Valmadrera: a Uni3 ospite Lino Zani, l'alpinista amico di Papa Giovanni Paolo II

Nell’ambito dell’edizione 2024-2025 di Uni3, l’Università della Terza Età, ieri pomeriggio nella sala auditorium del Centro culturale Fatebenefratelli di Valmadrera si è tenuto un incontro particolarmente speciale. L'appuntamento, dal titolo “Una vita dedicata alla montagna”, ha visto infatti come ospite Lino Zani, noto alpinista, maestro di sci, scrittore e divulgatore televisivo, che ha dedicato la sua intera esistenza alla montagna e alla cultura del rispetto per l'ambiente. 
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Lino Zani
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L’alpinista ha raccontato alla platea di anziani e agli ospiti della Casa di riposo Opera Pia Magistris come il suo profondo amore per le vette sia nato già dalla primissima infanzia. Nato il 27 febbraio 1957, Zani ha infatti trascorso la sua vita tra le cime, grazie ai genitori che, come lavoro, gestivano rifugi di alta montagna. A soli sei mesi Lino fu portato per la prima volta al Garibaldi, e da lì, per ben 45 anni, trascorse le sue estati e primavere in quota, imparando a conoscere e rispettare la natura in ogni suo aspetto.
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Nel corso della sua giovinezza, la famiglia Zani si trasferì al Rifugio Lobbia Alta dedicato ai Caduti dell’Adamello, a 3.500 metri, una posizione remota e difficile da raggiungere, priva all'epoca di acqua corrente ed elettricità. Lino ha quindi descritto come, da bambino, lui e i suoi fratelli si divertissero a giocare tra crepacci e laghi ghiacciati. Ha raccontato divertenti aneddoti e i ricordi della sua infanzia, come quella volta in cui, a soli sei anni, venne calato a testa in giù all'interno di un crepaccio per recuperare lo zaino di un alpinista. Nonostante le difficoltà, Zani si è formato come maestro di sci insieme ai fratelli, diventando parte di una tradizione di insegnamento che si perpetua ancora oggi.
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Tra i racconti più coinvolgenti vi è stato certamente quello dell’incontro con Papa Giovanni Paolo II: era il giugno del 1984 quando quattro preti polacchi giunsero al rifugio gestito dalla famiglia Zani, chiedendo di poter sciare. Uno di loro rivelò poi di essere il segretario personale del Pontefice, in avanscoperta per organizzare una vacanza in montagna per Sua Santità, che tra sorpresa e timore Lino e la sua famiglia accettarono di ospitare. 
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Fu così che, pochi giorni dopo, il Santo Padre, accompagnato dall’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini, arrivò in elicottero tra le nevi dell’Adamello. La sicurezza era elevata, con la Digos e i servizi segreti presenti sul posto. Durante la permanenza, Zani ebbe modo di sciare proprio con il Papa, accompagnandolo anche in momenti di riflessione e preghiera. Un giorno, la madre di Lino preparò per il Giovanni Paolo II e il Presidente Pertini un pranzo tipico, gli "strozzapreti" trentini, aggiungendo un tocco di familiarità a quei giorni speciali, per Lino e la sua famiglia indimenticabili. 
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In quella cornice straordinaria, tra discese sulle piste ghiacciate e racconti dei ricordi di guerra legati a quei luoghi, nacque tra i due un’amicizia profonda. Le serate trascorrevano tra il calore della stufa, momenti conviviali in famiglia e contemplazione della montagna, un ambiente che il Papa sentiva particolarmente affine. Quando il Pontefice ritornò a Roma, invitò la famiglia a raggiungerlo in Vaticano, segnando l'inizio di una relazione di amicizia e stima reciproca che avrebbe segnato profondamente la vita dell’alpinista.
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L'assessore Rita Bosisio

“Fu un periodo splendido, vedere quest’uomo che pregava assorto nel silenzio della mia montagna è stato per me indimenticabile. Ricordo l’ultimo giorno, sciammo insieme e mi chiese poi di essere portato su di un passo, si sedette su una pietra e si mise in contemplazione. Fu un momento memorabile, l’atmosfera era surreale, non mi sembrava vero” ha spiegato Lino ricordando quei momenti che lasciarono un’impronta indelebile nella sua vita. Nel 2011 ha deciso di raccontare l'amicizia con Papa Giovanni Paolo II nel libro “Era Santo, era uomo” dove narra con passione la sacralità della montagna e la profondità di quell'incontro. 
Al termine del pomeriggio l’assessore valmadrerese con delega ai servizi sociali Rita Bosisio si è detta molto contenta per la partecipazione numerosa, ringraziando l’ospite per la testimonianza toccante. 
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Sa.A.
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