A Pescarenico si invocano i vigili e si 'teme' il 4° ponte

E’ stato soprattutto il tema della sosta selvaggia in alcune vie ad animare, ieri sera, l’incontro della Giunta comunale con i cittadini di Pescarenico, nell’ambito del ciclo “Rioni al centro” che sta portando gli amministratori nei diversi quartieri della città. Anche se ad aleggiare era comunque la questione del cosiddetto quarto ponte e quindi della rivoluzione viabilistica nella zona degli svincoli al Bione con il dubbio che è quasi una certezza su un’intensificazione del traffico nel caso il viadotto non dovesse essere a doppio senso come chiede il Comune di Lecco e come per il momento non è ancora previsto.
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Questione inizialmente accennata, ma poi emersa in tutta la sua complessità con il sindaco Mauro Gattinoni a spiegare lo stato dell’arte, rilevando l’assurdità di un “quarto ponte” in sola entrata verso Lecco ma senza scendere in polemica con alcuno e manifestando anzi ottimismo che da qui al febbraio 2026, quando i lavori dovranno essere ultimati, potrà trovarsi una soluzione.
Oltre al primo cittadino, all’incontro sono intervenuti anche gli assessori Maria Sacchi (lavori pubblici, manutenzione, patrimonio), Alessandra Durante (politiche per bambini, giovani e famiglie, rapporti con i cittadini, evoluzione digitale), Giovanni Cattaneo (sviluppo economico, commercio e attività produttive, turismo ed eventi) e Emanuele Manzoni (servizi sociali).
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Mauro Gattinoni

Ad aprire la serata, nella sala dell’oratorio, è stato lo stesso sindaco, il quale nel riaffermare che il Comune non ha dimenticato i rioni, ha elencato gli interventi effettuati o in corso che riguardano il quartiere affacciato sull’Adda: la rigenerazione dell’area della “Piccola”, la sistemazione del parco di via fra’ Galdino diventato l’“Isola della Felicità”, il dehor della zona dell’“Addio monti”, l’area di “skyfitness” e la pista ciclopedonale sistemata con tanto di spiaggette non utilizzabili per la balneazione ma che consentono comunque di arrivare in riva al fiume. Senza dimenticare il progetto da un milione di euro per lo stabile di via dell’Isola (l’asilo notturno d’un tempo) che diventerà “stazione di posta” e cioè struttura per assistere senza tetto con problematiche particolari: a questo proposito ha ricordato come la cifra stanziata non sarà utilizzata solo per sistemare l’edificio, ma anche per garantire tre anni di servizio con medici e altro personale addetto. Nell’illustrare la serie di interventi, Gattinoni si è anche soffermato sui “piani di collaborazione” e cioè sugli accordi coi privati che si prendono direttamente in carico talune opere: succede per le panche in piazza Era e per la manutenzione dell’area attorno al dehor. Infine, nel ricordare anche i lavori in corso per la ristrutturazione della scuola primaria “De Amicis” ha indicato nella sede del Politecnico un valore aggiunto anche per il quartiere.
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Però, è stato fatto rilevare dal pubblico, la sede universitaria comporta anche una serie di problemi legati proprio alla mancanza di parcheggi. L’afflusso di studenti al “campus” di via Ghislanzoni ha infatti come ricaduta auto posteggiate disordinatamente e criticità viabilistiche. Ma è stato soprattutto dagli abitanti delle vie Rosmini, Borromeo e Vico che sono arrivate le lamentele maggiori per la sosta selvaggia: difficoltà ad accedere ai propri box, proprietà private invase, auto e non solo monopattini e biciclette contromano. Rimarcando anche come a nulla servano le segnalazioni: quando si chiamano i vigili, è stato detto, ci si sente spesso rispondere che c’è una sola pattuglia operativa ed è occupata in altri servizi più urgenti. E se l’assessore Sacchi ha ricordato come proprio in quel punto l’alternativa sarebbe costituita dal parcheggio della Ventina spesso vuoto, il sindaco ha messo in guardia dicendo che sì, si può chiedere di intensificare i controlli della polizia locale, ma a quel punto le contravvenzioni arrivano a tutti: automobilisti di passaggio e residenti.
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In quanto a Pescarenico quartiere manzoniano per eccellenza e quindi turistico con l’afflusso di molti visitatori, è stata rilevata l’insufficienza dei cestini per la raccolta dei rifiuti e situazioni di sporcizia, in particolare nel vicolo fra’ Fazio che sbuca proprio sulla piazza fra’ Cristoforo davanti alla chiesa parrocchiale. Piazza per la quale c’è anche chi ne ha ipotizzato la pedonalizzazione con il sindaco a replicare di provare a mettere ai voti la proposta per vedere quanti sarebbero stati d’accordo. Si sa, infatti, che i progetti di pedonalizzazione sono generalmente accolti da polemiche e levate di scudi. 
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Maria Sacchi

Per quanto riguarda i rifiuti, l’assessore Sacchi ha invece annunciato l’imminente installazione di “cestini intelligenti” più capienti e che compattano anche il materiale, oltre a segnalare elettronicamente a Silea quando stanno raggiungendo la saturazione. Ne beneficerà anche la zona dell’Addio Monti e del monumento dell’Avis dove recentemente sono stati posati alcuni tavolini utilizzati per i pic-nic che – è stato aggiunto – comportano un accumulo di rifiuti.
Tra gli altri problemi segnalati, la via Buozzi con un marciapiede in cattive condizioni, la mancanza di strisce pedonali e la presenza di una “discarica abusiva”; le pessime condizioni di uno stabile in disuso tra le vie Vico e Borromeo e un capannone con la copertura in eternit.
In conclusione, appunto, il quarto ponte. Gattinoni ha spiegato come attualmente il viadotto preveda una corsia in entrata affiancata da una pista ciclabile. Pista che per il Comune di Lecco potrebbe essere invece adibita a corsia in uscita dalla città. Si sa che tale soluzione cancellerebbe lo svincolo che da Pescate consente di immettersi sulla Statale 36 in un punto particolarmente delicato e pericoloso ed è il motivo per cui è stato ideato il quarto ponte: togliere il traffico locale dal ponte Manzoni. Ma contro l’abolizione di quella rampa d’accesso si sono schierati il sindaco pescatese Dante De Capitani e l’amministrazione provinciale. La realizzazione di un ulteriore svincolo a Pescate per l’uscita da Lecco comporterebbe invece un’opera di grande impatto ambientale oltre a un ulteriore spesa di 18 milioni di euro da aggiungere ai 32 di costo del quarto ponte. L’intera opera dovrà essere completata per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina del febbraio 2026 e Gattinoni ha detto possibile che entro quella data si possa arrivare a una soluzione ragionevole.
D.C.
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