Lecco, supporto psicologico: da Laorcalab inaugurato lo 'Spazio 10/14'

Consulenza psicologica per i ragazzi dai 10 ai 14 anni. Perché il disagio si manifesta sempre più precocemente e spesso un intervento tempestivo e non necessariamente clinico può evitare che una situazione di leggera “inquietudine” possa degenerare e diventare una vera e propria patologia.
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Dopo avere promosso, ormai anni fa, lo sportello per i giovani dai 15 ai 24 anni, l’attenzione ora si sposta anche sulla fascia d’età immediatamente precedente: proprio l’esperienza dello sportello “15/24” ha infatti evidenziato come taluni stati d’animo negativi mettessero radici più indietro nel tempo.
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Alessandra Durante

Arriva dunque ora lo “Spazio 10/14”. Avviato già dal mese di luglio, è stato inaugurato oggi a “Laorcalab”, la casa di quartiere aperta nella struttura delle vecchie scuole elementari di Laorca,  con l’intervento di Marco Trivelli (direttore generale dell’Azienda socio-sanitaria), Emanuele Manzoni (assessore al Sociale del Comune di Lecco ma anche presidente della Conferenza dei sindaci),  Alessandra Durante (assessore comunale lecchese alla famiglia), Fabio Muscionico (direttore del Dipartimento integrazioni sociosanitaria dell’Ats della Brianza), Ruggero Plebani (coordinatore dell’Ufficio di piani del Distretto sanitario di Lecco), i dottori Vittorio Rigamonti e Carmen Baldi (rispettivamente responsabile di psicologia clinica e responsabile dell’attività consultoriale dell’Azienda sociosanitaria lecchese) e Barbara Rigamonti (responsabile di Laorcalab).
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Emanuele Manzoni
La casa di quartiere di Laorca è il punto di riferimento principale del nuovo spazio rivolto agli adolescenti ed è aperto nelle giornate di mercoledì e venerdì dalle 13,30 alle 17.
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Una seconda sede è al consultorio familiare di via Tubi al Caleotto (il martedì dalle 13,30 alle 18). Il servizio è gratuito. Per accedere a un primo colloquio occorre scrivere all’indirizzo e-mail dieciquattordici@asst-lecco.it
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In questi primi mesi di attività, già una decina di ragazzi si è rivolto al servizio, qualcuno individualmente, altri indirizzati dalla famiglia o dai medici. Trattandosi di soggetti minorenni, comunque, l’intervento degli psicologi prevede un coinvolgimento dei genitori.
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Marco Trivelli

La casistica parla di stati d’ansia per problemi di integrazione riscontrati soprattutto a livello scolastico o per quello che viene definito il “vissuto famigliare” e cioè la separazione dei genitori o altri eventi che possano avere in qualche modo turbato l’armonia e la serenità dei rapporti o dell’ambiente.
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Carmen Baldi

Anche in questa fascia d’età – per quanto lo “Spazio” di Laorca non possa naturalmente contare su termini di paragone concreti – si sono fatte sentire le conseguenze della pandemia di covid e della relativa “clausura” alla quale in alcuni momenti è stata costretto l’intera popolazione, una clausura che per giovani e giovanissimi ha significato l’autentica perdita di mesi di vita, di rapporti personali, di esperienza di crescita. Non è un caso che – come ha messo in luce l’attività dello “Spazio 15/24” in funzione all’Informagiovani del centro “Pertini” di Germanedo – le richieste di aiuto psicologico da parte dei ragazzi abbiano fatto registrare un aumento compreso tra il 30 e il 50%. Proprio lo “Spazio 15/24” in questo periodo garantire un migliaio di colloqui annui che interessano circa trecento persone divise tra il distretto sanitario di Lecco e quello di Merate.
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Vittorio Rigamonti

All’inaugurazione dello “Spazio” di Laorca, l’accento degli intervenuti è stato posto sulla collaborazione tra enti pubblici (Comuni, Azienda socio-sanitaria) e associazioni presenti sul territorio. E’ stato infatti sottolineato da tutti come della necessità di “fare insieme”, stando nei luoghi dove la gente vive (Manzoni), ciò aumenta la forza di intervento (Trivelli) a favore di una fascia di età, quella giovanile, forse dimenticata per concentrare l’attenzione sugli anziani (Muscionico). 
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Fabio Muscionico

«Insieme – ha rilevato Durante – riusciamo ad arrivare a quei punti che ci sollecitano famiglie e istituzioni. E i dati sono incoraggianti: l’alta frequentazione dei servizi significa che abbiamo intercettato un’esigenza. Qualcuno ci dice che un così alto numero di giovani che si rivolge alla consulenza psicologica certifica un fallimento della società. La realtà è che in passato questi problemi restavano nel silenzio delle famiglie».
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Ruggero Plebani

Da parte sua, Baldi ha aggiunto che è vero che «arriviamo dove c’è un fallimento, ma spesso dietro a una richiesta di sostegno psicologico c’è solo una richiesta di ascolto che poi non ha bisogno di un vero e proprio intervento clinico».
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Barbara Rigamonti

Infine, Plebani e Barbara Rigamonti si sono soffermati sul ruolo sempre più consistente di “Laorcalab” nel favorire la costruzione di luoghi per le coesione sociale: in un rione che a poco a poco è andato perdendo una serie di legami, la “casa di quartiere” è un tentativo che va controtendenza: «Lavoriamo sul disagio e sull’agio» facendo sì che diventi un centro per famiglie, di aggregazione spontanea.
D.C.
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