verbali di contestazione avvenuti attraverso l'utilizzazione di un T-red, in mancanza di una previa approvazione del posizionamento dell'apparecchio con delibera di Giunta. Fino alla recente Ordinanza della Cassazione - annota ancora Parente - era prassi amministrativa pressoché maggioritaria dare avvio alle procedure attraverso un atto del Responsabile del Settore Polizia Locale al quale compete assumere provvedimenti in materia di controllo sull'uso della strada nell'ambito del territorio di competenza, ai sensi degli art. 11 e 13 del cds. Il fatto stesso che il Tribunale di Torino nell'anno 2020 sentenziasse la non necessità di una delibera di Giunta giustifica l'operato di tantissime amministrazioni come Calolziocorte che hanno attivato il sistema di rilevazione automatico nell'ambito della normale attività di controllo propria del corpo di Polizia Locale. Per il futuro occorrerà tener conto del provvedimento della Cassazione per ogni attività di controllo della circolazione stradale, anche se ciò non appare del tutto in linea con quanto sancito dal codice della strada..."
Una spiegazione che "in parte ha ignorato e non ha risposto ai nostri numerosi nostri richiami a vizi di legittimità e criticità" secondo BeneComune. "Dire oggi “scusate non lo sapevamo” o “l’abbiamo saputo solo ad agosto 2024” non è accettabile, in quanto la necessità di adeguata motivazione della Giunta Comunale trovava già riferimento nella Circolare 14 maggio 2008 del Ministero dell’Interno. Ancora più grave è avere ignorato che le competenze della circolazione stradale all’interno del territorio comunale sono del Sindaco e della Giunta in quanto organo politico (Art. 5 e 7 Codice della strada)". Sonia Mazzoleni torna dunque ad accusare Ghezzi di "eccesso di potere", esortandolo così "ad annullare tutti i verbali ed avviare un iter amministrativo che porti ad un rimborso a quanti hanno già pagato l’ingiusta sanzione".