PAROLE CHE PARLANO/202
Fiera
Ecco una parola semplice, ma ricca di significati.
Definiamo fiera, come prima cosa, un evento pubblico, dove si espongono e si vendono articoli di ogni genere, dai mobili ai libri, dagli oggetti di giardinaggio ai macchinari, all’elettronica, ai vestiti e altro ancora. Questa accezione si è evoluta a partire dal latino feria cioè giorno festivo o vacanza. I giorni di feriae erano dedicati dai Romani al riposo e alle celebrazioni religiose. La gente, avendo più tempo libero, si recava pertanto nei centri abitati per partecipare alle celebrazioni e, allo stesso tempo, per acquistare beni e servizi. I giorni festivi, quindi, rappresentavano un'occasione unica per gli artigiani e i mercanti di esporre e vendere i loro prodotti, incontrando potenziali clienti da diverse regioni.
Ma il termine fiera non può non richiamare alla mente anche uno dei tanti animali selvaggi che, per fortuna, ancora popolano il nostro pianeta. Nonostante il termine sia lo stesso, la sua origine è differente. Deriva infatti dalla radice latina: ferus che indicava un animale selvatico, indomabile, e per estensione, feroce. Possiamo quindi affermare che, se definiamo “fiera” un leone, non ci stiamo allontanando dal suo significato originale legato all'idea di forza, potenza e selvatichezza.
Ci rimane solo l’aggettivo fiera, o fiero al maschile. Definiamo fiera una persona che si mostra orgogliosa per un traguardo raggiunto da sé o da qualcuno a lei legata o per altro ancora. Può sembrare strano, ma la radice è ancora ferus, feroce. È stato durante il Medioevo che questo aggettivo ha cominciato a essere usato anche per descrivere persone che mostravano un'energia o una forza interiore indomita, allontanandosi quindi dall'idea di "feroce" e iniziando a indicare una qualità positiva, legata all'onore, alla dignità e all’orgoglio.