Mandello: l'alpino Lazzaro Poletti è andato avanti, aveva 94 anni
“Cerco di mettere in pratica il principio degli Alpini di non lesinare fatiche, sforzi e passione ed essere con semplicità e umiltà al servizio di tutti” aveva dichiarato a Bianca Panizza, con l'affermazione “immortalata” così tra le pagine del libro Passioni e professioni dedicato dalla mandellese a concittadini che, nel loro piccolo, hanno lasciato, nella loro professione e nel loro impegno, il segno.
Quante volte, per esempio, Lazzaro, nato nel rione di Molina ed ospite negli ultimi anni della RSA del paese, ha regalato gioia ai bambini vestendo i panni di Babbo Natale nel portare i doni nelle scuole della prima infanzia durante il periodo pre-natalizio!
Per non parlare delle sue “lezioni” sull'arte dell'allestire il Ginèe, il fantoccio di pezza destinato a venir bruciato per dare l'addio all'inverno.
Assunto operaio verniciatore alla Moto Guzzi all'età di 15 anni, Poletti è rimasto in fabbrica fino al 1966, mettendosi poi in proprio in veste di imbianchino e posatore di tappezzerie.
Musicante, ha fatto parte tanto della Banda locale tanto della formazione lecchese delle Penne nere. Proprio durante il servizio militare, nei quindici mesi trascorsi a Merano, Brunico e Vipiteno – aveva avuto modo di approfondire le conoscenze musicali suonando nella Banda del sesto reggimento alpini battaglione di Edolo.
I commilitoni e gli amici gli tributeranno l'ultimo saluto giovedì 31 ottobre
alle ore 10.30 presso la chiesa parrocchiale del Sacro Cuore, poi la salma proseguirà per il tempio crematorio.
Lazzaro Poletti lascia i figli, Luigi ed Enzo con le rispettive famiglie e tutte le persone che lo hanno conosciuto ed apprezzato.
Lazzaro Poletti, classe 1930, quest'oggi, ha lasciato lo zaino a terra. La penna nera, uno degli ultranovantenni del gruppo di Mandello, è andata avanti. A piangerlo non sono però solo gli alpini perché tutta la comunità ha potuto, negli anni, beneficiare del suo grande impegno e del suo entusiasmo, nonché della sua grande inventiva.
Quante volte, per esempio, Lazzaro, nato nel rione di Molina ed ospite negli ultimi anni della RSA del paese, ha regalato gioia ai bambini vestendo i panni di Babbo Natale nel portare i doni nelle scuole della prima infanzia durante il periodo pre-natalizio!
Per non parlare delle sue “lezioni” sull'arte dell'allestire il Ginèe, il fantoccio di pezza destinato a venir bruciato per dare l'addio all'inverno.
Assunto operaio verniciatore alla Moto Guzzi all'età di 15 anni, Poletti è rimasto in fabbrica fino al 1966, mettendosi poi in proprio in veste di imbianchino e posatore di tappezzerie.
Musicante, ha fatto parte tanto della Banda locale tanto della formazione lecchese delle Penne nere. Proprio durante il servizio militare, nei quindici mesi trascorsi a Merano, Brunico e Vipiteno – aveva avuto modo di approfondire le conoscenze musicali suonando nella Banda del sesto reggimento alpini battaglione di Edolo.
I commilitoni e gli amici gli tributeranno l'ultimo saluto giovedì 31 ottobre
alle ore 10.30 presso la chiesa parrocchiale del Sacro Cuore, poi la salma proseguirà per il tempio crematorio.
Lazzaro Poletti lascia i figli, Luigi ed Enzo con le rispettive famiglie e tutte le persone che lo hanno conosciuto ed apprezzato.
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