Bellano: 4 Novembre con gli alunni dell'Ist. Comprensivo

Anche Bellano, quest'oggi, ha celebrato il 4 Novembre. Poco dopo le 10 di questa mattina un silenzioso corteo, composto dai membri dall’amministrazione comunale con i delegati delle associazioni del paese e una rappresentanza dell’Istituto Comprensivo Monsignor Luigi Vitali, ha lasciato il municipio per dirigersi verso la chiesa parrocchiale dei Santi Nazario e Celso dove è stata celebrata la santa messa. 
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Al termine della funzione gli intervenuti si sono spostati al parco delle rimembranze per la deposizione di una corona di alloro, rendendo onore ai Caduti di tutte le guerre. 
Cristian Mornico – capogruppo di protezione civile - ha preso la parola leggendo il Bollettino della Vittoria che ha sancito, il 4 Novembre 1918, la fine della prima guerra mondiale. Successivamente il sindaco Antonio Rusconi ha ricordato, nel proprio discorso alla cittadinanza, come questa importante data “non segna solo la fine del conflitto, ma il traguardo della pace, della riconciliazione e dell'unità nazionale”. La ricorrenza deve essere dunque un momento di riflessione in cui si rende omaggio a tutti quelli che “hanno sacrificato la propria vita per la nostra libertà, per la nostra dignità e per il nostro futuro”. 
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Una commemorazione, quella di oggi che volge il pensiero “ai nostri Caduti, a quelli che non sono tornati a casa e a quelli che hanno vissuto sulla propria pelle l’atrocità del conflitto e ci impone di onorare il loro sacrificio ogni anno”. Promuovere la pace, l'obiettivo, in un contesto come quello attuale ancora segnato da crisi, dal Medio Oriente all'Ucraina. Una pace “che non è solo l’assenza di guerra, ma la costruzione di un ambiente in cui ogni individuo possa vivere in dignità, rispetto e serenità” ha chiosato il primo cittadino, che ha ribadito come questo valore sia raggiungibile solo “promuovendo dialogo e comprensione reciproca, in quanto la vera pace si costruisce solo giorno dopo giorno, attraverso piccoli gesti di solidarietà ed ascolto”. 
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Da ultimo, un pensiero anche alle forze armate, celebrate quest'oggi, “faro di speranza per tutti", "custodi della nostra sicurezza e del nostro benessere". Rusconi ha così ringraziato “le donne e gli uomini in divisa" ma anche le forze di protezione civile, i vigili del fuoco, le associazioni di soccorso, evidenziandone il prezioso apporto per la collettività. Sul finire del suo discorso, il sindaco, ha voluto ribadire come le “parole pace e unità non siano solo ideali ma realtà quotidiane”, lasciando poi spazio ai giovani studenti presenti e alle loro parole.
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Noemi Latino Quirto, sindaco dei ragazzi, ha letto una poesia di Talil Sorek, 13enne israeliana, capace attraverso i colori di descrivere le atrocità della guerra. 
Al microfono si sono poi susseguiti i suoi compagni, ricordando l’articolo 11 della nostra Costituzione in cui viene sancito l’impegno dell’Italia a ripudiare la guerra come strumento di offesa e di risoluzione alle controversie internazionali e a promuovere un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni. 

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Un momento scenografico e di forte impatto è stato sicuramente l’entrata in scena di diversi ragazzi che, con una “catena” di carta realizzata con nastri tricolori, hanno hanno plasticamente trasmesso il senso di unità nazionale, come pure, poi, di libertà.
M.A.
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