PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE DEI DEPURATORI: AVANTI TUTTA CON I LAVORI

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Lario Reti Holding gestisce, ad oggi, sul territorio della provincia di Lecco, 24 depuratori con una potenzialità complessiva pari a circa 500.000 Abitanti Equivalenti.

Nel 2019 la società ha commissionato al Politecnico di Milano uno studio finalizzato a superare l’eccessiva frammentazione degli impianti e garantire, attraverso una migliore gestione, il risparmio economico legato al loro numero e al loro efficientamento e soprattutto una sempre maggiore qualità delle acque trattate in fase di depurazione.
Questo studio ha previsto la dismissione di alcuni degli impianti più piccoli, in favore del potenziamento ed ammodernamento di quelli più nuovi e di grandi dimensioni, e porterà Lario Reti Holding a gestire 12 depuratori e 3 fosse Imhoff, con la dismissione di 18 depuratori e 2 fosse Imhoff.
La razionalizzazione in corso del sistema depurativo sta comportando una serie di benefici di natura sia ambientale che operativa, garantendo l’innalzamento della qualità delle acque depurate, poiché impianti di maggiori dimensioni garantiscono una depurazione delle acque ancora più d’eccellenza, semplificandone anche gestione e manutenzione.
Inoltre, le vasche degli impianti dismessi possono acquisire una nuova funzione: vengono utilizzate per accumulare la pioggia ed evitare lo sversamento delle acque provenienti dalle fognature miste (piovane e reflue) nei fiumi e nei laghi senza un adeguato trattamento.
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A che punto siamo?

L’ultimo anno, con la conclusione di alcuni lavori e l’inizio di nuovi, è stato particolarmente positivo per lo stato di avanzamento del piano di razionalizzazione.

Il 2023 si è concluso con il completamento dei lavori di dismissione dell’impianto di depurazione di Cagliano, frazione di Colle Brianza, e la conseguente realizzazione di nuovi tratti di fognatura ad esso afferenti, per il collettamento dei reflui verso l’impianto di Calco.

Con l’inizio del 2024, nel comune di Valvarrone sono stati dismessi l’impianto di depurazione di Tremenico e di Avano Ovest con collettamento dei reflui all’impianto di Vestreno.

Nei mesi successivi, sempre nello stesso comune, è stata potenziata la vasca Imhoff in località Subiale (lavori conclusi a giugno 2024) e sono iniziati i lavori alla Imhoff Lavadee – che termineranno entro fine anno – con relativo adeguamento dello scarico.

A febbraio si è conclusa anche la dismissione dell’impianto di depurazione di Dorio, che non possedeva caratteristiche adeguate a ricevere la quantità di reflui provenienti dalle utenze del comune. I reflui sono stati quindi convogliati alla rete di fognatura mista di Dervio.

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Nel comune di Imbersago verrà completata entro la fine del 2024 la dismissione del depuratore, che garantirà grandi vantaggi in ottica sia di efficientamento, per la sua esigua potenzialità (i reflui verranno inviati al più grande impianto di Calco Toffo), sia in ottica green, in quanto la vasca di equalizzazione sarà trasformata in una stazione di sollevamento. Il resto dell’impianto verrà demolito e rimesso a verde, in armonia con il circostante Parco Adda Nord.

Infine, nel 2024 si è conclusa anche la dismissione del depuratore di Pagnona con collettamento al vicino impianto di Premana.
Cosa ci aspetta in futuro?

Questo ambizioso piano è integrato dal progetto di costruzione del nuovo depuratore di Lecco a servizio della zona centrale, al fine di razionalizzare gli impianti presenti ad oggi in tale area: Lecco, Valmadrera, Ballabio, Barzio e Mandello del Lario. Il nuovo impianto non solo consentirà un trattamento più performante rispetto agli attuali impianti esistenti, con sicuri vantaggi per la qualità delle acque del Lario, del Fiume Adda e dei Laghi di Garlate e Olginate, ma dovrà rispondere ai più moderni criteri di sostenibilità ambientale e di economia circolare: non sarà un depuratore tradizionale, ma una “fabbrica verde”, che minimizzerà le emissioni e contribuirà alla transizione energetica.
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L’area individuata per lo studio di fattibilità è quella di Cava Mossini nel Comune di Galbiate: l’area altamente degradata a seguito di attività antropiche non recenti potrà essere finalmente rimodellata e riconsegnata all’intera comunità creando una sorta di “Anfiteatro Verde”: un giardino visibile dall’Adda e dal Lario che porta verso il Parco Regionale del Monte Barro ed area verde a disposizione della collettività.

Se vuoi saperne di più sulle opere in corso e quelle già realizzate da Lario Reti Holding per il piano di razionalizzazione dei depuratori e in generale per l’intera rete idrica della provincia di Lecco puoi seguire lo stato dei lavori sulla pagina web https://www.larioreti.it/investimenti/
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