Lecco perduta/452: 70 anni fa nasceva la nuova scuola dedicata a Guglielmo Oberdan
L’ondata nazionale di patriottico entusiasmo per il ritorno ufficiale a Trieste italiana il 4 novembre 1954, 70 anni fa, arrivò anche nel quartiere lecchese di Belledo dove era stata inaugurata la scuola elementare dedicata a Guglielmo Oberdan, il primo martire triestino per la causa nazionale impiccato come traditore dal regio governo austro-ungarico.
Il nuovo complesso di Belledo ricevette la visita dell’allora primo cittadino della città giuliana Gianni Bartoli, accolto dal sindaco di Lecco Luigi Colombo e dall’assessore alla pubblica istruzione Ireneo Coppetti con altre autorità. La nuova scuola elementare di Belledo venne inaugurata, appunto, nel 1954. Erano settimane di un orgoglioso fremito nazionale perché Trieste e il suo vicino territorio, dopo gli anni post bellici di gestione alleata, preceduta da un’occupazione tutt’altro che pacifica di truppe titine.
L'istituto, realizzato dall’impresa Bigoni, rientrava in un programma nutrito di edilizia scolastica che l’Amministrazione comunale lecchese aveva già avviato all’inizio degli anni ’50 con il sindaco Ugo Bartesaghi, con l'apertura di numerose elementari, medie, superiori e l’ampliamento di edifici già esistenti che valse al Comune nel 1958 il riconoscimento del diploma con medaglia d’argento di benemerenza per la scuola, la cultura e l’arte, quando era presidente della Repubblica Giovanni Gronchi e ministro della Pubblica Istruzione Aldo Moro. Allora erano sindaco di Lecco Luigi Colombo e assessore alla partita Antonietta Nava. Il discorso ufficiale della cerimonia di conferimento nella ricorrenza del 2 giugno, festa della Repubblica, avvenne nel cortile centrale del palazzo civico, con il presidente dell’amministrazione provinciale di Como Aldo Rossi.
I primi alunni della Oberdan nell’anno scolastico 1954/1955 erano 130, distribuiti in cinque classi. La nuova scuola dipendeva dalla direzione didattica di Lecco 1, alla De Amicis di via Amendola, con Salvatore Lattarullo. Prima del 1954 i ragazzi del rione frequentavano le elementari di Germanedo, poi venne trovata una soluzione locale con le prime tre sezioni presso l’asilo Fiocchi e le ultime due presso l’oratorio maschile, a fianco della chiesa parrocchiale di Belledo.
Venne accolta, quindi, con entusiasmo la realizzazione della nuova scuola, in un quartiere che andava rapidamente aumentando di abitanti, che erano solo 470 circa trent’anni prima quando anche Belledo era stato assorbito dalla “grande Lecco”.
Il plesso registrò subito un incremento di presenze dovuto alla notevole espansione del rione da via Risorgimento a via Eremo. Arrivò al tetto record nel 1968/1969, quando le classi furono venti e gli alunni ben 435. L’anno precedente il Comune di Lecco aveva deciso l’ampliamento dello stabile con le opere eseguite dall’impresa Carsana su progetto dell’equipe coordinata da Mario Magnani, con l’ingegnere Giacomo Airoldi e il geometra Francesco Sesana, tutta della ripartizione Lavori Pubblici del Municipio.
La memoria storica della Oberdan di Belledo è stata rappresentata dall’ausiliario scolastico Paolino Tenconi, nativo di via Bovara a Lecco centro, ma a Belledo fin dall’inaugurazione e poi per oltre 40 anni, affiancato dalla consorte Emma Milani e dall’altra collaboratrice Franca Lamirata. Da quel plesso sono passati storici insegnanti come le benemerite maestre Marsala, Vidulli, Losi e gli insegnanti Giovanni Codega e Luigi Tavola. E sono stati migliaia gli alunni che dal 1954 l'hanno animata sino ai giorni nostri.
