Pescate omaggia i caduti e dice basta ad ogni forma di violenza
Anche quest’anno la comunità di Pescate si è riunita per ricordare i Caduti e tutte le vittime di violenza, in una commemorazione solenne. Dopo la messa delle ore 11, celebrata stamani da don Matteo Gignoli e accompagnata dalla Banda Manzoni di Lecco, il sindaco Dante De Capitani, gli Alpini del gruppo locale e i cittadini presenti hanno sfilato verso il Monumento ai Caduti per l’alzabandiera.
Il momento dell’alzabandiera, accompagnato dall’Inno di Mameli suonato dalla banda, ha visto la partecipazione di tutta la comunità in un’atmosfera di raccoglimento e rispetto. Gli Alpini hanno alzato il tricolore, benedetto poi dal parroco, dando inizio al discorso commemorativo del sindaco, incentrato sui temi della pace, della consapevolezza e dell’umanità.
Nel suo intervento, De Capitani ha evidenziato l’urgenza di combattere l’assuefazione alla violenza in un mondo sempre più segnato da notizie di conflitti e soprusi: ''Ogni giorno ci confrontiamo con cronache che ci tolgono il respiro, ma è nostro dovere rimanere consapevoli dell’umanità, e non abituarci mai a queste condizioni di guerra e violenza''. Il sindaco ha invitato la comunità a essere un esempio, piccolo ma significativo, di solidarietà e coesione per il Paese intero.
Con alle spalle il monumento al Cristo Crocifisso, De Capitani ha ricordato che ''l’uomo dovrebbe essere sempre al centro di tutto, ma troppo spesso non lo è. Il nostro compito, come comunità, è quello di mettere la persona e la pace al centro, per gettare le basi di un futuro migliore''.
Il sindaco ha quindi reso omaggio alle istituzioni fondamentali della comunità – il Comune e la Parrocchia – per il loro impegno a non lasciare indietro nessuno. Un esempio tangibile di questo spirito di solidarietà è stata la recente raccolta fondi a favore dell’educazione per i bambini in Chad ed Eritrea, così come le numerose iniziative benefiche promosse dagli Alpini. ''Continuiamo a fare del bene – ha esortato il sindaco – affinché il nostro esempio si rifletta in tutta la nazione''.
La cerimonia si è conclusa con un ultimo intervento musicale della Banda Manzoni e un rinfresco al Circolo ACLI, dove i presenti hanno condiviso un momento di convivialità e riflessione.
Il momento dell’alzabandiera, accompagnato dall’Inno di Mameli suonato dalla banda, ha visto la partecipazione di tutta la comunità in un’atmosfera di raccoglimento e rispetto. Gli Alpini hanno alzato il tricolore, benedetto poi dal parroco, dando inizio al discorso commemorativo del sindaco, incentrato sui temi della pace, della consapevolezza e dell’umanità.
Nel suo intervento, De Capitani ha evidenziato l’urgenza di combattere l’assuefazione alla violenza in un mondo sempre più segnato da notizie di conflitti e soprusi: ''Ogni giorno ci confrontiamo con cronache che ci tolgono il respiro, ma è nostro dovere rimanere consapevoli dell’umanità, e non abituarci mai a queste condizioni di guerra e violenza''. Il sindaco ha invitato la comunità a essere un esempio, piccolo ma significativo, di solidarietà e coesione per il Paese intero.
Con alle spalle il monumento al Cristo Crocifisso, De Capitani ha ricordato che ''l’uomo dovrebbe essere sempre al centro di tutto, ma troppo spesso non lo è. Il nostro compito, come comunità, è quello di mettere la persona e la pace al centro, per gettare le basi di un futuro migliore''.
Il sindaco ha quindi reso omaggio alle istituzioni fondamentali della comunità – il Comune e la Parrocchia – per il loro impegno a non lasciare indietro nessuno. Un esempio tangibile di questo spirito di solidarietà è stata la recente raccolta fondi a favore dell’educazione per i bambini in Chad ed Eritrea, così come le numerose iniziative benefiche promosse dagli Alpini. ''Continuiamo a fare del bene – ha esortato il sindaco – affinché il nostro esempio si rifletta in tutta la nazione''.
La cerimonia si è conclusa con un ultimo intervento musicale della Banda Manzoni e un rinfresco al Circolo ACLI, dove i presenti hanno condiviso un momento di convivialità e riflessione.
M.Bo.