Olginate in festa per il 90° degli Alpini, lungo corteo in paese. Il sindaco: 'Ora dobbiamo raccontare una storia nuova'
Novant'anni non si compiono tutti i giorni. E quando succede, è giusto celebrare "in grande". Ecco perché era un tripudio di bandiere tricolori e "alpinità" questa mattina la comunità di Olginate, in festa per il gruppo di Penne Nere che, appunto, ha raggiunto l'importante traguardo del 90° di fondazione.
Nove decenni di impegno a favore degli altri, di amicizia e di generosità, sulla scia del cammino tracciato in quel lontano 1934, con la firma dell'atto costitutivo presso la Trattoria San Carlo, dal sottotenente Giuseppe Gilardi e dall'alpino Angelo Galbiati (detto Pea), insieme agli artiglieri Giuseppe Scaccabarozzi (Pepino de la Gueia), Giulio Meati (Picaprea) e Clemente Perego (Casina).
Una storia lunga, quella del gruppo ANA, capace di rinnovarsi nel tempo con nuove esperienze e attività, ma con lo stesso spirito di servizio di sempre, a sostegno di chi ha più bisogno e, in generale, della propria comunità locale e di tutto il Paese.
Centinaia, dunque, gli Alpini presenti quest'oggi a Olginate, radunatisi nel piazzale del Municipio intorno alle 9.00 insieme alle autorità civili e militari, ai rappresentanti delle altre associazioni e ai bambini del Piedibus con le loro bandierine tricolori.
Alle 9.30 circa, dopo l'alzabandiera sulle note dell'Inno nazionale, ha quindi preso il via la sfilata che, passando attraverso via Amigoni, ha raggiunto il cimitero e, prima ancora, il cippo commemorativo posto a ridosso della strada provinciale - restaurato proprio dagli stessi Alpini cinque anni fa in occasione dell'85° di fondazione - dove è stato reso omaggio ai Caduti con una corona di alloro e un momento di preghiera guidato da Padre Pierfrancesco Corti, a sua volta con l'inconfondibile cappello in testa. Il corteo, aperto dalla Fanfara di Prezzate, ha poi proseguito lungo via Sentierone, per poi percorrere l'intera via Cantù, addobbata a festa, fino ad approdare nel cortile dell'ex Municipio per i discorsi celebrativi.
Il primo a prendere la parola è stato il capogruppo Danilo Riva che, visibilmente emozionato, ha ringraziato tutti gli intervenuti, l'Amministrazione Comunale di Olginate e le numerose Penne Nere del territorio per la collaborazione e l'impegno condiviso negli anni, parlando degli Alpini come di un "punto fermo" per il paese nella loro costante presenza alle iniziative e a tutti i momenti più significativi, di festa e non.
Il sindaco Marco Passoni - in fascia tricolore e affiancato dai membri della sua Giunta, oltre che dal collega di Robbiate Marco Magni che per anni ha guidato la sezione ANA di Lecco - ha invece posto l'accento sulla straordinaria capacità del gruppo di "fare comunità", di aiutare le persone a sentirsi meno sole, "anche in quei momenti aggregativi che qualcuno banalmente racchiude nell'espressione "mangiare e bere" ma che invece rappresentano il vero significato dello stare insieme".
Il primo cittadino ha poi condiviso uno spunto di riflessione: "Dobbiamo pensare - e parlo appositamente al plurale - a come andare avanti, perché gli Alpini hanno una tradizione che nasce dai tempi della naia che ora sono il passato: un po' lo si sta facendo con i campi scuola per bambini e ragazzi, che siamo disponibili a organizzare anche qui a Olginate".
"Voi - ha poi aggiunto rivolgendosi direttamente alle Penne Nere - siete tante cose, siete un impegno silenzioso, e soprattutto ci siete sempre. Lo abbiamo visto nel periodo del Covid, che ci ha ulteriormente avvicinati, ma anche prima e dopo. Novant'anni sono tanti, avete e abbiamo attraversati periodi diversi, ma l'augurio è che la vostra passione possa continuare a vivere. Tutti insieme dobbiamo avere il coraggio di raccontare una storia nuova".
"Nel discorso del capogruppo Danilo Riva ho sentito tanti ringraziamenti, ma oggi il vero "grazie" va a voi, per il vostro impegno a livello locale, provinciale e pure nazionale, quando serve", le parole dell'attuale presidente della sezione ANA di Lecco Emiliano Invernizzi, che ha poi voluto ricordare, come già fatto al cippo e al cimitero, "quei ragazzi che non volevano andare in guerra, ma che sono partiti per senso del dovere e che ci hanno trasmesso valori non derogabili, a cui dobbiamo sempre fare riferimento". "Viva tutti gli Alpini, viva gli Alpini di Olginate!", la sua chiosa.
Un pensiero, infine, è andato a Vittorio Bassani e Alessandro Crotta, le Penne Nere di Olginate con più primavere sulle spalle, a cui è stato consegnato un piccolo omaggio in ricordo della giornata di festa (al secondo tramite la figlia Marina, che nel ritirarlo ha "collegato" il papà con i presenti in video chiamata da casa per un breve ma emozionante saluto).