Settant’anni da allora, dalla storica visita del sindaco di Trieste Bartoli. Un cammino lungo da quando la scuola vide la luce e che, anche se oggi ridotta nella presenza numerica per la crisi demografica che sta investendo anche la città di Lecco, presenta un edificio sempre intriso di nobili e cari ricordi all’insegna del primo Risorgimento nazionale.
Il nuovo complesso di Belledo ricevette la visita dell’allora primo cittadino della città giuliana Gianni Bartoli, accolto dal sindaco di Lecco Luigi Colombo e dall’assessore alla pubblica istruzione Ireneo Coppetti con altre autorità. La nuova scuola elementare di Belledo venne inaugurata, appunto, nel 1954. Erano settimane di un orgoglioso fremito nazionale perché Trieste e il suo vicino territorio, dopo gli anni post bellici di gestione alleata, preceduta da un’occupazione tutt’altro che pacifica di truppe titine.
L'istituto, realizzato dall’impresa Bigoni, rientrava in un programma nutrito di edilizia scolastica che l’Amministrazione comunale lecchese aveva già avviato all’inizio degli anni ’50 con il sindaco Ugo Bartesaghi, con l'apertura di numerose elementari, medie, superiori e l’ampliamento di edifici già esistenti che valse al Comune nel 1958 il riconoscimento del diploma con medaglia d’argento di benemerenza per la scuola, la cultura e l’arte, quando era presidente della Repubblica Giovanni Gronchi e ministro della Pubblica Istruzione Aldo Moro. Allora erano sindaco di Lecco Luigi Colombo e assessore alla partita Antonietta Nava. Il discorso ufficiale della cerimonia di conferimento nella ricorrenza del 2 giugno, festa della Repubblica, avvenne nel cortile centrale del palazzo civico, con il presidente dell’amministrazione provinciale di Como Aldo Rossi.
I primi alunni della Oberdan nell’anno scolastico 1954/1955 erano 130, distribuiti in cinque classi. La nuova scuola dipendeva dalla direzione didattica di Lecco 1, alla De Amicis di via Amendola, con Salvatore Lattarullo. Prima del 1954 i ragazzi del rione frequentavano le elementari di Germanedo, poi venne trovata una soluzione locale con le prime tre sezioni presso l’asilo Fiocchi e le ultime due presso l’oratorio maschile, a fianco della chiesa parrocchiale di Belledo.
Venne accolta, quindi, con entusiasmo la realizzazione della nuova scuola, in un quartiere che andava rapidamente aumentando di abitanti, che erano solo 470 circa trent’anni prima quando anche Belledo era stato assorbito dalla “grande Lecco”.
Il plesso registrò subito un incremento di presenze dovuto alla notevole espansione del rione da via Risorgimento a via Eremo. Arrivò al tetto record nel 1968/1969, quando le classi furono venti e gli alunni ben 435. L’anno precedente il Comune di Lecco aveva deciso l’ampliamento dello stabile con le opere eseguite dall’impresa Carsana su progetto dell’equipe coordinata da Mario Magnani, con l’ingegnere Giacomo Airoldi e il geometra Francesco Sesana, tutta della ripartizione Lavori Pubblici del Municipio.
La memoria storica della Oberdan di Belledo è stata rappresentata dall’ausiliario scolastico Paolino Tenconi, nativo di via Bovara a Lecco centro, ma a Belledo fin dall’inaugurazione e poi per oltre 40 anni, affiancato dalla consorte Emma Milani e dall’altra collaboratrice Franca Lamirata. Da quel plesso sono passati storici insegnanti come le benemerite maestre Marsala, Vidulli, Losi e gli insegnanti Giovanni Codega e Luigi Tavola. E sono stati migliaia gli alunni che dal 1954 l'hanno animata sino ai giorni nostri.
Settant’anni da allora, dalla storica visita del sindaco di Trieste Bartoli. Un cammino lungo da quando la scuola vide la luce e che, anche se oggi ridotta nella presenza numerica per la crisi demografica che sta investendo anche la città di Lecco, presenta un edificio sempre intriso di nobili e cari ricordi all’insegna del primo Risorgimento nazionale.
A.B.