Per le protesi del ginocchio l'ASST di Lecco è 'avanti' con ROSA, 'robot' per le 2 Ortopedie, attrattivo per i giovani

Piero Poli, Direttore del Dipartimento di area chirurgica e primario dell'Ortopedia del Manzoni di Lecco, lo voleva dal 2020, ma nonostante le promesse dell'allora assessore regionale alla Sanità Letizia Moratti, a cui la richiesta era stata ventilata, l'acquisto non è mai stato formalizzato.
Pierluigi Colombo, volto storico dell'analogo reparto meratese, attuale f.f. in attesa dell'espletamento del bando (aperto) per la nomina del nuovo direttore della struttura, nel giro di qualche mese, potendo contare sulla generosità di una realtà che, a suo modo, rappresenta un'importante stampella per le esigenze della sanità locale, il "dispositivo" - chiamiamolo banalmente così - lo ha portato a casa. Al Mandic, ovviamente, verrebbe da dire. In ASST, se si vuole essere "aziendalisti". Ma anche se si vuole sottolineare quello spirito di collaborazione - facilitato forse anche dall'idea di poter disporre del "prezioso" macchinario - che, nell'ultimo periodo, sta impregnando i rapporti tra le due unità operative.
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Pierluigi Colombo e Piero Poli

Come "spoilerato" nei giorni scorsi - nell'immediatezza della pubblicazione della relativa determina - è in arrivo all'ospedale di Merate "ROSA®", un sistema robotico per la chirurgia ortopedica, concesso in comodato d'uso gratuito all'ASST di Lecco dalla Fondazione Mariarosa e Giuseppe Crippa, non nuova a sostenere, con importanti elargizioni, il presidio di via Cerri che potrà, dunque, a breve, "vantare" la disponibilità di una apparecchiatura di cui pochissime strutture sul territorio dispongono, anche nella vicina e "blasonata" Milano.

Risulta così chiaro - come sottolineato a due voci tanto dal dottor Poli tanto dal collega Colombo - come l'avere in dotazione tale strumento rappresenti un motivo di richiamo per i pazienti - "anche se quelli già non ci mancano" - ma anche e sopratutto, in un periodo in cui come è noto completare le piante organiche è impresa assai ardua, per giovani medici, nella speranza che si fidelizzino così ad un'Azienda che, pur piccola e "periferica", ha dimostrato di poter essere "avanti".

Ma che cos'è "ROSA®"? "Non è propriamente un robot. Parliamo infatti di chirurgia assistita" spiega il dottor Poli, puntualizzando come, in sala operatoria, il medico sarà affiancato, da un ingegnere, messo a disposizione dalla società produttrice, la Zimmer Biomet. "Ad oggi il software è disponibile per le protesi di ginocchio totale. In futuro potrà essere sviluppato per le monocompartimentali come anche per le protesi all'anca e alla spalla".

Ragione per cui, aggiunge, il dottor Colombo, in fase di interlocuzione con la Fondazione Mariarosa e Giuseppe Crippa, è stata scelta la formula del comodato d'uso anziché dell'acquisto del dispositivo, con sguardo lungimirante sulle evoluzioni future, così da poter, eventualmente, dopo il primo biennio di test, rinegoziare il contratto tarandolo su qualcosa di più nuovo e all'avanguardia, qualora nel frattempo escano altre "novità".

Nel mentre si sta formando il primo terzetto di ortopedici destinati a fare da apripista nell'uso di "ROSA®": lo stesso Colombo e i lecchesi Marco Camagni e Massimiliano Maggioni.
Codificato il percorso, con esercitazioni con un simulatore prima dell'accesso a centri che già usano l'apparecchio, con un numero prefissato di interventi da effettuare per ottenere la certificazione e diventare poi certificatori per gli altri colleghi che intraprenderanno in secondo momento l'iter, così da allargare la platea di specialisti che potranno "far girare" una macchina pensata per condurre l'ortopedico "soprattutto sulle rotazioni, consentendo anche tagli dell'osso più precisi".

Ogni anno in media - con l'attività in effettiva ripresa solo ora, dopo la lunga pausa Covid - il reparto di Lecco effettua circa 260 protesi, quello di Merate 160, con 130 ginocchia al Manzoni e un'ottantina al Mandic. Alti dunque, una volta andato a regime il sistema, i volumi potenziali per "ROSA®", anche se, tiene a sottolineare il Direttore del Dipartimento, ogni caso è a sé e, come in generale le indicazioni all'intervento sono ponderate e non mosse certo dalla volontà di strafare, anche per l'utilizzo del "robot" si valuterà l'appropriatezza.
Già definita, di massima anche una organizzazione interna, con la creazione, tra le due Ortopedie, di una lista unica per le protesi di ginocchio da effettuare con il dispositivo in installazione a Merate, che diventerà dunque presidio di riferimento per questa casistica. 7-8 mesi, in media, al momento, l'attesa per essere chiamati.
A.M.
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