Mandello: tanti confratelli per l'ultimo saluto a mons.Balatti
Erano una cinquantina i sacerdoti diocesani riuniti questa mattina, in una chiesa del Sacro Cuore a Mandello del Lario affollata di fedeli, per l'ultimo saluto a Mons. Ambrogio Balatti, mancato nella sua frazione di Luzzeno lo scorso primo novembre all'età di 84 anni.
A presiedere la concelebrazione della messa funebre è stato il vescovo di Como, Mons. Oscar Cantoni. Il cardinale nell'omelia si è soffermato su un dettaglio: “Don Ambrogio è stato chiamato dal Padre alla pienezza della vita in un giorno speciale. In una data molto significativa per noi cristiani, quella i cui la Chiesa festeggia tutti i Santi e manifesta la sua gioia per tanti nostri fratelli e sorelle che godono già della visione di Dio e partecipano ai suoi beni”.
Al termine della messa, svariati i ricordi. “Sapeva cogliere l'origine dei mali della nostra società e attraverso la parola di Dio mi dava la chiave di assumere un atteggiamento oserei dire nuovo, pastorale verso il prossimo e la gente con cui trattavo la mia vita” ha asserito, con commozione, l'amico e compagno di seminario don Vittorio Bianchi.
“Ho ricevuto la notizia della sua morte da don Giuliano e avevo appena finito di pregare l'ufficio di lettura del giorno dei santi. E allora mi è sembrato cosi naturale dire a don Ambrogio che la festa dei santi è un motivo per noi di rianimare questo desiderio di parlare alla Patria” ha aggiunto l'altro vescovo all'altare, il mandellese Dante Lafranconi, emerito a Cremona.
Poi il ricordo del sindaco di Chiavenna, Luca Della Bitta, la città in cui don Ambrogio svolse da arciprete il suo ministero dal 1994 al 2016, anno in cui tornò nella sua Mandello da collaboratore della comunità lariana. “Caro don Ambrogio come tuo stile silenzioso e senza fare troppo rumore sei volato in cielo per l'incontro con quel Signore al quale hai scelto di dedicare la tua vita. Possiamo dire che nella tua lunga vita di servizio con incarichi importanti, Chiavenna ha rappresentato certamente l'esperienza più significativa in termini di tempo e di energie. Per tutti noi sia stato presenza quotidiana”.
La salma di don Balatti è stata portata al locale cimitero dove riposerà con altri sacerdoti e religiosi tumulati nel corso degli anni.
A presiedere la concelebrazione della messa funebre è stato il vescovo di Como, Mons. Oscar Cantoni. Il cardinale nell'omelia si è soffermato su un dettaglio: “Don Ambrogio è stato chiamato dal Padre alla pienezza della vita in un giorno speciale. In una data molto significativa per noi cristiani, quella i cui la Chiesa festeggia tutti i Santi e manifesta la sua gioia per tanti nostri fratelli e sorelle che godono già della visione di Dio e partecipano ai suoi beni”.
Al termine della messa, svariati i ricordi. “Sapeva cogliere l'origine dei mali della nostra società e attraverso la parola di Dio mi dava la chiave di assumere un atteggiamento oserei dire nuovo, pastorale verso il prossimo e la gente con cui trattavo la mia vita” ha asserito, con commozione, l'amico e compagno di seminario don Vittorio Bianchi.
“Ho ricevuto la notizia della sua morte da don Giuliano e avevo appena finito di pregare l'ufficio di lettura del giorno dei santi. E allora mi è sembrato cosi naturale dire a don Ambrogio che la festa dei santi è un motivo per noi di rianimare questo desiderio di parlare alla Patria” ha aggiunto l'altro vescovo all'altare, il mandellese Dante Lafranconi, emerito a Cremona.
Poi il ricordo del sindaco di Chiavenna, Luca Della Bitta, la città in cui don Ambrogio svolse da arciprete il suo ministero dal 1994 al 2016, anno in cui tornò nella sua Mandello da collaboratore della comunità lariana. “Caro don Ambrogio come tuo stile silenzioso e senza fare troppo rumore sei volato in cielo per l'incontro con quel Signore al quale hai scelto di dedicare la tua vita. Possiamo dire che nella tua lunga vita di servizio con incarichi importanti, Chiavenna ha rappresentato certamente l'esperienza più significativa in termini di tempo e di energie. Per tutti noi sia stato presenza quotidiana”.
La salma di don Balatti è stata portata al locale cimitero dove riposerà con altri sacerdoti e religiosi tumulati nel corso degli anni.
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