4 sportelli per prendersi cura di chi cura. Progetto al via

Quattro e più sportelli nel territorio lecchese  a supporto dei “caregiver” per fornire informazioni, sostegno, consiglio, indicazioni per affrontare situazioni difficili non solo dal punto di vita pratico ma anche psicologico.
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Claudio Dossi
Prendersi cura di chi si prende cura. E’ tema da tempo al centro di dibattiti e riflessioni. L’invecchiamento della popolazione con l’aggravarsi delle condizioni di salute comporta un appesantimento delle condizioni famigliari. E le persone che si fanno carico di congiunti anziani o malati – “caregiver” è il termine inglese ormai d’uso comune anche da noi - troppo spesso si sentono allo sbaraglio, hanno bisogno di aiuto e di aiuti che a volte non sanno a chi chiedere.
Prendersi cura di chi si prende cura, dunque. E’ in quest’ottica l’avvio di un progetto nel Lecchese che vede in prima fila l’Auser (sigla che sta per Associazione per l’invecchiamento attivo): di concerto con l’azienda sanitaria territoriale ha partecipato a un bando regionale ottenendo i finanziamenti appunto per l’apertura degli sportelli. “Con voi per loro”, il titolo.
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Emanuele Manzoni
Il progetto è stato presentato in un incontro tenutosi al centro civico “Pertini” di Germanedo e al quale sono intervenuti Claudio Dossi (presidente provinciale dell’Auser lecchese), Stefania Bolis (responsabile del portale “caregiver” dell’ATS), Luca Sesana (direttore del Distretto sanitario lecchese), Emanuele Manzoni (assessore comunale al welfare) e Roberta Sartori (danzaterapista).
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Roberta Sartori
Il progetto regionale prevede l’apertura di quattro di quattro sportelli in provincia. Uno è già partito, quello di Colico. Il secondo è quello di Lecco e partirà a breve e successivamente verranno aperti quelli di Paderno d’Adda e di Mandello. Da parte sua, l’Auser promuoverà altri sportelli in Valsassina (a Introbio e Cremeno).
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Stefania Bolis
Lo sportello sarà aperto un giorno alla settimana, quello cittadino alla stessa sede dell’Auser in corso Monte Santo nel rione di San Giovanni. Sarà di raccordo con il portale dell’Azienda sanitaria avviato due anni fa e fornirà informazioni e indicazioni, aiuterà ad espletare piccole pratiche burocratiche o all’attivazione dello Spid o del Cie che sono ormai i passe-partout irrinunciabili per accedere ai vari servizi on line, metterà a disposizione degli interessati anche un vademecum con la mappa dei servizi territoriali della provincia per il settore dell’assistenza agli anziani. Lo sportello fornirà inoltre un supporto psicologico. Ed è in questa cornice che si inseriscono corsi di danzaterapia che sono occasione per i partecipanti di elaborare stati d’animo e confrontarsi con gli altri «perché prendersi cura non è solo curare - ha sottolineato Sartori – ma un farsi carico dell’intera persona, dai bisogni materiali a quelli spirituali». La danzaterapia si pone dunque come una forma di “autoaiuto”. I servizi forniti dallo sportello saranno interamente gratuiti.
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Luca Sesana
Le cifre sull’invecchiamento della popolazione ormai si conoscono: nella città di Lecco ci sono ottomila persone sopra i 65 anni, significa il 24% della popolazione che fra vent’anni sarà salito al 35%. Inoltre, sono 12mila le famiglie mononucleari che non sono solo i single per scelta o “filosofia”, bensì per vicissitudini famigliari o lutti. E’ un mondo al quale bisogna guardare, la sottolineatura di Manzoni, per essere in grado di intercettare i bisogni sapendo che ogni situazione è diversa e gli interventi di aiuto non possono essere realizzati in fotocopia. E in questa politica un ruolo centrale naturalmente ha il volontariato. Da parte sua, Sesana ha ricordato come, secondo la normativa regionale, il “terzo settore” abbia assunto un ruolo sempre più istituzionale e l’iniziativa lecchese è sintesi delle politiche sociosanitarie complessive.
Bolis ha tracciato la genesi dell’iniziativa. E’ stato due anni fa che l’ATS ha promosso corsi per “caregiver” tenendo lezioni un po’ in tutta la provincia. Un’iniziativa quasi estemporanea che riscosse notevole attenzione. Nel contempo ci si rese anche conto che a una serie di richieste da parte degli interessati era necessario fornire risposte precise e mirate. E’ stato così deciso di istituire un portale internet (www.assistereinfamiglia.org) appunto per veicolare informazioni e consigli. Sul portale sono anche pubblicati alcuni brevi video che fungono da tutorial.
E’ in questo contesto che Dossi dell’Auser si è fatto avanti con la proposta di aprire sportelli sul territorio, un’iniziativa che l’Ats non avrebbe potuto organizzare autonomamente. E’ nato così il progetto “Con voi per loro” e la decisione di partecipare al bando regionale e ottenere i finanziamenti necessario all’avvio dell’iniziativa.
D.C.
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