Le celebrazioni - che si erano aperte già nella serata di ieri con il concerto in Chiesa del Coro ANA dell'Adda, dei Picett del Grenta e del Coro Brianza, oltre che con una mostra in Villa Sirtori dedicata alla storia del Corpo degli Alpini - si sono poi concluse con la Messa in Chiesa parrocchiale animata dal Coro ANA dell'Adda e con il successivo pranzo in Oratorio.
Nove decenni di impegno a favore degli altri, di amicizia e di generosità, sulla scia del cammino tracciato in quel lontano 1934, con la firma dell'atto costitutivo presso la Trattoria San Carlo, dal sottotenente Giuseppe Gilardi e dall'alpino Angelo Galbiati (detto Pea), insieme agli artiglieri Giuseppe Scaccabarozzi (Pepino de la Gueia), Giulio Meati (Picaprea) e Clemente Perego (Casina).
Una storia lunga, quella del gruppo ANA, capace di rinnovarsi nel tempo con nuove esperienze e attività, ma con lo stesso spirito di servizio di sempre, a sostegno di chi ha più bisogno e, in generale, della propria comunità locale e di tutto il Paese.
Centinaia, dunque, gli Alpini presenti quest'oggi a Olginate, radunatisi nel piazzale del Municipio intorno alle 9.00 insieme alle autorità civili e militari, ai rappresentanti delle altre associazioni e ai bambini del Piedibus con le loro bandierine tricolori.
Alle 9.30 circa, dopo l'alzabandiera sulle note dell'Inno nazionale, ha quindi preso il via la sfilata che, passando attraverso via Amigoni, ha raggiunto il cimitero e, prima ancora, il cippo commemorativo posto a ridosso della strada provinciale - restaurato proprio dagli stessi Alpini cinque anni fa in occasione dell'85° di fondazione - dove è stato reso omaggio ai Caduti con una corona di alloro e un momento di preghiera guidato da Padre Pierfrancesco Corti, a sua volta con l'inconfondibile cappello in testa. Il corteo, aperto dalla Fanfara di Prezzate, ha poi proseguito lungo via Sentierone, per poi percorrere l'intera via Cantù, addobbata a festa, fino ad approdare nel cortile dell'ex Municipio per i discorsi celebrativi.
Il primo a prendere la parola è stato il capogruppo Danilo Riva che, visibilmente emozionato, ha ringraziato tutti gli intervenuti, l'Amministrazione Comunale di Olginate e le numerose Penne Nere del territorio per la collaborazione e l'impegno condiviso negli anni, parlando degli Alpini come di un "punto fermo" per il paese nella loro costante presenza alle iniziative e a tutti i momenti più significativi, di festa e non.
Il sindaco Marco Passoni - in fascia tricolore e affiancato dai membri della sua Giunta, oltre che dal collega di Robbiate Marco Magni che per anni ha guidato la sezione ANA di Lecco - ha invece posto l'accento sulla straordinaria capacità del gruppo di "fare comunità", di aiutare le persone a sentirsi meno sole, "anche in quei momenti aggregativi che qualcuno banalmente racchiude nell'espressione "mangiare e bere" ma che invece rappresentano il vero significato dello stare insieme".
Il primo cittadino ha poi condiviso uno spunto di riflessione: "Dobbiamo pensare - e parlo appositamente al plurale - a come andare avanti, perché gli Alpini hanno una tradizione che nasce dai tempi della naia che ora sono il passato: un po' lo si sta facendo con i campi scuola per bambini e ragazzi, che siamo disponibili a organizzare anche qui a Olginate".
"Voi - ha poi aggiunto rivolgendosi direttamente alle Penne Nere - siete tante cose, siete un impegno silenzioso, e soprattutto ci siete sempre. Lo abbiamo visto nel periodo del Covid, che ci ha ulteriormente avvicinati, ma anche prima e dopo. Novant'anni sono tanti, avete e abbiamo attraversati periodi diversi, ma l'augurio è che la vostra passione possa continuare a vivere. Tutti insieme dobbiamo avere il coraggio di raccontare una storia nuova".
"Nel discorso del capogruppo Danilo Riva ho sentito tanti ringraziamenti, ma oggi il vero "grazie" va a voi, per il vostro impegno a livello locale, provinciale e pure nazionale, quando serve", le parole dell'attuale presidente della sezione ANA di Lecco Emiliano Invernizzi, che ha poi voluto ricordare, come già fatto al cippo e al cimitero, "quei ragazzi che non volevano andare in guerra, ma che sono partiti per senso del dovere e che ci hanno trasmesso valori non derogabili, a cui dobbiamo sempre fare riferimento". "Viva tutti gli Alpini, viva gli Alpini di Olginate!", la sua chiosa.
Un pensiero, infine, è andato a Vittorio Bassani e Alessandro Crotta, le Penne Nere di Olginate con più primavere sulle spalle, a cui è stato consegnato un piccolo omaggio in ricordo della giornata di festa (al secondo tramite la figlia Marina, che nel ritirarlo ha "collegato" il papà con i presenti in video chiamata da casa per un breve ma emozionante saluto).
Benedetta Panzeri