Maggianico: in 105 per la 36esima Sgambata con l'APE
Eros Radaelli dei Falchi Lecco è il vincitore dell’edizione 2024 della Sgambata Maggianico-Camposecco-Maggianico, gara di corsa in montagna, organizzata per la 36esima volta dall’Associazione proletari escursionisti “Pierino Vitali”.
105 i podisti alla partenza, questa mattina, all’oratorio del rione lecchese, con iscritti giunti in città anche dalle province di Bergamo, Como, Milano e Monza. Alle 9 il via, dopo la benedizione impartita dal parroco, don Ottavio, con il gruppone partito compatto alla volta della Baita Corbetta di Camposecco, sulle pendici del monte Magnodeno.
Primo ad arrivare al traguardo volante, porta per buttarsi poi in picchiata verso l’arrivo, fissato nuovamente in oratorio, è stato proprio Radaelli, chiudendo poi l’anello, di circa 8 chilometri, con un tempo strepitoso: 0.32.31.8. Alle sue spalle Alessio Mainetti e il compagno di squadra Danilo Brambilla, con i Falchi vincitori anche nella classifica per società.
Tra le donne, invece, si è distinta la “solita” Irene Giarola, dell’Osa Valmadrera, che ha superato se stessa e il record stabilito lo scorso anno, arrivando a Camposecco in 22,47, mantenendo la posizione di testa fino all’arrivo. Secondo gradino del podio per Debora Benedetti e “bronzo” per Vasilica Nastrut.
Al traguardo sono stati premiati poi anche il concorrente più giovane – Lorenzo Corti, classe 2005 – e quello meno giovane, Giuliano Tagliaferri, classe 1948.
Soddisfazione per la riuscita dell’evento – valido come terzo trofeo Francesco e Giorgio am – gli organizzatori dell’APE. “Il clima, decisamente settembrino, ci ha favorito, con il percorso perfettamente asciutto” raccontano, raccogliendo il plauso anche dei concorrenti, affezionati a questa classica d’autunno.
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105 i podisti alla partenza, questa mattina, all’oratorio del rione lecchese, con iscritti giunti in città anche dalle province di Bergamo, Como, Milano e Monza. Alle 9 il via, dopo la benedizione impartita dal parroco, don Ottavio, con il gruppone partito compatto alla volta della Baita Corbetta di Camposecco, sulle pendici del monte Magnodeno.
Primo ad arrivare al traguardo volante, porta per buttarsi poi in picchiata verso l’arrivo, fissato nuovamente in oratorio, è stato proprio Radaelli, chiudendo poi l’anello, di circa 8 chilometri, con un tempo strepitoso: 0.32.31.8. Alle sue spalle Alessio Mainetti e il compagno di squadra Danilo Brambilla, con i Falchi vincitori anche nella classifica per società.
Al traguardo sono stati premiati poi anche il concorrente più giovane – Lorenzo Corti, classe 2005 – e quello meno giovane, Giuliano Tagliaferri, classe 1948.
Soddisfazione per la riuscita dell’evento – valido come terzo trofeo Francesco e Giorgio am – gli organizzatori dell’APE. “Il clima, decisamente settembrino, ci ha favorito, con il percorso perfettamente asciutto” raccontano, raccogliendo il plauso anche dei concorrenti, affezionati a questa classica d’autunno.
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