Mandello: ricordi di mons.Ambrogio Balatti, mancato dopo 60 di ministero
“Pazienza, discrezione, concretezza: tre qualità compagne inseparabili nel ministero sacerdotale di mons. Ambrogio Balatti”. Lo scrive Rina Compagnoni Molteni al termine del capitolo a lui dedicato nel libro “Luzzeno vita di una frazione”.
Il sacerdote si è spento ieri, primo novembre, proprio in quel rione, dove era nato. Classe 1940, è stato consacrato prete il 28 giugno 1964. Sessant'anni di ministero vissuti inizialmente da vicario a Cadorago, poi parroco a Pognana, San Rocco in Como fino a Rettore nel seminario maggiore di questa stessa città. Dal 1994 al 2016, arciprete a Chiavenna. Dove, il 6 giugno 2000, fu l'ultima persona a parlare con suor Laura Mainetti, prima d'essere uccisa da tre ragazze, come sacrificio per Satana. La religiosa fu vittima di un diabolico inganno che segnò indelebilmente il sacerdote mandellese.
Il sacerdote si è spento ieri, primo novembre, proprio in quel rione, dove era nato. Classe 1940, è stato consacrato prete il 28 giugno 1964. Sessant'anni di ministero vissuti inizialmente da vicario a Cadorago, poi parroco a Pognana, San Rocco in Como fino a Rettore nel seminario maggiore di questa stessa città. Dal 1994 al 2016, arciprete a Chiavenna. Dove, il 6 giugno 2000, fu l'ultima persona a parlare con suor Laura Mainetti, prima d'essere uccisa da tre ragazze, come sacrificio per Satana. La religiosa fu vittima di un diabolico inganno che segnò indelebilmente il sacerdote mandellese.
Tornato da collaboratore nel suo paese natio, fu sempre presente nello svolgimento del ministero, in ogni occasione fosse richiesto il suo apporto spirituale e umano. Nel 2019, portò alle stampe un suo progetto letterario che cullava in lui da tempo. “Radici cristiane. Il cammino della fede nella pieve di Mandello dal passato al presente” il titolo del libro in cui sono racchiusi tutti i presbiteri, monaci, monache, frati, diaconi e laici religiosi che hanno fatto la storia della fede in questo ambito lacustre. “Da prete mandellese in pensione e tornato a vivere nel paese natio ho voluto concentrare l'attenzione soprattutto sulla dimensione religiosa espressa dalla nostra comunità nel corso della sua gloriosa e plurisecolare storia. Nell'intento di confrontarla poi con la situazione attuale” scriveva nell'introduzione. “Lui era l'intellettuale, quando avevo interrogativi di natura teologica e morale, tematiche sul come si stava muovendo la Chiesa di oggi, ricorrevo a Don Ambrogio per me grande riferimento. Aveva una profondità di pensiero molto bella. Mi chiariva i problemi” ha detto l'amico, mandellese come lui, compagno di seminario, don Vittorio Bianchi. La sua scomparsa lascia con i familiari una intera comunità avvolta nel dolore. Anche da lontano, da Hong Kong, le parole di vicinanza espresse da Padre Mario Marazzi: “Mi ha colpito la notizia della morte di don Ambrogio Balatti. Anche se abbiamo vissuto in due posti lontano l'uno dell'altro migliaia di chilometri, ha avuto per lui grande stima. Porgo le più vive condoglianze alla famiglia e alla comunità parrocchiale del Sacro Cuore. Prego Dio che ci mandi preti come don Ambrogio”.
I funerali si terranno lunedì 4 novembre alla ore 10.30 nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore a Mandello. Per le visite, fino a oggi, sabato 2, presso la Casa funeraria Vicini di piazza Manara. Poi la salma verrà trasferita nella chiesa di San Zenone dove alle ore 16 di domenica 3 novembre verrà recitato il rosario. A presiedere la concelebrazione il vescovo di Como cardinale Oscar Cantoni. Presente anche l'emerito vescovo di Cremona, il mandellese Dante Lafranconi. La salma sarà tumulata nel locale cimitero.
Al.Bot.