Abbadia: festa per i trent'anni del gruppo di Protezione Civile
Trent'anni e non sentirli. Il gruppo comunale "Don Battista Cossali" di Protezione civile di Abbadia Lariana taglia il prestigioso traguardo - che cadrà in calendario il 25 ottobre - e viene celebrato dalla comunità del paese.
Sabato 19 ottobre alle ore 17.30, sul sagrato della chiesa di San Lorenzo, i volontari hanno ricevuto la visita del prefetto di Lecco Sergio Pomponio, che ha portato il suo saluto informale. Presenti il sindaco di Abbadia Roberto Azzoni, il vicepresidente della Provincia di Lecco Mattia Micheli, i rappresentanti delle forze dell'ordine. Da fuori sono giunte delegazioni di altri gruppi comunali del territorio.
Alle 18 tutti i convenuti si sono spostati nella chiesa parrocchiale, dove l'ex parroco don Fabio Molteni ha celebrato la santa messa con i volontari e i labari delle associazioni esposti davanti all'altare.
A seguire, la palestra comunale ha ospitato i discorsi delle autorità e la consegna degli attestati ai volontari. "Voglio ringraziare chi ha fondato il gruppo trent'anni fa, chi ci ha già lasciato e chi ne fa parte oggi. Ricordo a tutti che noi non siamo supereroi, siamo persone come tutti e cerchiamo di fare il nostro meglio" ha spiegato il coordinatore del gurppo comunale, Andrea Origoni.
"Il gruppo di Abbadia, come l'intera Protezione civile provinciale, è cresciuto ed è sempre pronto a dare il proprio contributo nelle emergenze - ha spiegato la presidente del Comitato di coordinamento dei volontari della Provincia di Lecco, Domizia Mornico - Mi fa piacere essere qui questa sera e vedere così tanta gente. È importante che le persone che vivono in un territorio amino il proprio territorio".
Il vicepresidente della Provincia di Lecco Mattia Micheli ha parlato di "emozione nel rappresentarla qui, nel mio paese. Trent'anni di volontariato, di persone che si sono messe al servizio di Abbadia con amore, dedizione, voglia di fare e di sacrificare il proprio tempo per la comunità: non è per nulla scontato e al giorno d'oggi va valorizzato. Il nostro è un territorio vivo".
Il sindaco Roberto Azzoni ha ringraziato i volontari presenti, tra i quali anche diversi giovani: "Con la vostra presenza rendete possibile questo momento, siete il cuore pulsante della Protezione civile. Con la vostra determinazione avete affrontato situazioni difficili, imprevedibili, recentemente la pandemia, offrendo conforto e aiuto. Ringrazio i miei tre predecessori e chi ha contribuito alla nascita di questo gruppo. Ricordo la serata del mio insediamento il 12 giugno 2019, quando un grave alluvione colpì Dervio: avervi visto in azione per aiutare la provincia ha reso più sereni noi tutti che viviamo all'interno del territorio: se abbiamo bisogno, tanta gente è disposta ad aiutare. La vostra presenza ci ricorda che la sicurezza di tutti è una responsabilità condivisa".
Dopo i discorsi del sindaco e delle autorità presenti, sono stati consegnati gli attestati ai volontari "decani" che hanno raggiunto i limiti di età: Giovanni Vairo, Gianni Maxenti e, alla memoria, Amato Delligatti (a ritirarlo la moglie). Una pergamena è stata inoltre consegnata simbolicamente all'intero gruppo comunale.
A fine cerimonia è stato offerto un rinfresco ai partecipanti grazie al lavoro dei numerosi volontari della comunità e del mondo associativo di Abbadia.
Sabato 19 ottobre alle ore 17.30, sul sagrato della chiesa di San Lorenzo, i volontari hanno ricevuto la visita del prefetto di Lecco Sergio Pomponio, che ha portato il suo saluto informale. Presenti il sindaco di Abbadia Roberto Azzoni, il vicepresidente della Provincia di Lecco Mattia Micheli, i rappresentanti delle forze dell'ordine. Da fuori sono giunte delegazioni di altri gruppi comunali del territorio.
Alle 18 tutti i convenuti si sono spostati nella chiesa parrocchiale, dove l'ex parroco don Fabio Molteni ha celebrato la santa messa con i volontari e i labari delle associazioni esposti davanti all'altare.
A seguire, la palestra comunale ha ospitato i discorsi delle autorità e la consegna degli attestati ai volontari. "Voglio ringraziare chi ha fondato il gruppo trent'anni fa, chi ci ha già lasciato e chi ne fa parte oggi. Ricordo a tutti che noi non siamo supereroi, siamo persone come tutti e cerchiamo di fare il nostro meglio" ha spiegato il coordinatore del gurppo comunale, Andrea Origoni.
"Il gruppo di Abbadia, come l'intera Protezione civile provinciale, è cresciuto ed è sempre pronto a dare il proprio contributo nelle emergenze - ha spiegato la presidente del Comitato di coordinamento dei volontari della Provincia di Lecco, Domizia Mornico - Mi fa piacere essere qui questa sera e vedere così tanta gente. È importante che le persone che vivono in un territorio amino il proprio territorio".
Il vicepresidente della Provincia di Lecco Mattia Micheli ha parlato di "emozione nel rappresentarla qui, nel mio paese. Trent'anni di volontariato, di persone che si sono messe al servizio di Abbadia con amore, dedizione, voglia di fare e di sacrificare il proprio tempo per la comunità: non è per nulla scontato e al giorno d'oggi va valorizzato. Il nostro è un territorio vivo".
Il sindaco Roberto Azzoni ha ringraziato i volontari presenti, tra i quali anche diversi giovani: "Con la vostra presenza rendete possibile questo momento, siete il cuore pulsante della Protezione civile. Con la vostra determinazione avete affrontato situazioni difficili, imprevedibili, recentemente la pandemia, offrendo conforto e aiuto. Ringrazio i miei tre predecessori e chi ha contribuito alla nascita di questo gruppo. Ricordo la serata del mio insediamento il 12 giugno 2019, quando un grave alluvione colpì Dervio: avervi visto in azione per aiutare la provincia ha reso più sereni noi tutti che viviamo all'interno del territorio: se abbiamo bisogno, tanta gente è disposta ad aiutare. La vostra presenza ci ricorda che la sicurezza di tutti è una responsabilità condivisa".
Dopo i discorsi del sindaco e delle autorità presenti, sono stati consegnati gli attestati ai volontari "decani" che hanno raggiunto i limiti di età: Giovanni Vairo, Gianni Maxenti e, alla memoria, Amato Delligatti (a ritirarlo la moglie). Una pergamena è stata inoltre consegnata simbolicamente all'intero gruppo comunale.
A fine cerimonia è stato offerto un rinfresco ai partecipanti grazie al lavoro dei numerosi volontari della comunità e del mondo associativo di Abbadia.