Arrivederci Anna, preziosa collaboratrice dell'associazione
È con profondo dolore che abbiamo appreso che Anna Viganò ci ha lasciato.
È stata una preziosa collaboratrice della nostra associazione per più di 20 anni. Grazie a lei si sono potuti piantare piccoli semi di solidarietà nella realtà di Olginate e Calolziocorte, semi che ha coltivato con assiduità e costanza, facendoli sviluppare e crescere.
Ha aiutato tanti piccoli che venivano da lontano a imparare a leggere e scrivere nella nostra lingua e li ha sostenuti nella fatica che si carica su di loro per capire in che mondo sono capitati, ma è stato soprattutto con l’aiuto alle donne migranti che ha, per tanti anni, dato tutta la competenza e la generosità di cui era dotata.
Nelle donne ha creduto profondamente, nelle loro capacità di essere fattore di positiva integrazione nel nostro paese, senza rinunciare ai valori di un’appartenenza diversa.
Con empatia e rispetto ha saputo accostarsi e guidare tante donne, marginalizzate nel nostro mondo, ad avere fiducia, a credere che imparare si può ed è bello. Di loro parlava sempre nominandole ad una ad una: riconoscerle nella loro individualità era una esemplare modalità di valorizzarle.
Tenace e costante, sempre mite coi deboli, ma capace di grande rigore di giudizio su quelli che si sentono forti calpestando la fragilità altrui, rimarrai nei nostri cuori col tuo sorriso dolce e il tuo sguardo acuto.
Grazie Anna.
È stata una preziosa collaboratrice della nostra associazione per più di 20 anni. Grazie a lei si sono potuti piantare piccoli semi di solidarietà nella realtà di Olginate e Calolziocorte, semi che ha coltivato con assiduità e costanza, facendoli sviluppare e crescere.
Ha aiutato tanti piccoli che venivano da lontano a imparare a leggere e scrivere nella nostra lingua e li ha sostenuti nella fatica che si carica su di loro per capire in che mondo sono capitati, ma è stato soprattutto con l’aiuto alle donne migranti che ha, per tanti anni, dato tutta la competenza e la generosità di cui era dotata.
Nelle donne ha creduto profondamente, nelle loro capacità di essere fattore di positiva integrazione nel nostro paese, senza rinunciare ai valori di un’appartenenza diversa.
Con empatia e rispetto ha saputo accostarsi e guidare tante donne, marginalizzate nel nostro mondo, ad avere fiducia, a credere che imparare si può ed è bello. Di loro parlava sempre nominandole ad una ad una: riconoscerle nella loro individualità era una esemplare modalità di valorizzarle.
Tenace e costante, sempre mite coi deboli, ma capace di grande rigore di giudizio su quelli che si sentono forti calpestando la fragilità altrui, rimarrai nei nostri cuori col tuo sorriso dolce e il tuo sguardo acuto.
Grazie Anna.
Les Cultures